SESSA
AURUNCA / PIEDIMONTE MASSICANO (Matilde Crolla) – Incendi al monte Massico: il
Comitato Cittadino Massico ha inviato una nota al sindaco, Silvio Sasso, al
Caposettore dell’ufficio Ecologia del Comune, al dirigente del Corpo
Forestale/Carabinieri Sessa, al dirigente del Servizio Agricolture e Foreste
della Regione Campania ed al presidente di Legambiente del Circolo di Sessa
Aurunca, in cui avanza una proposta di difesa del territorio. L’incendio
boschivo dello scorso 28 maggio che ha interessato il Monte Massico in località
Grottelle non può passare inosservato. “E’ notorio, purtroppo, che il monte
Massico ogni anno, sia dal versante sessano che da quello carinolese, è oggetto
di devastazione ambientale- si legge nella nota del Comitato-. I dati della
Forestale lo certificano. Il territorio del Massico che sovrasta la frazione di
Piedimonte è sottoposta nella perimetrazione della cosiddetta ‘zona rossa’ con
vincolo idrogeologico. E’ notorio che un terreno devastato ogni anno dal fuoco
non ha più le caratteristiche di difesa naturale allorquando le intense piogge
dilavano il terreno e dunque a rischio franoso. Sono anni che innanzi a questo
scempio ambientale questo Comitato ed anche gli altri componenti che ci hanno
preceduto negli anni hanno chiesto alle autorità la ricerca di una sinergia
preventiva ai disastri che inceneriscono migliaia di ettari di bosco.
Constatato il macchinoso sistema del soccorso anticendio che, tra quanto
partono le chiamate di emergenza sulla presenza di un focolaio e per quanto
passano le dovute e propedeutiche verifiche, seppur necessarie, quindi valutare
se necessitano solo l’intervento degli uomini o se il rogo deve essere già
combattuto con l’elicottero, questa tempistica, manda un ettaro di bosco in
cenere. Per questo motivo il Comitato Cittadino Massico chiede alle autorità
competenti allertate di difendere e tutelare il territorio nelle loro
competenze, in questo caso può senz’altro il sindaco organizzare una conferenza
dei servizi- contina-. Magari utilizzare gli uomini della Protezione civile o
anche lavoratori socialmente utili nel ruolo di vedette, abilitate dalla
Forestale ad attivare il rapido intervento di spegnimento del rogo presso il
primo punto operativo preposto, passando poi subito all’azione. Si intende che
in questo sistema può essere esteso su tutto il territorio del Comune, visto
anche i roghi in zona Toraglie”.