CELLOLE
(Matilde Crolla) – Giovanni Di Meo, presidente del consiglio comunale di
Cellole, grande assente ieri sera alla seduta del civico consesso convocata in
occasione dell’approvazione del bilancio.
L’assenza di Di Meo, dovuta a motivi sconosciuti,
è stata interpretata dalla minoranza come ‘fatto voluto, programmato e non
improvvisato’. Insomma, non qualcosa da prendere con leggerezza, ma come un’assenza alquanto singolare. Non a caso il capogruppo
del ‘Comitato Civico Cellolese’, Guido Di Leone, in più di un’occasione lo ha
puntualizzato. “La presenza di Giovanni Di Meo in consiglio comunale per l’approvazione
dello strumento contabile rappresentava per noi dell’opposizione una
testimonianza di garanzia, essendo lo stesso presidente anche un esponente
della Guardia di Finanza. Vorremmo capire la ragione di tale assenza”, ha
incalzato provocatoriamente Guido Di Leone-. Un’assenza che ci spiazza e per
questo siamo ancora più convinti come gruppo consiliare che non possiamo votare
questo bilancio di previsione”.
La battuta del capogruppo non è stata, però
colta positivamente dal sindaco, Angelo Barretta, che ha voluto rispondere a
sua volta alla provocazione non nascondendo anche un certo risentimento per le
parole usate da di Di Leone. “Si vuol far passare a tutti i costi un messaggio
sbagliato- interviene Barretta-, come se solo la presenza di un esponente delle
forze dell’ordine in consiglio comunale potesse garantire il rispetto della
legalità e trasparenza. Dovete avere il rispetto per gli elettori che ci hanno
votato- ha continuato il sindaco-, visto che questa amministrazione che oggi
governa è stata la più votata dal 1975 ad oggi, a differenza vostra che siete
nella media. Non potrete mai far passare il messaggio che io vado cercando i
consensi in minoranza e che continuerò a governare fino a quanto avrò i numeri.
Quando non ci saranno i presupposti non chiederò il sostegno all’opposizione,
ce ne andremo tutti a casa. A quel punto capiremo chi politicamente ha maggiori
consensi. Di Leone non credo che tu sarai nuovamente il candidato sindaco”,
conclude Barretta sarcastico.
Le parole di fuoco tra Di Leone e Barretta
riscaldano non poco l’atmosfera del consiglio comunale, tant’è che all’ultimo
punto all’ordine del giorno Giovanni Iovino, sostituto di Di Meo, bypassa la
richiesta di rinvio dell’opposizione e si scatena un putiferio.