CELLOLE (Matilde
Crolla) – Il delegato alla Salute e Ambiente del ‘Comitato civico cellolese’,
Adriano Azzuè (nella foto), e il consigliere comunale Armando Calenzo, hanno inoltrato al
sindaco di Cellole, Angelo Barretta, una richiesta di intervento urgente di
disinfestazione contro la Processionaria. Il Decreto Ministeriale delle
Politiche Agricole Alimentari e Forestali del 30 Ottobre 2007 impone la lotta
obbligatoria contro la Processionaria. “Sono pervenute a questo Comitato
diverse segnalazioni verbali di cittadini di Cellole inerenti la presenza nel
territorio comunale dell’insetto in questione, oltre a segnalazioni pervenute anche
attraverso blog giornalistici, si è appreso che le
zone interessate dalla presenza del citato insetto sono via Leonardo, via
Umberto I e via Risorgimento. La Processionaria è un bruco che in estate
diventa farfalla e quindi potenzialmente potrebbe nidificare in tutto il
territorio Comunale- scrivono Azzuè e Calenzo-. Invitiamo l’amministrazione
Comunale, a prendere nel minor tempo possibile, i provvedimenti necessari ad
arginare la diffusione del “LEPIDOTTERO” in questione, comunemente chiamato
“PROCESSIONARIA”; ad effettuare una ricognizione
delle zone nelle quali sono state individuati tali insetti; a valutare
l’opportunità di segnalare tale problema alle autorità sanitarie competenti”. I
civici suggeriscono anche le seguenti misure
cautelative: inibizione delle zone infestate, a tutela della salute pubblica, fino
all’avvenuta sanificazione e bonifica degli stessi spazi, atteso che la
processionaria possa causare seri problemi di salute, in caso di contatto, come
reazioni cutanee, infiammazioni di mucose, occhi e vie respiratorie, talora
anche gravi. Gli animali inoltre sono le principali vittime, cani e gatti,
annusando il terreno, possono infatti inavvertitamente ingerire i peli con
danni maggiori al livello di bocca e naso fino a circostanze più gravi che
possono arrivare a soffocare l’animale; disinfestazione degli spazi
interessati, ad opera di Personale competente, con trattamento delle piante
infestate; manutenzione regolare degli spazi esterni e degli alberi
interessati, pubblici e privati al fine di evitare il ripetersi del fenomeno. “Auspicando
che il problema venga affrontato e risolto prima dell’estate così da ridurre le
probabilità della formazione di nuovi nidi, gli scriventi rimangono a completa
disposizione per eventuali confronti e/o scambi di informazioni che si
rendessero necessari”, concludono Adriano Azzuè e Armando Calenzo nella
richiesta inoltrata al Comune.