domenica 24 settembre 2017

SESSA AURUNCA / CASERTA - Bacino di Crisi Industriale, trenta lavoratori in assemblea 'per una sinistra unita a cominciare dal lavoro'


SESSA AURUNCA / CASERTA - Trenta operai del Bacino di Crisi Industriale di Caserta venerdì scorso  hanno animato l'assemblea "per una sinistra unita a cominciare dal lavoro" organizzata dal 'Circolo Vassallo' di Sessa Aurunca con la presenza di Antonio Dell'Aquila segretario provinciale di Sinistra Italiana.
Ixfin, Formenti, Morteo, Siltal, Finmek, Itel, DM elektron, Costelmar sono realtà industriali che non ci sono più. Aziende de-localizzate, privatizzate, smembrate e dismesse nella provincia con il tasso più alto di disoccupazione regionale (7 su 10 abitanti non hanno un lavoro degno).
I Lavoratori, che si muovono sempre più come gruppi di auto-rappresentanza, hanno articolato le loro rivendicazioni con grande consapevolezza. Le loro richieste sono così sintetizzabili:
1.        La provincia di Caserta e la Regione Campania  devono trovare la volontà e le forze politiche e sociali di creare un TAVOLO di discussione permanente in grado di avviare e ottenere la trasformazione del bacino di crisi da area di crisi non complessa in Area di Crisi Complessa per poter attivare i PRRI (progetti di riconversione e riqualificazione industriale) L.181/89. E costringere, così, i nostri delegati istituzionali e sindacali ad uscire dall'attuale condizione di stallo e avviare una seria, articolata, condivisa VISIONE DI CRESCITA reale del nostro territorio.
2.       Di pari passo, occorre rivedere e porre ad un controllo serrato i meccanismi fallimentari delle Politiche Attive del Mercato del Lavoro che si dimostrano inadeguate all'urgenza di una concreta offerta di sostegno al reddito. Nelle nostre zone queste pratiche hanno di fatto arricchito sempre più sedicenti Centri di Formazione e aziende, concedendo solo briciole senza prospettive reali ai veri protagonisti della crisi dell'economia reale del nostro territorio. Basti pensare che ogni 100 ore di formazione o tirocinio aziendale, l'ente o azienda erogatrice riceve 1500€ per ogni lavoratore, che ne porta a casa meno della metà, con speranze vicine allo zero di vedere contrattualizzato il proprio percorso al termine dell'esperienza. Inoltre le varie (LOA, APU, LPU, GARANZIA OVER...) sembrano sottostare ad un vero regime concorrenziale tra gli Enti Locali. Tra chi, cioè, riesce ad attivarle nei propri territori e chi per disfunzioni organizzative, di filiera e di comunicazione non è in grado di tradurre le magre opportunità offerte dalle strategie attivanti, in reali percorsi formativi e di ricollocazione nel mondo del lavoro.
3.       Che si faccia finalmente chiarezza sulla deroga della mobilità non concessa per il 2015 ai 570 lavoratori del nostro territorio. I quali con la mobilità ordinaria scaduta, a differenza di altre regioni (vedi Basilicata con l'accordo 7 agosto 2017) e di altri lavoratori, non hanno beneficiato di alcuna deroga agli ammortizzatori, impedendo in molti casi,  lo stesso accesso alle misure di formazione. Antonio Dell'Aquila (segretario provinciale di Sinistra Italiana) e l'assemblea

 "Per una sinistra unita a cominciare dal lavoro" del Circolo Vassallo assumono in pieno le rivendicazioni dei lavoratori e si fanno promotori di una serie di iniziative per la costituzione di un Tavolo provinciale di analisi e proposta (inclusivo nella sua composizione, visto che il lavoro è un'emergenza di tutti)  e che affronti con più efficacia il problema e costringa le istituzioni e le forze sindacali a trovare meno solidarietà strumentale e più risposte chiare alla desertificazione industriale e sociale della provincia di Caserta.