MARZANO APPIO (Nicolina Moretta) - E’ stata annullata la sagra
della castagna primitiva prevista per il 23 e 24 settembre e qualche giorno fa è
comparso sui muri nel comune di Marzano Appio un manifesto indirizzato ai
cittadini che esprime tutto il
risentimento e il rammarico per il mancato appuntamento, ma soprattutto il
manifesto mette in luce la discordia e l’egocentrismo che divide il paese; evidentemente
c’è chi rema contro una tradizione oramai ventennale che oltre a regalare dei
giorni lieti di festa e un certo movimento di denaro, valorizza un prodotto: la
castagna primitiva che è l’orgoglio del
territorio marzanese. La preparazione di una sagra è impegnativa e oltre alla
dedizione e alla passione per ciò che si fa richiede anche tutte le certificazione
e i permessi a posto; ma un motivo in più per volere questa sagra sarebbe
dovuto essere anche la considerazione dell’improduttività che ha colpito i
castagneti negli anni trascorsi, ora finalmente la natura ha ripreso a donarci
il nostro prodotto tipico, quindi: quale occasione in più per festeggiare ed
essere tutti lieti? Ma così non è e non è stato; non rimane che leggere il
manifesto e pensare che l’idea di fare l’interesse dello stesso e unico
campanile è un discorso antico o forse no? Certi valori non dovrebbero mai
passare di moda. Di seguito il testo integrale del manifesto: “Ai cittadini di Marzano Appio.
Carissimi compaesani, è con la tristezza nel cuore che dobbiamo riferirvi della
mancata realizzazione della Sagra della Castagna, ma è nostro dovere esporvi i
motivi di tale decisione. Da fine luglio, noi
firmatari del manifesto ci siamo impegnati con tutte le nostre forze per
cercare di organizzare la Sagra, che da oltre venti anni si svolge nel nostro
paese. Da giorni, stiamo “combattendo” contro boicottaggi, provocazioni e
ostruzioni da parte di chi non ha altro da fare che distruggere quel che poco
resta di positivo in questo paese: A questo sporco gioco, noi, quali componenti
della Pro Loco e giovani che tengono alla valorizzazione del nostro paese, non
ci stiamo. Inoltre, vogliamo e dobbiamo necessariamente salvaguardare tutti
coloro che con spirito di sacrificio hanno ogni anno valorizzato i prodotti
locali facendoli conoscere ai partecipanti. Ecco il motivo per il quale nel
prossimo Consiglio direttivo daremo le dimissioni”. Fanno seguito la firma del
presidente della Pro Loco, Angelo Integlia e del tesoriere, Salvatore Ferrucci.