giovedì 5 ottobre 2017

MARZANO APPIO - Cerimonia commemorativa dell'eccidio di Campagnola, la storia della strage


MARZANO APPIO (Nicolina Moretta) - La stele commemorativa dei martiri di Campagnola fa oramai parte della quotidianità del paese, ma nessuno vuole dimenticare quell’episodio di settantaquattro anni fa che scosse e traumatizzo tutti per la cruenza dei fatti e per la perdita di sette uomini. Eppure in quella tragedia vi fu un “miracolo”. A seguito di un gesto partigiano, fu ferito a morte un maresciallo nazista. Allora la furia distruttiva nazista si scatenò. Furono rastrellati dieci uomini del paese, Luigi De Quattro fu sparato su di un albero, mentre altri avevano trovato rifugio nei boschi di castagno che tutt’oggi circondano il paese. I giovani catturati furono portati in prossimità di un muretto al centro del paese e là nella disperazione più assoluta di madri, giovani mogli e figli piccoli, furono trucidati: Paolo De Quattro, Vincenzo De Quattro, Paolo Antonio Loffreda, Patrizio Martino, Antonio Martino e Giacomo Marcello. Li ammazzarono davanti al muretto dove oggi sorge la stele commemorativa. Ma quando giunse il momento dell’esecuzione di Alfonso De quattro qualcosa di inspiegabile accadde. Qualche donna anziana del paese ancora racconta che allora si udirono le campane della chiesa San Pietro e San Paolo suonare da sole, mentre i nove figli piccoli di Alfonso De Quattro si cingevano al padre tirandolo ciascuno a sé, come a volerlo proteggere dalla ferocia nazista , piangendo e gridando: “Papà mio! Papà mio!”. Altri sguardi casti e puri che fino ad allora avevano osservato attoniti quanto di peggio l’uomo può fare, si distolsero dalla visione del male.

L’istinto di conservazione si accese nei cuori dei figli più piccoli dei campagnolesi che vinsero la paura. Così tanti bambini che non erano figli di Alfonso De Quattro si unirono ai figli di questi nell’abbraccio al padre, che in quegli interminabili attimi di terrore, divenne il padre simbolico dei bambini di Campagnola e fu salvo. Il candore dell’infanzia prevalse sull’atrocità della guerra e il comandante tedesco si commosse e fece salva la vita al padre di tanti figli e ad altri due italiani che ancora dovevano essere fucilati, così come stabiliva la regola nazista: dieci italiani morti per un tedesco ucciso. Giorno dieci ottobre prossimo vi sarà la ‘Commemorazione del 74esimo anniversario della Strage di Campagnola’. L’evento prenderà inizio alle ore 9.30 con il raduno delle autorità civili, religiose e militari presso il sagrato della chiesa di Campagnola. Alle ore 10.15, seguirà la Celebrazione Eucaristica. Verso le ore 10.45, il corteo composto dalle autorità e dalla popolazione si recherà presso il monumento ai caduti di guerra per porre in loro memoria una corona d’alloro. Farà seguito l’appello delle vittime e il discorso commemorativo del sindaco, Eugenio Ferrucci.