SESSA
AURUNCA / CUPA (Matilde Crolla) – Sono veramente tanti i cittadini di Cupa che stanno
per protocollare in massa la richiesta di esenzione totale del canone di depurazione visto
che l'impianto della frazione non è funzionante.
Un problema che ormai va avanti da ottobre 2016 rispetto al quale i
cittadini in più di un’occasione hanno chiesto al sindaco, Silvio Sasso, di intraprendere
seri provvedimenti, risolutivi una volta per tutte. Coordinatore dell’iniziativa
è il cittadino cupese, Giuseppe Passaretta, sostenuto anche da diversi comitati
civici presenti nella frazione.
A quanto pare le domande saranno protocollate
al Comune tutte insieme.
A quel punto gli uffici municipali competenti saranno
messi spalle al muro. Due saranno le opzioni: o il Comune deciderà di
accogliere le domande e di esentare tutti i cittadini di Cupa dal pagamento del
canone idrico o rifiuterà. Se dovesse verificarsi questa seconda possibilità
sicuramente i cittadini faranno ricorso al giudice di pace e a quel punto la
decisione spetterà all’ufficiale giudicante che quasi sicuramente accoglierà la
richiesta dei ricorrenti che dunque non pagheranno l’intero importo della bolletta.
Nella richiesta che a breve sarà presentata al Comune i cittadini scrivono proprio questo: "Dal mese di ottobre 2016 l'impianto di depurazione della nostra cittadina è guasto. Il Comitato spontaneo cittadino, il consigliere comunale Alberto Verrengia, hanno sollecitato la riparazione, la quale non è avvenuta per (quanto dichiarato) scarsità di risorse economiche e/o motivi non ben chiariti. L'acqua dal mese di ottobre non è più potabile per il guasto all'impianto di osmosi, a cui è seguita tardiva ordinanza del Comune".
I cittadini nella lettera sottolineano come ritengano illegittimo il pagamento del canone di depurazione. "Sarebbe illecito e scorretto imporre al consumatore di pagare quota relativa al servizio di depurazione dal momento in cui la controprestazione manca". In basso il fax simile della richiesta che sarà protocollata in Comune.