mercoledì 28 dicembre 2016

CELLOLE - Farmacia comunale e lodo Eco4, Consiglio al vetriolo: chiesta una commissione ispettiva


CELLOLE (Matilde Crolla) – Il consiglio comunale di ieri sera ha visto accendersi in aula due questioni di particolare interesse: la farmacia comunale ed il lodo Eco4. Gli argomenti sono stati oggetto di discussione grazie a due interrogazioni consiliari presentate dal gruppo di opposizione ‘Comitato civico cellolese’. 
Sulla farmacia comunale è intervenuto il capogruppo, Guido Di Leone, che ha chiesto lumi rispetto ai provvedimenti che l’amministrazione comunale, targata Angelo Barretta, intende intraprendere a seguito della sentenza della Corte dei Conti, facendo anche una cronistoria di tutta la vicenda dal 2006 ad oggi. A tal proposito ha preso la parola il vicesindaco, Francesco Lauretano (nella foto), che ha dichiarato di essersi recato personalmente, su delega del sindaco, ad interfacciarsi con i giudici della Corte dei Conti “per difendere un bene della comunità”. Lauretano ha sottolineato che la presenza della seconda farmacia rappresenta sicuramente un vantaggio per l’intera collettività cellolese. 
A quel punto il capogruppo Di Leone ha voluto infliggere un nuovo affondo leggendo pubblicamente una relazione emersa da “Osservatoreitalia.it” sulle farmacie pubbliche nel Lazio in cui si fa riferimento alla Lazio Farm, una società mista che ha la sua sede a Cellole e che detiene l’80% delle quote. “Amministratore delegato della Lazio Farm è proprio il vicesindaco di Cellole, Francesco Lauretano- ha dichiarato Di Leone-. Dunque, riteniamo che il vicesindaco fosse il delegato dell’amministrazione comunale meno indicato ad andare a discutere con i giudici della Corte dei Conti”. A quel punto è stato il sindaco Barretta a prendere la parola e ad esprimere il suo sostegno e la sua vicinanza al vicesindaco. “Questa maggioranza è fiera di te. Non hai nulla di cui rimproverarti. Cosa c’entra la farmacia comunale con la Lazio Farm? Che male c’è se un imprenditore ha la forza di portare avanti più farmacie? Perché fargliene una colpa? Abbiamo per caso provato a chiederci che cosa succederebbe se la gestissimo direttamente noi quella comunale? Se così fosse il Comune dovrebbe pagare 500mila euro all’anno per la gestione e faremmo la fine di Mondragone che ha un passivo di tre milioni di euro. Se ci sono imprenditori bravi- ha continuato- che sanno superare la territorialità non sta né a noi né agli altri il compito di giudicare o meno”, ha spiegato il sindaco. Si è passati poi alla discussione dell’altra interrogazione, quella relativa al lodo Eco4. Gli amministratori dopo aver relazionato sulla vicenda e sugli ultimi sviluppi del processo hanno affermato che entro marzo dovrà essere presa una decisione transattiva, onde evitare il dissesto finanziario a causa del debito troppo alto rivendicato dal comitato dei creditori. A quel punto ha preso la parola il consigliere Armando Calenzo che ha chiesto: “Se i cittadini hanno pagato e i soldi sono arrivati al Comune ma da qui non sono mai usciti, bisogna capire in quale cassaforte sono chiusi”. Dello stesso avviso il presidente del consiglio comunale, Giovanni Di Meo, che ha preso la parola sottolineando come sia anche sua volontà fare chiarezza sulla vicenda e individuare le responsabilità di chi rischia di mettere i cittadini di Cellole in condizione di pagare ancora una volta ingiustamente. A quel punto il capogruppo Di Leone ha chiesto alla maggioranza di istituire una commissione ispettiva per fare luce sulla vicenda e constatare effettivamente che fine abbiano fatto tutti quei soldi. Barretta ha assicurato che subito dopo marzo, quando la vicenda sarà conclusa (ora si è nella fase dell’Appello ndr) si potrà pensare di istituire un organo di controllo e verifica. “Sicuramente la giustizia contabile e quella ordinaria starà già facendo il suo corso”, ha affermato il sindaco.