domenica 21 maggio 2017

SESSA AURUNCA - Tommasino taglia il nastro a 'Nuovo Patto Aurunco' e accusa Sasso: i dirigenti Valletta e Politella hanno pagato lo scotto di essere miei amici


SESSA AURUNCA (Matilde Crolla) – L’ex sindaco Luigi Tommasino, Michele Rozzera e Isidoro Vrola inaugurano la sede di ‘Nuovo Patto Aurunco’ in piazza Umberto I a Sessa Aurunca. Alla presenza di autorità civili, simpatizzanti, amici e candidati delle passate elezioni amministrative, è stato tagliato il nastro ieri pomeriggio alla nuova realtà politico-culturale. Ad aprire i lavori è stato il presidente uscente di ‘Patto Aurunco’, ribattezzato ‘Nuovo Patto Aurunco’, Michele Rozzera che dapprima ha ringraziato i presenti per essere intervenuti come Guido Di Leone, capogruppo del ‘Comitato Civico Cellolese’, i dirigenti comunali Valletta e Politella, lo scrittore ed amico Giovanni Rusciano. Ha portato poi i saluti di Mariella Grella ed Edoardo Mancini, che non sono riusciti ad essere presenti. Rozzera ha poi spiegato le motivazioni di questo nuovo progetto politico. “L’intenzione di questo gruppo di inaugurare una nuova sede nasce dalla volontà di ognuno di noi di portare avanti una progettualità nell’ambito della politica attiva del territorio sessano, rilanciando l’azione non solo politica del movimento ma ampliando le attività dal punto di vista culturale e sociale, creando un punto di aggregazione fisica, affinché le persone non siano solo davanti alla tv o al cellulare, ma possano stare insieme e confrontarsi sulla politica e sui temi che riguardano il nostro territorio”. 
La parola è passata poi all’ex assessore alle Politiche sociali della giunta Tommasino, Isidoro Vrola. “Ringrazio Luigi Tommasino per avermi coinvolto nell’attività della sua giunta, rendendomi partecipe di iniziative ed attività scaturite dall’amore per il territorio e finalizzate alla cura di esso. Tommasino- ha continuato Vrola- ha mostrato sempre stima e rispetto dei suoi assessori, lasciandoci lavorare con fiducia”. 
Prima di passare la parola a Tommasino, Rozzera ha lasciato qualche minuto anche a Guido Di Leone per un saluto ai presenti. Il capogruppo del ‘Comitato Civico Cellolese’ ha sottolineato l’importanza di unire le forze, di superare quei limiti legati ad una rivalità fine a sé stessa tra Cellole e Sessa Aurunca. “Insieme possiamo lavorare per il nostro territorio- ha dichiarato Di Leone- abbattendo quel potere politico che al momento si trova al governo di entrambe le nostre città, che ha un unico comune denominatore. Bisogna unire le forze per l’intero territorio aurunco”, ha concluso Di Leone. A chiudere gli interventi è stato Luigi Tommasino che ha ringraziato tutti coloro “che hanno accompagnato la mia attività amministrativa e la campagna elettorale poi. Tutti coloro che mi hanno supportato e sopportato, rimettendoci la faccia e subendo poi le conseguenze di essere amici di Gino Tommasino”. L’ex sindaco ha sottolineato come lo stesso Isidoro Vrola come presidente della Sessana Calcio abbia “pagato lo scotto”. 
“Il campo sportivo di Sessa Aurunca è stato un punto negativo messo sulla Sessana. Non si doveva fare niente al campo sportivo di Sessa Aurunca. A maggio 2016 mancava solo il permesso dei vigili del fuoco e per mesi non è mai partito, fermo nel cassetto del caposettore- ha incalzato Tommasino-. Idem il campo sportivo di San Castrese, lo hanno dato ad aprile, ma a settembre il permesso era già pronto. Stessa cosa per la piscina comunale, la ditta che ha vinto l’appalto c’è da tempo ma non si capisce per quale motivo non è stata assegnata”. Tommasino ha continuato il suo intervento ringraziando coloro che ci hanno rimesso la faccia come Umberto Valletta, Antonietta Politella, Giuliano Tommasino che “hanno lavorato nell’interesse della città, ma solo perché amici di Gino Tommasino sono stati spostati dai loro incarichi dirigenziali- e riferendosi al sindaco Sasso e alla sua squadra aggiunge-. Hanno usato il potere per martorizzare le persone”. Tommasino fa poi un passo indietro e spiega le ragioni di quel ‘famoso passo indietro’ che doveva fare e non ha più fatto. 
“ E’ vero, io avevo promesso di rassegnare le dimissioni convinto che una volta finito il mandato fosse giusto lasciare ai giovani lo spazio per interessarsi del paese. Mi sono fidato e ho sbagliato. E ho fatto bene poi ad accettare l’invito degli amici ad andare avanti, altrimenti oggi l’opposizione a Sessa Aurunca non ci sarebbe stata. Ho deciso di andare avanti perché se vogliamo rispettare la democrazia non possiamo lasciare la nostra città nelle mani di questi signori”. La sede di ‘Nuovo Patto Aurunco’ diventerà anche centro di ascolto gratuito per tutte le persone in difficoltà.