sabato 14 ottobre 2017

SESSA AURUNCA / CASERTA - Paolino entra in Provincia, Circolo Vassallo soddisfatto non risparmia parole dure contro Oliviero e company


SESSA AURUNCA / CASERTA - Il Circolo “Angelo Vassallo” esprime grande soddisfazione per l’elezione al consiglio provinciale del compagno Francesco Paolino, candidato come indipendente e rappresentante della Sinistra all’interno della composita coalizione che “avrebbe” dovuto sostenere l’elezione di Carlo Marino a presidente della Provincia di Caserta. "In un nostro comunicato già indicammo con chiarezza e “alla luce del Sole” per quali ragioni politiche i nostri consiglieri comunali, Domenico Bevellino e Maria Teresa Sasso, avrebbero sostenuto la candidatura di Paolino e oggi possiamo affermare con orgoglio di essere l’unico gruppo politico di Sessa Aurunca ad avere un riferimento certo nell’assise provinciale- scrive il Circolo in un comunicato stampa-. Già nei prossimi giorni Francesco Paolino sarà ospite del nostro Circolo per valutare le iniziative da prendere immediatamente e le priorità da individuare rispetto ai tanti problemi del territorio aurunco, dalle scuole alla viabilità, che sono di competenza dell’ente Provincia. Per noi fare politica, infatti, significa solo ed esclusivamente questo: operare sempre nell’interesse della comunità e dei cittadini che abbiamo l’onore di rappresentare e senza alcun calcolo o tornaconto personale. Molti in questi mesi hanno espresso apprezzamento per le nostre scelte, anche difficili, e ci incoraggiano ad andare avanti in questa direzione e noi continueremo a farlo con sempre maggiore determinazione.
Purtroppo la soddisfazione è mitigata dallo sconfortante quadro politico che emerge da questa consultazione già viziata, come ribadito più volte, dall’essere un’elezione di secondo grado affidata alle manovre di gruppi di potere a tutto interessati tranne che al bene comune. La drammatica evidenza di un Pd casertano dilaniato da lotte intestine che hanno il sapore di una faida senza fine è sotto gli occhi di tutti. Le dichiarazione dell’europarlamentare on. Pina Picierno 

e la serie di accuse e controaccuse che ne sono derivate dimostrano, se ce ne fosse ancora bisogno, che il Partito Democratico, a dieci anni dalla sua fondazione, ha completamente smarrito i suoi principi ispiratori ed è divenuto terreno di scontro tra lobby di potere che non esitano dinanzi a nessuna conseguenza; e questo accade a qualsiasi livello: nazionale, regionale, provinciale e locale.
Basta pensare alle ricadute che l’elezione del nuovo consiglio provinciale potranno avere sul nostro già disastrato territorio. Una Provincia sull’orlo del baratro finanziario con enormi problemi da risolvere, soprattutto in materia di edilizia scolastica e viabilità, con dipendenti che vedono messo a rischio il loro lavoro e il loro stipendio è da oggi di fatto ingovernabile con un presidente eletto di centrodestra e una schiacciante maggioranza in consiglio di eletti sotto le insegne (salvo poi capire la loro reale appartenenza politica) del centro sinistra. A chi dobbiamo questo capolavoro? Una cosa è certa: chiunque abbia inteso utilizzare queste elezioni per regolare i propri “conti” politici a tutto ha pensato tranne che agli interessi del territorio casertano e dei cittadini".
Nel comunicato il circolo Vassallo continua: "In questo contesto disperante, il caso aurunco è poi particolarmente illuminante. L’attuale maggioranza di governo della Città che, è bene ricordarlo a chi ha memoria corta, si regge su un puro patto di potere sottoscritto dai veri “padrini” politici della coalizione (Oliviero, Schiavone e Di Iorio) aveva “garantito” al consigliere provinciale uscente, Basilio Vernile, la riconferma in cambio del suo appoggio in consiglio comunale. Forte anche di un assessore di riferimento (la cui azione politico amministrativa, a onor del vero, è tuttora avvolta dal mistero), lo stesso Vernile aveva deciso di riconciliarsi con il Sindaco Sasso dopo aver cercato in tutti i modi di mandarlo a casa. Ovviamente ci diranno che non si trattò allora di un patto del genere e che gli accordi notturni che portarono alla salvezza in extremis dell’attuale amministrazione erano il frutto di logiche ben diverse. Altrettanto ovviamente noi sappiamo che non è così e di ciò conserviamo buona testimonianza nei testi allora condivisi che esprimevano il voto di sfiducia nei confronti dell’amministrazione. Ma in politica i “tradimenti” e il venir meno agli impegni alla lunga non pagano mai. Oggi il consigliere Vernile raccoglie i frutti del suo lavoro politico. Oltre il suo, il consigliere Vernile ottiene un solo voto (ribadiamo un solo voto) tra i suoi colleghi di maggioranza. Spieghino alla cittadinanza questi signori il perché di tale decisione: si ritiene Vernile incapace di rappresentare il territorio nel consiglio provinciale? Ed allora perché lo si è voluto a tutti i costi trattenere nella maggioranza? Oppure, e noi propendiamo per questa ipotesi, gli ordini e gli interessi del Capo politico erano altri e tutti hanno prontamente obbedito? Conclusione della storia: Sessa Aurunca perde il suo unico rappresentante nelle istituzioni provinciali  a cui noi oggi concediamo il riconoscimento di essersi comunque prodigato per il bene del territorio quando è stato necessario".
E concludono: "Da tutto ciò si evince con chiarezza perché i cittadini esprimano ormai una sempre più diffusa sfiducia verso le istituzioni e i partiti politici. Agli stessi cittadini però vogliamo rivolgere un caloroso invito: partecipate direttamente alla vita politica e sociale e soprattutto abbiate il coraggio una volta e per sempre di liberarvi da ogni forma di tutela o peggio di asservimento civile e sociale distinguendo finalmente tra chi usa la politica al solo scopo di accrescere il proprio potere personale e chi la intende come il più alto dovere civico nei confronti della comunità".