lunedì 29 maggio 2017

CELLOLE - Caso 'Blue Whale' alla scuola media, gioco perverso o mistificazione? Scatta la denuncia dei genitori


CELLOLE (Matilde Crolla) – ‘Blue Whale’: pura mistificazione o gioco perverso e malato? La ‘balena blu’ che tanto timore sta suscitando in questi giorni tra i genitori è arrivata anche alla scuola media dell’istituto comprensivo ‘Serao-Fermi’. Tutto è iniziato ieri sera quando uno studente della scuola media di Cellole ha ricevuto sul suo smartphone un messaggio Whatsapp da un numero di cellulare sconosciuto: per la precisione un 3510751… (omettiamo le ultime tre cifre solo per privacy ndr). Il messaggio recitava testuali parole: “Vuoi iniziare la sfida Blue Whale?”. Lo studente, informato nei giorni scorsi dai suoi genitori grazie anche all’inchiesta condotta dal programma televisivo ‘Le Iene’, allarmato ha immediatamente informato la mamma. La donna a sua volta ha chiesto al gruppo Whatsapp della classe se anche gli altri studenti fossero stati raggiunti da un messaggio del genere. In men che non si dica si è scoperto che anche altri due compagni di classe avevano avuto lo stesso messaggio. Alcuni genitori questa mattina si sono recati dal dirigente scolastico, Luigi Sorreca, al quale hanno segnalato il caso. Il dubbio anche dei docenti è se si tratti di mistificazione da parte di qualche studente magari anche più grande che si diverte ad emulare un gioco perverso e pericolosissimo, o se effettivamente dietro tutto questo ci sia molto altro. Alcune mamme, comunque, hanno deciso di sporgere denuncia presso la locale stazione dei carabinieri di Cellole che effettuerà una serie di indagini nelle prossime ore per capire l’origine del messaggio. Sempre secondo il racconto di altri genitori abbiamo appreso che in qualche occasione qualche ragazzino si sia divertito a fotografarsi e a postare su Instagram la sua immagine con una balena blu disegnata. Qualcuno pare abbia anche inviato degli hashtag con il nome ‘Blue Whale’ e roba del genere. Il caso ‘Blue Whale’ è molto attenzionato negli ultimi tempi dai media e dagli inquirenti, in particolare dalla polizia postale che nei giorni scorsi ha sensibilizzato le famiglie a stare con gli occhi aperti, ad informare gli inquirenti in casi di comportamenti strani dei propri figli. Quello del ‘Blue Whale’ è un meccanismo perverso che nel giro di poco tempo ha seminato panico e fatto le sue prime vittime. Dunque, la denuncia è il primo passo per scongiurare questo fenomeno diabolico. Ma nello stesso tempo non è detto che tutto sia legato al ‘Blue Whale’. I giovani adolescenti spesso emulano senza rendersi conto del pericolo che ne deriva dalla mistificazione che in casi come questi può essere considerata essa stessa una forma di reato. Giocare con la morte, beffeggiare i compagni con sarcasmo ed ironia vuol dire sottovalutare un fenomeno come ‘Blue Whale’ a causa del quale molti giovani sono morti. Ma soprattutto è sintomo di superficialità ed ignoranza rispetto ad un problema che va assolutamente discriminato e non osannato anche se solo per gioco. L’unico dubbio resta sul numero di telefono. Abbiamo effettuato delle indagini: se si chiama al numero dal quale è partito il messaggio non risponde nessuno e poco dopo scatta la segreteria telefonica. Il 351 è un prefisso di Lycamobile, un gestore di telefonia mobile virtuale. Se si tratta di uno scherzo, come tutti sperano, anche se di pessimo gusto che va assolutamente condannato, l’artefice lo ha inscenato in maniera alquanto meticolosa ricorrendo addirittura ad una rete telefonica mobile non facilmente reperibile. L’obiettivo è creare il panico: la cattiveria si nutre di paura. Essa va combattuta unendo le forze e smascherando i responsabili. Si spera che quanto prima si possa venire a capo dell’intera vicenda.