martedì 1 novembre 2016

SESSA AURUNCA - Presidenza del Consiglio, Vernile 'scioglie la corona' e dichiara: finché non c'è dialogo io resto a guardare


SESSA AURUNCA (Matilde Crolla) – Nuovo consiglio comunale per la nomina del presidente del civico consesso. 
L’assise è prevista per venerdì prossimo 4 novembre, con inizio alle ore 18, presso il Salone dei Quadri di Sessa Aurunca. Due solamente saranno gli argomenti all’ordine del giorno: elezione del presidente e del vicepresidente del Consiglio e nomina delle commissioni consiliari permanenti. L’argomento che maggiormente susciterà l’interesse del pubblico ma anche degli addetti ai lavori sarà quello della nomina del presidente della civica assise. 
Un’elezione che viene rinviata ormai da mesi a causa della mancanza di un accordo unanime della maggioranza amministrativa, guidata dal sindaco Silvio Sasso. Nelle ultime ore numerose sono le voci che si rincorrono sul nome del presidente. 
C’è chi sostiene che potrebbe essere nominato il primo degli eletti, il giovane Massimo Schiavone, che sta di fatto già svolgendo il ruolo di presidente facente funzioni essendo il consigliere più anziano. 
Ma si parla anche di Martina Di Meo, nipote del consigliere comunale Luciano Di Meo, ex sindaco di Sessa Aurunca. Due volti giovani potrebbero, dunque, ambire a tale carica. Ma la riserva in merito non è stata ancora sciolta. 
Un dato è certo: il consigliere comunale di ‘Passione Democratica’, Basilio Vernile (nella foto), non sarà presente. Non sarà presente per motivi di carattere personale, ma sicuramente per come si presenta al momento la situazione non farebbe comunque i salti mortali per essere presente in assise. Vernile, infatti, già consigliere provinciale, era tra i nomi che circolavano nei mesi scorsi come papabile presidente del consiglio comunale. Un nome accreditato se si pensa che già in passato ha svolto questo ruolo in maniera egregia. Ma la posizione di Basilio Vernile al momento rispetto alla piega che sta prendendo l’amministrazione comunale è di stallo e riflessione. 
Lo ha dichiarato proprio lui ai nostri microfoni. “Nel mese di agosto chiedemmo al sindaco Sasso di convocare un interpartitico per discutere e confrontarci, visto che da un mese ci eravamo insediati e non avevamo avuto momenti di incontro politico- sostiene il consigliere Basilio Vernile-. Sasso aveva nelle settimane precedenti nominato gli assessori della giunta senza interpellarci e chiederci un parere. In un secondo momento chiedemmo un interpartitico. In quell’occasione si discusse anche della presidenza del consiglio comunale. Vi erano tre o quattro persone che in quella sede si proposero per tale ruolo. L’accordo in quell’occasione non fu raggiunto. Da quel momento in poi- continua il consigliere provinciale-, non ho più preso parte ad un interpartitico. Non ho mai preteso nulla di personale, non vivo di politica. Per me la politica è una passione che spesso mi ha fatto rompere inevitabilmente e mio malgrado rapporti personali. Ma in questo momento, per come vanno le cose, preferisco osservare, riflettere senza prendere parte ad incontri della maggioranza anche rispetto alla discussione sul futuro presidente del consiglio comunale”. Basilio Vernile ritiene che per “come sono messe al momento le casse comunali, conviene non nominare un presidente e fare in modo che sia il facente funzioni a continuare in tal senso, visto che lo sta facendo bene. Fino a quando, infatti, non si raggiungerà un’intesa non ci sarà un presidente del consiglio comunale. Questa carica deve essere scelta nella maniera più democratica possibile. Tra l’altro, non è una nomina indispensabile. Indispensabili, invece, sono le commissioni consiliari che ancora non sono state nominate da quando ci siamo insediati”. 
Il consigliere di ‘Passione Democratica’ continua: “Pur essendo io l'unico eletto della lista, c'è un partito di cui faccio parte, una struttura composta da presidente, coordinatore e giovani componenti che continuano a partecipare agli incontri interpartitici. La presenza di questi giovani nel gruppo dimostra anche la mia volontà di sostenere un ricambio generazionale all'interno del mio partito di appartenenza. Per quanto mi riguarda personalmente, invece quando sarà il momento di discutere di questioni importanti, quando il sindaco Sasso riterrà opportuno discutere e confrontarci sui problemi della cittadinanza allora io mi andrò a confrontare con molto piacere. In questo momento- continua- non vi è la necessità”. 
Il consigliere provinciale rincara la dose, pur con toni pacati, ma il messaggio che lancia è chiaro e forte. “Silvio Sasso è stato il mio candidato sindaco ed oggi è il mio sindaco. All’epoca decisi di allearmi con lui perché essendo io un uomo di centrosinistra non potevo fare diversamente. Ho cercato sempre attraverso il dialogo ed il confronto di tutelare l’interesse dei cittadini, non solo dei miei elettori, ma di tutti i cittadini. Ritengo che prima di tutto venga la parola di un uomo. Nel momento in cui si manca di rispetto ad un consigliere comunale, si manca di rispetto a tutto quell’elettorato che è dietro il consigliere comunale. Se c’è una squadra che decide di cambiare verso, tale squadra deve essere tutta unita. Ma se l’intento è quello di giocare solo in quattro o in tre, dopo cinque o sei falli si viene espulsi”. 
E conclude: “In politica la mia fiducia nei confronti delle persone è condizionata. E’ condizionata dai comportamenti. In base ai comportamenti io mi regolo di conseguenza. Personalmente auguro a tutti i cittadini sessani che si cominci seriamente a lavorare per il bene della collettività”.