*RUBRICA CAPITANI CORAGGIOSI E LE STORIE DI VITA VERA*
a cura di Nicolina Moretta
MARZANO APPIO – Marilena Antuono è una bellissima giovane
adulta di quarantatre anni, è insegnante di scuola primaria ed è vissuta per
quasi quindici anni a Milano, due anni a Roma, dove lavorava. Una persona
comune, se vogliamo, ma attraverso le sue parole ho scoperto un nuovo modo di
essere donna che basta a se stessa e non aspetta alcun matrimonio o maternità
per sentirsi realizzata. Ad incuriosirmi di Marilena è stata una sua frase che
mi ha disvelato un modo nuovo : “Io basto a me stessa e non devo
necessariamente aver bisogno di un uomo”. Il suo pensiero mi ha colpita, ho così
deciso di andare più a fondo e allora le ho porto una domanda:
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Marilena, ma hai avuto il grande amore?
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Certo, ho avuto la fortuna di amare e di essere
amata.
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Perché: “Ho avuto”?
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Perché “Ho avuto”? Perché le storie sono finite,
e penso che anche il caso abbia contribuito.
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Rimpianti?
-
Io, come ho detto, ho amato e sono stata amata,
ho avuto amori importanti. E’ vero, come dice un detto: “Il primo amore non si
scorda mai”. Ma ero giovanissima e non avevo la consapevolezza del grande amore
che stavo vivendo. Lui, Roberto, era solo tre anni più grande di me, ma era
molto più maturo e mi ha dato tutto l’amore che si può dare ad una donna.
Purtroppo la felicità di due ragazzi può anche creare invidia e l’intrusione di
qualche finta amica che può rovinare il rapporto. A venti anni, però, si pensa
che hai tutta una vita davanti per incontrare altri amori, invece non è così.
Ma certe risposte non le hai subito,ma le hai quando è il momento, a volte può
essere troppo tardi, perché la morte mi ha strappato via Roberto. Io non avrei
potuto desiderare un uomo migliore. Roberto viveva per rendermi felice.
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Comunque, hai parlato di amori al plurale.
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Non bisogna mai smettere di crederci, la tua
vita va avanti.
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Hai incontrato un altro amore?
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Sì, la persona che mi ha fatto capire
l’importanza del sentimento dell’amore. Il primo amore l’ho vissuto, ma con
l’inconsapevolezza dell’età, senza dare la giusta importanza a ciò che avevo.
La seconda volta ho amato senza essere ricambiata.
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Ora come vivi?
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Bene con me stessa.
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Come ti sei organizzata la vita?
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Tra il lavoro che amo, perché io il lavoro lo
amo, gli affetti familiari e i miei innumerevoli amici. Con i miei amici stiamo
assieme, ci organizziamo le giornate e i viaggi, quando è possibile. Io con
loro sto bene. L’insegnamento e le mie relazioni amicali mi soddisfano e
riempiono la mia vita. Personalmente non aspetto di diventare moglie né madre
per sentirmi realizzata, io sono così
come sono, così come vivo.
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Come vivi con i tuoi amici?
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Con ognuno di loro ho una diversa relazione, c’è
l’amico intimo o l’amica con la quale condivido qualsiasi segreto, perché sai
che non vieni mai fraintesa. C’è la comitiva con la quale ti organizzi per le
cene, gli aperitivi, o le giornate all’aperto, di visite ai luoghi. Ma,
comunque, siamo tutti un gruppo affiatato.
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E se dovessi incontrare, in futuro, la persona
che ti fa stare bene?
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Non escludo questa possibilità, ma non ho
interesse a coltivarla. La mentalità comune, a tal proposito, dice che ti devi
trovare uno, sennò rimani sola. Non capiscono che si può essere soli anche in
coppia. Conosco diverse coppie che stanno insieme per paura di essere soli, ma
se allora devo avere un compagno o un marito per uscire o per andare a fare una
pizza, io ci vado con un amico o con degli amici.
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Rimanendo nella realtà che t’interessa, come
immagini la tua vecchiaia?
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Io sono tranquilla, perché con tutti i miei
amici o una parte di loro andremo a vivere insieme in una grande casa,
sostenendoci, volendoci bene, facendoci compagnia, nel rispetto dei propri
spazi.
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E la battuta di tua madre quando le confidi
queste cose?
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Lei mi dice: “ Sai come siete belli, tutti
insieme vecchierelli!?”.