mercoledì 31 maggio 2017

CELLOLE - Di Meo risponde a Barretta dopo l'espulsione: "Non potevo votare un bilancio 'malato' da tanti anni"


CELLOLE (Matilde Crolla) - Non si è fatta attendere la risposta di Giovanni Di Meo, ex presidente del consiglio comunale di Cellole. Sul suo profilo Facebook il maresciallo della Guardia di Finanza Di Meo risponde al sindaco Angelo Barretta rispetto all'espulsione subita dal gruppo di maggioranza 'SiAmo Cellole'. "Buonasera a tutti. Leggo dai social che il Sindaco Barretta mi ha espulso dalla maggioranza. Mi dispiace. In effetti mi ero accorto da tempo che ero diventato di intralcio nei suoi progetti. Rammaricato, soprattutto, perché a questo Sindaco ho voluto bene, ho dato tanto, per Lui ho sopportato 5 anni di umiliazioni tra le fila dell'opposizione, ho lottato perché ricoprisse la carica di Sindaco. Sono sempre stato il primo a credere in Lui, mettendoci la faccia in prima persona, affinché diventasse il "nostro" primo cittadino- scrive Di Meo-. Ma Signor Sindaco, votare un bilancio comunale "malato" da tanti anni, che contiene numeri "sospetti" derivanti da una scellerata gestione finanziaria protratta negli anni e che non ha ottenuto nemmeno il parere favorevole del Revisore dei Conti, questo Signor Sindaco non può chiedermelo. Le conseguenze che ne possono derivare- continua- sono devastanti soprattutto per me che ricopro una posizione professionale delicata che con anni di sacrificio e dedizione mi sono costruito e mantenuta negli anni. Signor Sindaco. Io il pane dalla bocca dei miei figli, per pagare pene causate da altri, non lo tolgo; non ho il coraggio di farlo; non riuscirei a guardarli negli occhi con la stessa serenità con cui lo faccio oggi. Detto ciò auguro, di cuore, a Lei e alla Sua maggioranza, ogni bene".