TEANO (Nicolina Moretta) - Il vescovo Arturo Aiello ancora una
volta nella città dove ha vissuto per undici anni il suo servizio episcopale.
Dal 30 giugno di questo anno Monsignor
Aiello è stato trasferito nella Diocesi di Avellino, ma è rimasto come Amministratore
apostolico della Diocesi di Teano-Calvi. In occasione del sessantesimo
anniversario della consacrazione della Cattedrale, dopo i bombardamenti occorsi
durante il Secondo conflitto mondiale, egli ritorna a celebrare la Santa Messa
in Cattedrale e così saluta i fedeli: “ Sono venuto a fare gli auguri alla
nostra Cattedrale che compie sessanta anni. Sessanta anni fa veniva riaperta.
Ringrazio il Signore e chiedo perdono per i nostri peccati che offuscano la
nostra Chiesa e la nostra Cattedrale”. Nell’omelia inizia a dire:” Faccio
volentieri il sacrificio del caldo per poter dire grazie per questo enorme
incensiere che è la Cattedrale … Bisogna avere uno sguardo contemplativo che
non fa vedere solo le pietre”. E possiede davvero un profondo
sguardo
contemplativo Monsignor Aiello che spiega come tutto il desiderio del Tempio
converga nella dimensione di Gesù. Ricorda il ruolo di Monsignor Matteo Guido Sperandeo nella ricostruzione
della Cattedrale.
Ama ricordare che i bombardamenti fecero ritrovare il prezioso crocifisso che si trova in fondo all’abside e conclude: “ Vi auguro che questo sessantesimo anniversario vi porti a rendere bella questa vita, a rendere bella questa Casa nella luminosità della nostra Cattedrale. Se i bombardamenti ci hanno donato il crocifisso, anche dai nostri peccati può nascere una grazia. Vi lascio con questa speranza. Buon compleanno, mia Cattedrale, ancora per poco”. Dopo la Celebrazione Eucaristica, presso il Cappellone di San Paride, sito nella Chiesa Cattedrale, la Pro Loco ha presentato il restauro della tela “ San Paride che uccide il drago”, opera di Francesco De Mura.
Ama ricordare che i bombardamenti fecero ritrovare il prezioso crocifisso che si trova in fondo all’abside e conclude: “ Vi auguro che questo sessantesimo anniversario vi porti a rendere bella questa vita, a rendere bella questa Casa nella luminosità della nostra Cattedrale. Se i bombardamenti ci hanno donato il crocifisso, anche dai nostri peccati può nascere una grazia. Vi lascio con questa speranza. Buon compleanno, mia Cattedrale, ancora per poco”. Dopo la Celebrazione Eucaristica, presso il Cappellone di San Paride, sito nella Chiesa Cattedrale, la Pro Loco ha presentato il restauro della tela “ San Paride che uccide il drago”, opera di Francesco De Mura.