venerdì 24 marzo 2017
SESSA AURUNCA - Lavori pubblici tra il prima e il dopo, Calenzo non le manda a dire e affronta Marcigliano
SESSA AURUNCA (Matilde Crolla) - "Basta con le polemiche, la gente vuole i fatti non le chiacchiere..." esordisce con tale delirante affermazione il Consigliere Marcigliano nell'articolo postato da Matilde Crolla. Semplicemente, ritengo che le parole di questo personaggio non meritino una risposta e neppure una ribalta mediatica, che questi ora sta montando, ma come al solito sono costretto a fare chiarezza". Sono le parole dell'ingegnere Italo Calenzo, ex vicesindaco ed assessore ai Lavori pubblici della giunta Tommasino che ha deciso di non mandarle a dire al capogruppo del Partito democratico, Ciro Marcigliano. "Non è mia intenzione rivendicare meriti ma più volte sono stato costretto a smascherare menzogne per amore di verità ma anche per sollecitare, chi oggi amministra, a portare a conclusione, nell'interesse esclusivo di questo territorio, quanto avviato dalla scorsa Amministrazione. Atti e fatti non sono opinioni ma documenti riscontrabili, tangibili, evidenti, sotto gli occhi di tutti", continua Italo Calenzo. "Anche se mi rendo conto che per alcuni può essere difficile ammetterlo, oggi si raccolgono, anche se molto lentamente a causa di immobilismo ed interessi inerenti una triste e grottesca partitocrazia, i frutti del grande lavoro svolto dall'Amministrazione Tommasino. Per quanto concerne il finanziamento dei 100.000,00 € per il nuovo Stadio Comunale ripeto, ancora una volta, al consigliere Marcigliano che i lavori di tale progettazione sono stati regolarmente eseguiti e contabilizzati, se non è adeguatamente informato può rivolgersi al Capo Settore U. T.. Infine, relativamente all'ammodernamento della rete idrica a servizio della frazione di Piedimonte, visto che tira in ballo la tempistica, mi illustri il Consigliere: 1) in che anno si è verificata e rappresentata la problematica; 2) quando è stato contratto il mutuo; 3) quando sono stati redatti ed approvati dagli organi comunali preposti i progetti (definitivo ed esecutivo)". E conclude: "La malafede e il voler diffondere notizie false per mascherare incompetenze gravi risulta un insulto all'intelligenza dei cittadini. Per amministrare ci vuole serietà e correttezza".