SESSA
AURUNCA (Matilde Crolla) – “Basta con le polemiche, la gente vuole i fatti non
le chiacchiere. Basta protagonismi”. A porre un freno alla querelle di queste ore è
il capogruppo del Partito Democratico, Ciro Marcigliano. Il braccio destro di
Gennaro Oliviero interviene per sedare la discussione nata tra Riccardo Zannini
ed Italo Calenzo sulla questione dei lavori per la trivellazione del pozzo di
Piedimonte Massicano. “La gente non vuole sapere chi ha fatto cosa, ma vuole vedere
i fatti. Le chiacchiere le lasciamo agli altri. Dobbiamo lavorare per il bene
della comunità senza stare lì a puntare il dito contro gli altri o a prenderci
a tutti i costi la paternità di un progetto- incalza Marcigliano-. E’ mai
possibile che ogni volta che ci porta avanti un progetto c’è sempre qualcuno
che se ne prende i meriti? A cosa porta tutto questo? Io non voglio prendere le
parti di nessuno. Ritengo che la nostra città sia stanca delle beghe e voglia
solo vedere fatti”. E poi rincara la dose contro i suoi avversari politici. “In
cinque anni di amministrazione Luigi Tommasino e il suo staff non sono riusciti ad
ottenere un finanziamento regionale. Al contrario, per il progetto del campo
sportivo di Sessa Aurunca hanno perso il finanziamento, per la biblioteca gli
sono stati revocati mille euro, non avendo presentato la rendicontazione. Hanno
prodotto pochissimo e continuano a prendersi i meriti di tutto”. Ciro Marcigliano
poi pone una domanda a Italo Calenzo: “Se vuole a tutti i costi prendersi la
paternità dei lavori per la trivellazione del pozzo di Piedimonte Massicano, mi
chiedo come mai in tanti anni non sono riusciti a presentarlo alla stazione
unica appaltante? Perché non lo hanno fatto loro? Qual è il problema se è
toccato a noi?”. E poi conclude: “Sinceramente non voglio più polemizzare.
Vorrei anzi far capire che bisogna lavorare per il territorio e che noi, a
differenza loro, siamo pronti a collaborare con la minoranza per il rilancio
della città e dell’intero territorio sessano”.