giovedì 18 maggio 2017

CELLOLE - Caso ICI, proposta al Prefetto una conciliazione tra le due società. Ieri il Consiglio aperto


CELLOLE (Matilde Crolla) – Il consiglio comunale di Cellole vota all’unanimità una delibera nella quale chiede al Prefetto di Caserta, Arturo De Felice, un tentativo di conciliazione entro il 7 giugno tra la società proprietaria che fa capo all’imprenditore Rotondi e la ‘Esseti Farmaceutici’, azienda creditrice che ha acquistato all’asta alcuni macchinari della società cellolese. Alla presenza dei dipendenti dell’ICI e dei rappresentanti sindacali ieri pomeriggio si è tenuto a Cellole un consiglio comunale straordinario ed aperto. Ad iniziare i lavori è stato il presidente del consiglio comunale, Giovanni Di Meo, che ha evidenziato ai presenti la vicinanza dell’intero consiglio comunale alla problematica dell’azienda ed in particolare ai lavoratori. E’ stata poi data la parola all’avvocato Di Salvo, legale di Rotondi, che ha spiegato in maniera dettagliata la problematica dell’ICI e le motivazioni che hanno portato alla massa debitoria che dal 2014 né si è ridotta e né è aumentata. “Massa debitoria scaturita dal controllo dell’Aifa a seguito della quale l’azienda è stata chiusa per diversi mesi per regolarizzare e sistemare i reparti”, ha spiegato Di Salvo. Lo stop imprevisto e forzato ha causato non pochi problemi all’azienda che nonostante tutto è riuscita a riprendersi e a rimettersi in carreggiata. La garanzia di commesse per i prossimi dieci anni e dei contratti stipulati con importanti multinazionali ne sono la prova. L’obiettivo dell’intero consiglio comunale, dunque, è stato quello di trovare una soluzione immediata prima che si arrivi al 7 giugno, giorno dell’udienza nel corso della quale si discuterà dell’impugnativa rispetto all’acquisto dei macchinari da parte di terzi “che vogliono acquisire l’azienda attraverso i mezzi espropriativi per recuperare il credito che sicuramente va corrisposto, ma non sicuramente con queste modalità”, ha spiegato Di Salvo. Sicuramente un passo in avanti è stato fatto rispetto a quello che si paventava tre settimane fa, ossia i macchinari non sono stati bloccati e l’azienda continua ad operare regolarmente.