giovedì 20 luglio 2017

SESSA AURUNCA - Campo di calcetto nei pressi del teatro romano, Legambiente vuole vederci chiaro


SESSA AURUNCA (Matilde Crolla) - Campo di calcetto nei pressi del teatro romano e del criptoportico, sull'argomento interviene anche la sezione di Sessa Aurunca di Legambiente, rappresentata da Giulia Casella. "Mentre l’Italia va a fuoco, anche il Massico per l’ennesima volta, con immenso dolore. Tanto rumore per nulla? Evidentemente no, se in tanti siamo costretti a occuparci di un nuovo, eventuale caso di abusivismo. Mi riferisco al campetto di calcio in costruzione al di sotto della via Aldo Moro, a poca distanza dal teatro romano e dal criptoportico, in zona archeologica. Molte delle informazioni che mi appresto a scrivere me le ha generosamente fornite l’amico Pietro Falco al quale va riconosciuto il merito di essersi interessato a fondo di questa vicenda- scrive Giulia Casella sulla pagina Facebook di Legambiente-. Dunque il campetto in questione è costruito nella zona che il regolamento edilizio con annesso Programma di fabbricazione (Pdf) definiscono zona A, ossia “zona in cui sono consentite esclusivamente opere di consolidamento e di restauro, purchè non vengano alterati preesistenti limiti di volume costruito e di superficie coperta. Le demolizioni, le ricostruzioni e le nuove costruzioni su suoli allo stato inedificati saranno eventualmente consentite solo dopo l’approvazione del Piano regolatore generale”.
Tale Pdf fu sottoposto all’approvazione della Giunta regionale della Campania nel cui decreto, datato 12-4-1972, si legge, alla tavola 33, che la zona A, prevista nel regolamento comunale, viene allargata ulteriormente diventando, di fatto, zona avente particolare interesse storico-ambientale. Ed è proprio in questa zona che ricade il campetto in questione, che,pertanto, non avrebbe i requisiti di cui al Pdf. 
È pur vero che, nel decreto della Giunta regionale è anche precisato “ una eventuale più esatta perimetrazione per l’individuazione del centro storico potrà essere formulata successivamente dal Comune d’intesa con le competenti soprintendenze”.
Questa intesa sembra non esserci mai stata e quindi, in questo caso, la perimetrazione sarebbe quella definita dal decreto della Giunta regionale, rendendo inammissibile e illegale l’opera messa in atto dal proprietario del terreno.
C’è ancora da dire che il committente del campetto, pur in possesso di una concessione edilizia rilasciata dal Comune, peraltro scaduta e senza possibilità di rinnovo in base al Decreto “Valore cultura”, coordinato con la legge di conversione 7 ottobre 2013 n. 112, non sarebbe in possesso dell’autorizzazione della Soprintendenza, o perché il Comune non le ha trasmesso la richiesta di concessione , oppure perché, pur avendola ricevuta, la Soprintendenza non avrebbe finora risposto".
Casella continua: "Nell’uno come nell’altro caso, i lavori non avrebbero potuto avere inizio. Mi fermo qui perché avverto comunque la necessità di recarmi al Comune per ulteriori ragguagli.


Una situazione del genere dovrebbe avere al più presto un chiarimento ed una soluzione rapida e definitiva nell’interesse di tutti, sia dei cittadini che verrebbero privati di un bene comune, sia di chi, fidando nelle istituzioni investe dei capitali bloccati dall’ingranaggio burocratico", conclude Giulia Casella, presidente di Legambiente di Sessa Aurunca.