giovedì 20 aprile 2017

CELLOLE - Visite pastorali alle quattro Foranie, tutto pronto per l'arrivo del vescovo Piazza in città


CELLOLE (Matilde Crolla) – C’è grande attesa a Cellole per l’arrivo del vescovo della Diocesi di Sessa Aurunca, monsignor Orazio Francesco Piazza. La visita dell’alto prelato è prevista per la fine del mese, più precisamente il prossimo 30 aprile. Monsignor Orazio Francesco Piazza sarà a Cellole per circa un mese in visita pastorale. 
Sarà l’occasione per vivere da vicino la quotidianità delle due parrocchie presenti a Cellole, quella di San Marco e San Vito e di Santa Lucia, ma anche quelle delle frazioni, oltre che per conoscere la comunità cristiana cellolese. 
Le visite pastorali alle quattro Foranie della Diocesi di Sessa Aurunca hanno avuto inizio nel mese di gennaio. 
La prima Forania visitata dal vescovo è stata quella di Carinola nel periodo di febbraio-marzo. A maggio e giugno sarà a Cellole. Toccherà poi a Mondragone nel periodo di ottobre, novembre e dicembre ed infine a Sessa Aurunca nei mesi di febbraio, marzo, aprile e maggio 2018. Nella lettera in cui monsignor Orazio Francesco Piazza indice le visite pastorali con il calendario per ogni Forania spiega anche le ragioni di questi importanti appuntamenti. “Trascorsi più di tre anni dall’inizio del mio ministero episcopale, anni intensi e vitali che mi hanno concesso la grazia di celebrare in tutte le Comunità, incontrare tantissimi collaboratori nella pastorale, ragazzi, giovani e famiglie, in appuntamenti diocesani, parrocchiali e sociali, ritengo opportuno avviare, in questa nostra realtà comunitaria, la mia prima Visita Pastorale secondo le prescrizioni del CJC (cann. 396-398), quale ulteriore e significativa opportunità, Kairòs di grazia, per me e per l’intera Chiesa locale. Sarà una feconda esperienza di Chiesa tra le Chiese della Comunità Diocesana, un cammino che mi permetterà di entrare sempre più nelle famiglie, di respirare l’aria quotidiana che in esse si respira, tra le vicende liete e complesse della vita, tanto da potermi specchiare nello sguardo di tante persone e condividere l’ordinarietà di molteplici ambienti vitali e così meglio conoscere e ancor più amare questa Chiesa Aurunca a me affidata”.