giovedì 18 maggio 2017

CELLOLE - 'Lo sport è vita', successo del progetto 'Giochi in libertà' delle quinte elementari


CELLOLE (Matilde Crolla) – ‘Mens sana in corpore sano’, è questo il filo conduttore del progetto portato avanti dalle insegnanti delle quinte elementari dell’istituto comprensivo ‘Serao-Fermi’ che ieri pomeriggio, presso l’aula magna della scuola media, hanno chiuso in bellezza il percorso didattico-formativo dal titolo ‘Giochi in Libertà’. Nel corso del convegno, che ha visto la presenza del dirigente Luigi Sorreca, del sindaco Angelo Barretta, del parroco don Lorenzo Langella, del presidente del Coni di Caserta Michele De Simone, della biologa nutrizionista Marina Ricciardi, della neuropsichiatra infantile Ida Distinto, del fiduciario Coni Franco Freda, della presidente del Comitato Genitori Teresa De Vita, e dei tanti genitori presenti, la coordinatrice del progetto, Silvia Vigliotta, ha spiegato le ragioni di tale progetto dedicato allo sport. 
“L’idea dello sport come progetto dell’ampliamento dell’offerta formativa nasce quasi come una sfida, un qualcosa di difficile realizzazione. Ma abbiamo creduto in questo progetto da subito e ci siamo messi all’opera- ha spiegato l’insegnante-. Importante è stato il supporto completamente gratuito che ci è stato offerto dagli esperti che hanno preparato i nostri ragazzi nel calcio e nella pallavolo”. 
La docente Silvia Vigliotta che insieme alle colleghe Patrizia Agresti, Antonio Cicoli, Maria Rosaria Del Forno, Angelina Di Nofa, Anna Lucciola, Pasqualina Matano, Margherita Palazzo, Tiziana Perrotta e Antonietta Sellitto, ha preparato il progetto, ha spiegato nel corso del suo intervento molto commovente come tutto sia nato dalla volontà di garantire il diritto allo sport agli studenti. “Lo sport è socializzazione, integrazione. Siamo partiti con tante classi e tanti alunni di contesti differenti che ad oggi sono diventati un’unica squadra. Questa è stata per noi insegnanti la soddisfazione più grande”. I lavori del convegno sono stati aperti dal dirigente Luigi Sorreca che ha ringraziato i presenti ed in particolare i professionisti che si sono messi a disposizione a costo zero per questo progetto, come Salvatore Cervone e Daniele Montecuollo per la pallavolo, Carlo Fusciello e Franco Sorgente per il calcio. Il preside ha rivolto la sua gratitudine anche al parroco don Lorenzo per aver messo a disposizione il campo di calcio, all’assessore all’Istruzione Alexia Russo sempre disponibile e vicina all’istituzione scolastica e alla Protezione civile per il supporto offerto dai suoi volontari. 
“Abbiamo voluto dare un taglio diverso all’attività dell’offerta formativa- ha spiegato Sorreca-. Questa è stata la prima volta che abbiamo pensato di coinvolgere in un unico progetto tutte le quinte. Siamo contenti dell’ottima riuscita”. A prendere la parola è stato poi il presidente del Coni. De Simone con carte alla mano ha spiegato l’importanza dello sport e di quanto ci sia un mondo che ruota completamente intorno allo sport e che supera tutte le barriere religiose e culturali. “Le Olimpiadi ne sono un esempio”. De Simone ha spiegato che lo sport è benessere psico-fisico, aiuta nella socializzazione, nella crescita. “Lo sport è anche disciplina, rispetto delle regole e dei ruoli. Lo sport è anche sportività, capacità di mettersi in gioco, di sentirsi un tutt’uno con il compagno, è capacità di accettare anche la sconfitta e stringere la mano all’avversario”. “Lo sport rende liberi, liberi da problemi psicologici, ma anche da problemi di salute. Lo sport rispecchia la vita. Intorno allo sport gira il valore economico, ma anche il valore della precisione. C’è addirittura una giustizia sportiva che corre più veloce di quella ordinaria”, ha spiegato il presidente del Coni. Interessante è stato anche l’intervento della nutrizionista Ricciardi che ha spiegato come nello sport anche nell’alimentazione ci sono delle regole che vanno rispettate. 
“Sport ed alimentazione camminano pari passo. Il corpo è una macchina perfetta ma per farlo funzionare bene bisogna conoscere le regole base dell’alimentazione. Tutto parte dalla dieta mediterranea che è stata riconosciuta come patrimonio immateriale dell’Unesco. Dobbiamo imparare a non saltare i pasti e a non farci mancare niente. Cerchiamo per quanto è possibile di ridurre tutti i cibi che fanno male e lasciamoli per qualche rara occasione”. Lo sport come autostima e capacità di relazionarsi con l’altro. Questo il senso dell’intervento della dottoressa Distinto. “Lo sport ci aiuta a credere in noi stessi, ci fortifica, ci prepara alle esperienze dure della vita. Lo sport ci arricchisce, ci avvicina all’altro che diventa tesoro del nostro bagaglio di esperienze di vita”, ha spiegato la neuropsichiatra Distinto. “La sportività è saper perdere, rispettare il ruolo del mister e quello del compagno. Saper stare in panchina ed accettare le sconfitte”. Il sindaco Barretta ha puntato l’accento sulla problematica legata all’alimentazione forzata: “Spesso non è che non si vuole garantire ai propri figli una corretta alimentazione, ma non si può a causa delle problematiche economiche che interessano le famiglie più disagiate”. Ma il primo cittadino ha posto l’accento anche sui dati prettamente locali relativi allo sport. “Cellole è un comune in controtendenza rispetto al resto d’Italia, tantissime sono le nascite e pochi i decessi. Nonostante questo dobbiamo impegnarci per garantire strutture, al momento assenti, per la pratica sportiva. Entro giugno 2019 vi garantisco che sarà riaperta la tanto attesa piscina comunale”. Il convegno si è concluso con la consegna di una targa ricordo da parte degli alunni agli esperti intervenuti nel tavolo istituzionale.