SESSA AURUNCA / CELLOLE / MONDRAGONE / CARINOLA (Matilde Crolla) – Canile di Cellole a rischio chiusura. A lanciare l’allarme è il titolare del ‘Centro Cinofilo Santa Lucia’, Alfonso Roberto Bove. La struttura, una delle più all’avanguardia del Meridione che negli anni ha ottenuto numerosi riconoscimenti anche a livello nazionale, rischia di chiudere i battenti a causa dei debiti accumulati. La causa va attribuita ai finanziamenti che il titolare del canile attende dal 2015 dai Comuni convenzionati (Sessa Aurunca, Mondragone e Carinola), fatta eccezione per Cellole che da qualche mese ha destinato circa 40mila euro alla struttura (una piccola parte dell’importo ma pur sempre qualcosa ndr), e che nonostante le continue sollecitazioni agli amministratori locali non ha ancora ottenuto. Nel mirino in particolare il Comune di Sessa Aurunca, visto che dei circa ottocento cani presenti nel ‘Centro Cinofilo Santa Lucia’ cinquecento arrivano dal territorio sessano. Il titolare Alfonso Roberto Bove, al colmo dell’esasperazione, ha scritto anche al Prefetto di Caserta. Bove ha chiesto a De Felice di sollecitare il Comune di Sessa a pagare quantomeno una parte della somma prevista (si tratta di una cifra considerevole) altrimenti si vedrà costretto a chiudere i battenti e a sospendere il servizio. Tra l’altro, già dal mese di dicembre il titolare del canile non ha più preso cani e per questa ragione il sindaco Silvio Sasso potrebbe diffidarlo per interruzione di pubblico servizio. “Se le cose andranno avanti così sarò io a diffidare lui, visto che non si è neppure degnato di una risposta rispetto alle mie richieste per i soldi che il Comune di Sessa Aurunca mi deve dal 2015 ad oggi- ha affermato Roberto Bove-. Lui pensa che qui i cani si moltiplicano perché li facciamo accoppiare. E’ assurdo. Tutti i cani presenti nel canile sono inviati direttamente dall’Asl di Santa Maria Capua Vetere dopo essere stati “accalappiati” sul territorio comunale, da ditta autorizzata, con applicazione del relativo microchip e scheda anagrafica del cane. Pertanto- continua Bove-,non possiamo aumentare arbitrariamente il numero dei cani!!!! Successivamente, sempre a cura dell’Asl, tutti i soggetti vengono sterilizzati". E continua rivolgendosi a Sasso: "Lo invito personalmente a farsi un giro nella nostra struttura per vedere com’è tenuta”. Facendo un sopralluogo nel canile è possibile effettivamente rendersi conto di come vivono bene qui gli amici a quattro zampe. Un ambiente pulito, spazi ampi per farli camminare e giocare. Abbeveratoi automatici sempre pieni di acqua grazie ad un sistema di serbatoi che consente una continua presenza di acqua. C’è poi la zona per i cani in quarantena, quelli che hanno sùbito interventi chirurgici o che hanno contratto qualche patologia particolare. Ogni ambiente è destinato ad una tipologia di razza anche in base alle dimensioni ed al comportamento. Tutto curato nei minimi dettagli da Roberto Bove e dai suoi sette dipendenti che gestiscono amorevolmente l’intera struttura. “Ho le banche che non riescono più a farmi credito. Ho i fornitori che reclamano. Il nostro deposito per il mangime un tempo era pieno, ora invece non lo è più. Mi è stato ipotecato tutto. Chiedo ai Comuni debitori- continua Roberto Bove- di adempiere ai loro obblighi economici. Sessa Aurunca, Mondragone e Carinola sono i Comuni che mi devono di più. Chiedo anche solo di iniziare ad anticipare delle somme, altrimenti sarò costretto a chiudere i battenti a fine mese”. E pensare che il fenomeno del randagismo desta preoccupazione in questi Comuni. Vista la presenza del canile è diventato difficile trovare branchi di cani per strada. “Ogni sindaco è proprietario dei cani che vivono per strada. Se questi sindaci non provvedono a garantire il sostentamento degli animali, pagando come da contratto chi se ne occupa, ne sono responsabili”. E conclude: “In tante occasioni abbiamo evitato che questi cagnolini finissero nei lager, di cui purtroppo è pieno l’intero territorio nazionale. Io spero che questo possiamo continuare a scongiurarlo”. IN ALTO IL VIDEO ESCLUSIVO DELL’APPELLO DI ROBERTO BOVE ALLE ISTITUZIONI LOCALI
mercoledì 29 marzo 2017
*ESCLUSIVA* SESSA AURUNCA / MONDRAGONE / CARINOLA - Il canile di Cellole rischia la chiusura per colpa dei Comuni che non pagano. LA DENUNCIA DEL TITOLARE IN QUESTO VIDEO ESCLUSIVO
SESSA AURUNCA / CELLOLE / MONDRAGONE / CARINOLA (Matilde Crolla) – Canile di Cellole a rischio chiusura. A lanciare l’allarme è il titolare del ‘Centro Cinofilo Santa Lucia’, Alfonso Roberto Bove. La struttura, una delle più all’avanguardia del Meridione che negli anni ha ottenuto numerosi riconoscimenti anche a livello nazionale, rischia di chiudere i battenti a causa dei debiti accumulati. La causa va attribuita ai finanziamenti che il titolare del canile attende dal 2015 dai Comuni convenzionati (Sessa Aurunca, Mondragone e Carinola), fatta eccezione per Cellole che da qualche mese ha destinato circa 40mila euro alla struttura (una piccola parte dell’importo ma pur sempre qualcosa ndr), e che nonostante le continue sollecitazioni agli amministratori locali non ha ancora ottenuto. Nel mirino in particolare il Comune di Sessa Aurunca, visto che dei circa ottocento cani presenti nel ‘Centro Cinofilo Santa Lucia’ cinquecento arrivano dal territorio sessano. Il titolare Alfonso Roberto Bove, al colmo dell’esasperazione, ha scritto anche al Prefetto di Caserta. Bove ha chiesto a De Felice di sollecitare il Comune di Sessa a pagare quantomeno una parte della somma prevista (si tratta di una cifra considerevole) altrimenti si vedrà costretto a chiudere i battenti e a sospendere il servizio. Tra l’altro, già dal mese di dicembre il titolare del canile non ha più preso cani e per questa ragione il sindaco Silvio Sasso potrebbe diffidarlo per interruzione di pubblico servizio. “Se le cose andranno avanti così sarò io a diffidare lui, visto che non si è neppure degnato di una risposta rispetto alle mie richieste per i soldi che il Comune di Sessa Aurunca mi deve dal 2015 ad oggi- ha affermato Roberto Bove-. Lui pensa che qui i cani si moltiplicano perché li facciamo accoppiare. E’ assurdo. Tutti i cani presenti nel canile sono inviati direttamente dall’Asl di Santa Maria Capua Vetere dopo essere stati “accalappiati” sul territorio comunale, da ditta autorizzata, con applicazione del relativo microchip e scheda anagrafica del cane. Pertanto- continua Bove-,non possiamo aumentare arbitrariamente il numero dei cani!!!! Successivamente, sempre a cura dell’Asl, tutti i soggetti vengono sterilizzati". E continua rivolgendosi a Sasso: "Lo invito personalmente a farsi un giro nella nostra struttura per vedere com’è tenuta”. Facendo un sopralluogo nel canile è possibile effettivamente rendersi conto di come vivono bene qui gli amici a quattro zampe. Un ambiente pulito, spazi ampi per farli camminare e giocare. Abbeveratoi automatici sempre pieni di acqua grazie ad un sistema di serbatoi che consente una continua presenza di acqua. C’è poi la zona per i cani in quarantena, quelli che hanno sùbito interventi chirurgici o che hanno contratto qualche patologia particolare. Ogni ambiente è destinato ad una tipologia di razza anche in base alle dimensioni ed al comportamento. Tutto curato nei minimi dettagli da Roberto Bove e dai suoi sette dipendenti che gestiscono amorevolmente l’intera struttura. “Ho le banche che non riescono più a farmi credito. Ho i fornitori che reclamano. Il nostro deposito per il mangime un tempo era pieno, ora invece non lo è più. Mi è stato ipotecato tutto. Chiedo ai Comuni debitori- continua Roberto Bove- di adempiere ai loro obblighi economici. Sessa Aurunca, Mondragone e Carinola sono i Comuni che mi devono di più. Chiedo anche solo di iniziare ad anticipare delle somme, altrimenti sarò costretto a chiudere i battenti a fine mese”. E pensare che il fenomeno del randagismo desta preoccupazione in questi Comuni. Vista la presenza del canile è diventato difficile trovare branchi di cani per strada. “Ogni sindaco è proprietario dei cani che vivono per strada. Se questi sindaci non provvedono a garantire il sostentamento degli animali, pagando come da contratto chi se ne occupa, ne sono responsabili”. E conclude: “In tante occasioni abbiamo evitato che questi cagnolini finissero nei lager, di cui purtroppo è pieno l’intero territorio nazionale. Io spero che questo possiamo continuare a scongiurarlo”. IN ALTO IL VIDEO ESCLUSIVO DELL’APPELLO DI ROBERTO BOVE ALLE ISTITUZIONI LOCALI