sabato 25 febbraio 2017

SESSA AURUNCA / CELLOLE - Buona scuola, il Tribunale del Lavoro blocca il decreto Renzi: due docenti tornano a casa


SESSA AURUNCA / CELLOLE (Matilde Crolla) – Buona Scuola, scacco matto del tribunale di Brescia al decreto targato Renzi. Grazie all’avvocato Antimo Buonamano, dello studio legale BFI, due docenti casertane trasferite nella città lombarda, potranno rientrare in Campania dopo l’accoglimento del ricorso presentato. Il giudice del Tribunale del Lavoro di Brescia ha accolto il ricorso di due docenti casertane assegnate a Castelcovati la scorsa estate, in virtù del piano straordinario di assunzioni voluto dal Governo Renzi. 
L’avvocato Antimo Buonamano ha affermato che “le due docenti avevano punteggi alti nella graduatoria, e dunque avevano diritto a sedi vicine al luogo di residenza. Grazie alla sentenza del Tribunale del Lavoro di Brescia è stata finalmente ristabilita la meritocrazia”. L’istanza era stata presentata al Tribunale del Lavoro in quanto la controversia ha come oggetto il contratto firmato dalle insegnanti con il Ministero dell’Istruzione, che è a tutti gli effetti un contratto di lavoro. 
Le docenti difese dall’avvocato Buonamano rischiavano, pur essendo madri, di restare per un intero triennio nel Bresciano. “Le graduatorie per l’assegnazione delle cattedre sono state redatte attraverso un sistema informatico il cui algoritmo risulta sconosciuto- continua Buonamano-. Numerosi insegnanti, nonostante siano in possesso di un punteggio inferiore rispetti alle docenti ricorrenti, hanno ottenuto il movimento per mobilità in uno degli ambiti delle province della Regione Campania. Una discriminazione causata proprio dal decreto della Buona Scuola. Ecco il motivo per il quale è stata chiesta la revoca.