lunedì 5 giugno 2017

SESSA AURUNCA / PIEDIMONTE MASSICANO - Montagna a fuoco, il Comitato Cittadino Massico lancia un appello alle istituzioni: bisogna intervenire prima del disastro


SESSA AURUNCA / PIEDIMONTE MASSICANO (Matilde Crolla) – Incendi al monte Massico: il Comitato Cittadino Massico ha inviato una nota al sindaco, Silvio Sasso, al Caposettore dell’ufficio Ecologia del Comune, al dirigente del Corpo Forestale/Carabinieri Sessa, al dirigente del Servizio Agricolture e Foreste della Regione Campania ed al presidente di Legambiente del Circolo di Sessa Aurunca, in cui avanza una proposta di difesa del territorio. L’incendio boschivo dello scorso 28 maggio che ha interessato il Monte Massico in località Grottelle non può passare inosservato. “E’ notorio, purtroppo, che il monte Massico ogni anno, sia dal versante sessano che da quello carinolese, è oggetto di devastazione ambientale- si legge nella nota del Comitato-. I dati della Forestale lo certificano. Il territorio del Massico che sovrasta la frazione di Piedimonte è sottoposta nella perimetrazione della cosiddetta ‘zona rossa’ con vincolo idrogeologico. E’ notorio che un terreno devastato ogni anno dal fuoco non ha più le caratteristiche di difesa naturale allorquando le intense piogge dilavano il terreno e dunque a rischio franoso. Sono anni che innanzi a questo scempio ambientale questo Comitato ed anche gli altri componenti che ci hanno preceduto negli anni hanno chiesto alle autorità la ricerca di una sinergia preventiva ai disastri che inceneriscono migliaia di ettari di bosco. Constatato il macchinoso sistema del soccorso anticendio che, tra quanto partono le chiamate di emergenza sulla presenza di un focolaio e per quanto passano le dovute e propedeutiche verifiche, seppur necessarie, quindi valutare se necessitano solo l’intervento degli uomini o se il rogo deve essere già combattuto con l’elicottero, questa tempistica, manda un ettaro di bosco in cenere. Per questo motivo il Comitato Cittadino Massico chiede alle autorità competenti allertate di difendere e tutelare il territorio nelle loro competenze, in questo caso può senz’altro il sindaco organizzare una conferenza dei servizi- contina-. Magari utilizzare gli uomini della Protezione civile o anche lavoratori socialmente utili nel ruolo di vedette, abilitate dalla Forestale ad attivare il rapido intervento di spegnimento del rogo presso il primo punto operativo preposto, passando poi subito all’azione. Si intende che in questo sistema può essere esteso su tutto il territorio del Comune, visto anche i roghi in zona Toraglie”.