martedì 16 maggio 2017

SESSA AURUNCA - 'L'amore che sconfigge la morte', in libreria il toccante romanzo dell'avvocato aurunco Pasqualina Melis


SESSA AURUNCA (Matilde Crolla) – “L’Amore che sconfigge la morte”, non c’è sicuramente titolo migliore per un romanzo in cui l’amore per la vita, la speranza ed il coraggio rappresentano i fili conduttori della storia di Andrea, una ragazza ambiziosa che si concentra solo nel realizzare i suoi sogni fino a quando non si rende conto di essere rimasta sola. 
La forza che nascondeva in sé stessa le consentirà di superare mille ostacoli, di ritrovare una serenità perduta dopo aver combattuto con i mostri della sua anima e tra un’allucinazione e l’altra si ritroverà a Napoli. Avvincente e nello stesso tempo misterioso, da leggere tutto d’un fiato: il romanzo ‘L’amore che sconfigge la morte’ è l’opera di successo della scrittrice ed avvocato Pasqualina Melis. Pasqualina ha origini aurunche, è nata e cresciuta a Piedimonte Massicano, dove vivono i suoi genitori e le sue sorelle. Il romanzo, edito da Book Sprint, è il primo della scrittrice che ci confessa: “Sin da bambina ho avuto sempre la passione per la scrittura. In tante occasioni ho buttato giù un’idea, ho iniziato ad elaborarla e poi la cestinavo. Questa volta, però, è stato diverso. La vera ispirazione mi è arrivata visitando il cimitero delle Fontanelle a Napoli. Un luogo magico e misterioso, scavato in una grotta di tufo, tipo basilica a tre navate, dove si trovano teschi di persone morte in maniera sventurata. Nel cimitero delle Fontanelle aleggia una storia di mistero, si racconta che le persone di Napoli adottavano questi teschi a cui chiedevano delle grazie. Molte sono anche le dicerie popolari che hanno attirato la mia attenzione”. Infatti, il romanzo pur essendo prettamente realistico, ispirato anche a vicende personali dell’autrice, presenta in alcune parti scenari paranormali. Si può, infatti, menzionarlo come un romanzo parapsicologico dove la presenza del paranormale, non inteso come un qualcosa da temere ma da studiare, aleggia in tutta la storia. “Questo aspetto è qualcosa che mi contraddistingue. Da sempre, sin da bambina, ho creduto che le anime delle persone care che vanno via non ci abbandonano completamente, ma sono al nostro fianco e ci guidano. Io le avverto, ne percepisco l’energia”, ha spiegato Pasqualina Melis. Il racconto ‘L’Amore che sconfigge la morte’ può trovare il suo incipit in un problema grave di salute con il quale l’autrice ha dovuto combattere nel 2013. Dopo aver subito il secondo intervento per Macroadenoma ipofisario, è stata affetta da una forma di "meningite" che l’ha costretta per un mese in un letto di ospedale e a causa della quale ha rischiato la vita. In quel periodo ha vissuto un’esperienza di distacco, quasi di trapasso al quale è sopraggiunto con forza l’attaccamento alla vita e “questa reazione ha determinato la mia salvezza. Il 29 giugno, giorno di San Pietro e Paolo, venivo dimessa”. Ma i dolori per Pasqualina non sono terminati. Come un vortice inarrestabile anche le persone a lei più care sono state colpite da una serie di problemi di salute gravi, fortunatamente in via di risoluzione dopo anni di calvario. “E così lo scorso giugno, proprio nella stanza dove ho dormito per tanti anni nella casa dei suoi genitori, ho deciso di prendere carta e penna e ho iniziato a scrivere il mio romanzo”. 
Una sorta di esorcizzazione del dolore vissuto, il volere a tutti i costi sfogare le angosce di anni di dolore. Il romanzo di Pasqualina può essere visto come il prodotto di tutto questo, ma non solo. Esso è anche un romanzo di speranza e di coraggio. “Dopo tante peripezie Pasqualina è viva e più forte di prima”, questo messaggio che deve arrivare al lettore affinché chiunque si trovi a vivere in questo momento un’esperienza negativa possa comprendere che la vera forza arriva solo da noi, dall’amore che si nutre per i propri cari ma soprattutto per sè stessi, dall’amore per la vita…perché solo esso sconfigge la morte.