mercoledì 13 settembre 2017

CELLOLE - Venerdì l'ultimo saluto all'infermiere dell'Esercito, domani sarà allestita la camera ardente


CELLOLE (Matilde Crolla) – Saranno celebrati venerdì, 15 settembre, alle ore 11 i funerali di Pietro Varone, l’infermiere dell’Esercito di 45 anni, morto lunedì scorso, molto probabilmente per un arresto cardiocircolatorio. Le esequie si svolgeranno nella chiesa di Ponte Felcino, in provincia di Perugia, dove Pietro viveva con la moglie e i suoi due figli, una ragazza di diciannove anni ed un ragazzo di tredici. Pietro Varone da anni aveva lasciato Cellole, il suo paese natio, per trasferirsi per lavoro in Umbria dove aveva messo su famiglia. Lo scorso anno era stato trasferito all’ospedale militare di Torino, dove lavorava come infermiere, e lì è stato trovato il suo corpo privo di vita lunedì scorso. La salma domani arriverà a Ponte Felcino dove è stata allestita la camera ardente in attesa dei funerali di venerdì. La morte di Pietro ha lasciato una grande tristezza nella comunità cellolese. Tanti i messaggi di dolore arrivati, anche attraverso i social network, alla famiglia, alla moglie, ai figli, al padre e alla mamma Erasmo e Angelina, al fratello Pasquale e alle sorelle Elena e Laura. Pietro sarà ricordato sempre come un ragazzo buono, semplice e devoto. Non c’era una gita alla quale non partecipava pur di visitare luoghi sacri. A settembre era sceso a Cellole per prendere parte al pellegrinaggio per il santuario della Madonna della Civita a cui era tanto devoto. Tutti lo ricorderanno così, anche i suoi colleghi che negli anni hanno avuto modo di conoscerlo ed apprezzare la sua purezza d’animo. “Non è tuo il problema, Pietro- si legge tra i tanti commenti commoventi a lui rivolti su Facebook-. Il problema è di quanti qua giù piangono e continueranno a piangere la tua assenza. Tu sei lì, stretto nell’abbraccio più dolce che possa esistere, quello della Mamma celeste”.