CELLOLE
(Matilde Crolla) – C’è grande attesa a Cellole per l’arrivo del vescovo della
Diocesi di Sessa Aurunca, monsignor Orazio Francesco Piazza. La visita dell’alto
prelato è prevista per la fine del mese, più precisamente il prossimo
30 aprile. Monsignor Orazio Francesco Piazza sarà a Cellole per circa un mese
in visita pastorale.
Sarà l’occasione per vivere da vicino la quotidianità
delle due parrocchie presenti a Cellole, quella di San Marco e San Vito e di
Santa Lucia, ma anche quelle delle frazioni, oltre che per conoscere la comunità cristiana cellolese.
Le visite
pastorali alle quattro Foranie della Diocesi di Sessa Aurunca hanno avuto
inizio nel mese di gennaio.
La prima Forania visitata dal vescovo è stata
quella di Carinola nel periodo di febbraio-marzo. A maggio e
giugno sarà a Cellole. Toccherà poi a Mondragone nel periodo di ottobre,
novembre e dicembre ed infine a Sessa Aurunca nei mesi di febbraio, marzo, aprile e maggio 2018. Nella lettera in cui monsignor Orazio Francesco Piazza
indice le visite pastorali con il calendario per ogni Forania spiega anche le
ragioni di questi importanti appuntamenti. “Trascorsi più di tre anni
dall’inizio del mio ministero episcopale, anni intensi e vitali che mi hanno
concesso la grazia di celebrare in tutte le Comunità, incontrare tantissimi collaboratori
nella pastorale, ragazzi, giovani e famiglie, in appuntamenti diocesani,
parrocchiali e sociali, ritengo opportuno avviare, in questa nostra realtà
comunitaria, la mia prima Visita Pastorale secondo le prescrizioni del CJC
(cann. 396-398), quale ulteriore e significativa opportunità, Kairòs di grazia,
per me e per l’intera Chiesa locale. Sarà una feconda esperienza di Chiesa tra
le Chiese della Comunità Diocesana, un cammino che mi permetterà di entrare
sempre più nelle famiglie, di respirare l’aria quotidiana che in esse si
respira, tra le vicende liete e complesse della vita, tanto da potermi
specchiare nello sguardo di tante persone e condividere l’ordinarietà di
molteplici ambienti vitali e così meglio conoscere e ancor più amare questa Chiesa
Aurunca a me affidata”.