ROCCAMONFINA/SAN GIOVANNI IN PERSICETO (Nicolina Moretta) - Successo della seconda commovente
Commemorazione dei circa mille deportati roccani del 23 Settembre 1943. Dopo 74
anni dagli accadimenti storici, grazie ai sedici ragazzi del progetto: ‘Una Storia da raccontare’ e all’Amministrazione comunale, è presente
per la prima volta il Presidente del
Consiglio del Comune di San Giovanni in Persiceto, Signor Ernesto Marino, come rappresentante di
quegli esemplari cittadini emiliani che sfidarono i soldati nazisti che
circondavano il treno dei deportati roccani per dare loro: acqua, cibo e
vestiti. Sono presenti: l’Associazione
Nazionale mutilati e invalidi di guerra; l’Associazione Nazionale combattenti e
reduci di guerra; l’Associazione
Nazionale partigiani italiani di San Giovanni in Persiceto; Unione Nazionale
ufficiali in congedo di Caserta.
Dopo l’assessore con delega alla cultura, Roberta
Di Leva ; prende la parola don Giadio De Biasio, parroco presso la
Collegiata di Santa Maria Maggiore, e benedice le corone di alloro. Il sindaco
di Roccamonfina, dottor Carlo Montefusco,
spiega l’importanza della Cerimonia commemorativa: “ Vogliamo far prevalere
l’aspetto umano della vicenda storica, per trasmetterlo ai giovani. A me è
rimasto impresso il racconto di mio nonno –
da poco compianto medico Andrea
Maccarone, anch’egli fu tra i mille deportati – che mi ha dato emozioni che
i libri o internet non possono dare. Per questo, attraverso il ricordo,
vogliamo recuperare la nostra storia e ringraziare i sedici ragazzi che si
stanno impegnando per questa operazione dei sentimenti e delle emozioni, perché
se si dimentica il passato, non ha senso il futuro”. Due studenti,
in rappresentanza degli stessi
studenti e dei docenti della scuola secondaria di primo grado di Roccamonfina,
leggono la Preghiera dei combattenti e dei reduci. Il generale di Brigata Mario Petteruti
traccia un quadro esaustivo degli avvenimenti salienti di quei giorni del 1943.
Il generale di Brigata Michele Gallo, oltre a ricordare il padre, Pasquale Gallo, sopravvissuto alla
deportazione, dona al sindaco Montefusco il simbolo della Direzione Armamenti Terrestri,
un omaggio del Ministro della Difesa. Due giovani, Maria Lino e Ugo, leggono le commoventi memorie del nonno, Ugo Meditieri, che a proposito
dell’eroico altruismo dei cittadini di San Giovanni in Persiceto, scrisse:
“Questo episodio sciolse in quei momenti la bestialità che accompagna la
guerra”. Infine, come spetta agli ospiti illustri, prende la parola il
Presidente del Consiglio Comunale di San Giovanni in Persiceto, Signor Ernesto
Marino, che riconferma la gentilezza d’animo dei suoi concittadini. Il Signor
Marino inizia col lodare “l’impegno civico dei sedici ragazzi dell’Associazione
‘Una Storia da raccontare’ “ e conclude ringraziando il sindaco Montefusco “
per l’impegno profuso per la realizzazione di questa Cerimonia commemorativa”.
E chiude citando il medico Andrea Maccarone , le sue parole di auspicio: “ Che
la pace diventi più presente!”. IN BASSO LE FOTO DELL'EVENTO