sabato 10 giugno 2017

CELLOLE - Iniziano i festeggiamenti in onore della Madonna di Costantinopoli: quattro santi in processione. Ecco tutti i particolari. IL VIDEO DEL COMITATO FESTEGGIAMENTI


CELLOLE (Matilde Crolla) - Inizia questa mattina ufficialmente la tanto attesa ed amata festa della Madonna di Costantinopoli, uno dei riti religiosi più belli che la comunità cellolese vive da tempo immemore. Tutto ha inizio con la messa, officiata da don Lorenzo Langella, presso la chiesa della Madonna di Costantinopoli in piazza Compasso. Da lì prende il via poi la tradizionale processione che conduce i fedeli presso l'antica chiesa di San Marco, in località Santa Lucia alla periferia di Cellole, dove da qualche anno è stato istituito il Santuario della Madonna di Costantinopoli, madre dei sofferenti, protettrice dei pazienti oncologici. Presso il Santuario è prevista la Messa presieduta da monsignor Orazio Francesco Piazza, vescovo della Diocesi di Sessa Aurunca, con unzione degli infermi. Nell’occasione viene celebrata anche la Giornata Diocesana del Malato. La messa è prevista alle ore 11. La processione continua poi lungo le strade principali di Cellole. Quest’anno ritorna la tradizione del passato con ben quattro statue votive che sfilano per la cittadina litoranea: la Madonna di Costantinopoli, santa Lucia, san Vito e sant’Antonio. Ecco i nominativi degli accollatori delle squadre. Per la squadra L troviamo: Giuseppe Rossi, Danilo Coia, Luciano Fusciello, Enzo Izzo, Michele Verrengia, Valentino Filantropico, Achille Toraldo, Vincenzo Sangiorgio, Maurizio Napoletano, Alfredo Miosotis. Nella seconda squadra M troviamo: Gianluca Cirillo, Antonio De Pasquale, Pietro Caprio, Domenico Aliperti, Michele Martino, Adriano Pitrelli, Antonio Sarno e Vito Sivo. Nella squadra P troviamo invece: Fabio Mattei, Paolo Di Marco, Giovanni Coia, Alfredo Landino, Giacomo Ciriello, Dino Ditri, Raffaele Lauretano, Pino Maisto, Domenico Sivo e Valentino Perretta. Il Comitato Festeggiamenti anche quest’anno ha organizzato una festa ricca di appuntamenti importanti. Nella giornata di ieri la banda musicale ha suonato per tutto il paese, mentre gli organizzatori distribuivano il pane benedetto. In serata si è esibito in concerto Peppe Barra in piazza Compasso. Questa sera sarà la volta di ‘Aria Sud’ in concerto alle 21,30 e Simone Schettino alle ore 22,30. Mentre domani, giornata conclusiva dei festeggiamenti, alle 21,30 ci sarà il tanto atteso concerto di Bianca Atzei. Insomma, una tre giorni di festeggiamenti organizzati con dovizia di particolari senza lasciare nulla al caso. Questo a testimonianza di quanto anche il Comitato Festeggiamenti si impegni ogni anno per il bene della comunità. IN ALTO IL VIDEO DELLA BANDA MUSICALE


CELLOLE - Caso ICI, si rischia di nuovo il blocco dei macchinari. L'avvocato Iannuccilli pronto a scongiurare la sospensione dell'attività

Alcuni dipendenti dell'ICI durante il consiglio comunale ad hoc

CELLOLE (Matilde Crolla) – Caso ICI: l’azienda farmaceutica di Cellole rischia ancora una volta il blocco dei macchinari venduti all’asta. Nell’attesa che arrivasse da parte della Prefettura di Caserta la convocazione dell’incontro tra le parti (debitrice e creditrice), è giunta una comunicazione dall’Istituto di Vendite Giudiziarie in cui emerge che su ordine del Prefetto il prossimo mercoledì 14 giugno sarà presso l’azienda ICI per visionare i macchinari. La visione dei macchinari da parte dell’Istituto di Vendite Giudiziarie secondo l’avvocato Iannuccilli, difensore del proprietario Rotondi, altro non è se non il fermo dei macchinari stessi visto che lo stesso Istituto nel precedente accesso pare avesse attribuito il possesso alla società aggiudicataria. Lo afferma l’avvocato Iannuccilli ai nostri microfoni: “Nell’ambito di questa visione lo scopo sarà quello di fermare le macchine, come volevano fare la volta precedente. I macchinari, infatti- spiega il legale dell’azienda- non possono essere prelevati, ma bloccandoli creano un handicap non indifferente a tutta l’azienda e alla produzione”. L’obiettivo dell’avvocato Iannuccilli, dunque, in queste poche ore che restano è quello di scongiurare ancora una volta l’arrivo presso l’ICI dell’Istituto di Vendite Giudiziarie. Questa volta, infatti, l’ufficiale giudiziario sarà accompagnato da un rappresentante della Prefettura. “Presenterò stesso domani un’istanza in cui rappresenterò che il prossimo 30 giugno ci sarà la discussione delle sei opposizioni presentate all’atto di vendita. Farò emergere che c’è stato anche un consiglio comunale ad hoc in cui l’intera assise chiedeva al Prefetto la convocazione di un tavolo di discussione ed eventuale conciliazione. Io ritengo che si dovesse attendere la discussione delle opposizioni”, conclude Iannuccilli, disposto a provare il tutto per tutto. E’ necessario, infatti, che si coordino le diverse voci della Prefettura, visto che mentre da una parte si attendeva il tavolo di conciliazione, come annunciato anche dal sindaco Angelo Barretta, dall’altra poi arriva la doccia fredda della comunicazione dell’Istituto di Vendite Giudiziarie in cui emerge che anche un rappresentante prefettizio accompagnerà l’ufficiale giudiziario il prossimo mercoledì. Tra l’altro, oltre alle opposizioni all’atto di vendita, è stato presentato persino un reclamo da parte dell'avvocato. 

CELLOLE - Tragedia in via Mazzini, Peppe Capraro morto per difendere Albina. LE TESTIMONIANZE RACCOLTE


CELLOLE (Matilde Crolla) – “Giuseppe Capraro è morto da eroe”, è quanto emerge dalle testimonianze raccolte in queste ore. Sarebbe morto per difendere Albina, la sua compagna. Le testimonianze raccolte forniscono un ulteriore e possibile tassello alla ricostruzione della tragedia consumatasi questa mattina in via Mazzini, nella villetta al civico 15. Gianni Calenzo, l’aguzzino dell’ex autista di Cellole, secondo quanto raccontato da alcuni amici testimoni vicini alla famiglia di Albina, la compagna di Peppe Capraro ed ex moglie di Calenzo, da quando è stato rimesso in libertà avrebbe iniziato a creare problemi alla stessa vittima. In più di un’occasione lo avrebbe avvicinato e minacciato. Ma a quanto pare Calenzo avrebbe minacciato in queste ultime settimane anche l’ex moglie, nonché la figlia Debora. Minacce, che sarebbero state segnalate anche ai carabinieri, e che l'uomo avrebbe rivolto dopo essere uscito dal carcere ad aprile ed aver scontato una pena per stalking. La casa di Albina spesso veniva piantonata e controllata dalle forze dell’ordine, che non hanno mai fatto sentire sola la donna e la sua famiglia. Tant’è vero che, sempre secondo il racconto degli amici, Peppe nelle ultime due settimane avrebbe deciso di trasferirsi dalla compagna in via Mazzini proprio per sentirsi più al sicuro. Oggi per la coppia doveva essere una giornata di festa, dovevano partire per Roma per partecipare alla cresima di un parente. Intorno alle 7 si sono svegliati e mentre Albina preparava il caffè, Peppe avvertendo l’afa della giornata estiva, ha deciso di aprire leggermente la porta, di qualche centimetro. Neanche il tempo di rendersene conto si è trovato di fronte Gianni Calenzo che con tutta la sua forza si è introdotto in casa. L’uomo, secondo la ricostruzione di persone vicine alla famiglia, avrebbe cercato con coltelli in pugno di avventarsi contro l’ex moglie ma Peppe si sarebbe frapposto tra lui e la donna nel tentativo disperato di proteggerla. La donna ha iniziato ad urlare, nel frattempo si svegliava la figlia Debora ed il marito. Anche il giovane in questo caso pare abbia cercato di bloccare l’aguzzino ed avrebbe riportato ferite ad un ginocchio dalla lama che l’uomo aveva in pugno. Sempre secondo il racconto Gianni Calenzo si sarebbe accanito in preda al raptus sul corpo di Peppe Capraro, intanto la figlia Debora, l’ex moglie ed il marito di Debora si chiudevano in camera, ponendo l’armadio davanti alla porta per evitare che l’uomo potesse entrare all’interno e commettere una strage. Le urla disperate, i pianti e poi l’arrivo di carabinieri, polizia ed ambulanza chiamate dalla donna disperata mentre era segregata in camera con i suoi cari. Anche Gianni Calenzo è rimasto ferito, pare abbia raccontato agli inquirenti di essere stato colpito proprio da Peppe. Ma sempre secondo quanto raccontato dai testimoni, Peppe qualche tempo fa era stato colpito da un ictus e non aveva più molta forza. Appare, dunque, improbabile che possa aver reagito colpendo Calenzo che come una furia si sarebbe avventato su di lui. Ora resta la disperazione ed il dolore. Il dolore di aver perso una persona amata e voluta bene, il dolore nel sentire i commenti di chi lo ha definito ‘amante beccato a letto con la donna’. Nulla di questo. Albina e Peppe avevano una relazione normale, come tanti. Due compagni di vita che si erano lasciati alle spalle due matrimoni. Peppe aveva deciso di trasferirsi a casa di Albina per sentirsi più al sicuro, negli ultimi tempi pare si sentisse troppo minacciato. Ed invece in quella casa ha trovato la morte.

CELLOLE - Città ancora incredula e sgomenta, ecco chi ha ucciso a coltellate Giuseppe Capraro. LA FOTO


CELLOLE (Matilde Crolla) - Vittima e carnefice erano molto conosciuti a Cellole. La comunità cellolese ancora non riesce a prendere coscienza di quanto accaduto. Da qualche minuto il comando provinciale dei carabinieri di Caserta ha diffuso la foto di Giovanni Calenzo (al lato), il 54enne che questa mattina ha assassinato con numerosi fendenti il compagno dell'ex moglie Albina, Giuseppe Capraro, 61enne originario di Piedimonte Massicano ma da anni residente a Cellole, dove si è sposato e ha cresciuto i suoi due figli. Giovanni Calenzo alle ore 07.00 circa, di questa mattina si è introdotto con forza nell’abitazione della moglie 54enne, da cui si era separato e  ove era presente la vittima, Giuseppe Capraro, classe 56 di Cellole, separato, imprenditore, attuale convivente della donna. il Calenzo, presumibilmente per motivi passionali,  ha aggredito il Capraro impugnando due coltelli da cucina e ferendolo a morte con più fendenti. L’immediato intervento del comandante della Stazione Carabinieri di Cellole, allertato dalla donna, ha permesso di trarre in arresto l’omicida dopo breve colluttazione. L’ambulanza 118 intervenuta sul posto ha constatato la morte del Capraro trasportandolo presso l’ospedale civile di Sessa Aurunca. Il Calenzo, ferito, e giudicato guaribile in dieci giorni, è attualmente piantonato in attesa ulteriori accertamenti clinici. I rilievi sono stati effettuati dal Reparto Operativo di Caserta. La  salma è stata trasportata presso l’obitorio dell’ospedale di Caserta in attesa esame autoptico.
Il Calenzo nel 2016 era stato arrestato per stalking proprio in danno della ex compagna ed era uscito dal carcere nell’aprile del 2017. 

SESSA AURUNCA / CELLOLE - Omicidio in via Mazzini, Capraro colpito con più fendenti: Calenzo in manette. Ecco tutti i nuovi particolari


SESSA AURUNCA / CELLOLE (Matilde Crolla) - Giuseppe Capraro, da tutti conosciuto come 'Peppe', è stato assassinato dopo essere stato colpito da più fendenti di un coltello da cucina. Questi i particolari che emergono dal comunicato stampa dei Carabinieri del locale Comando Stazione che hanno tratto in arresto per omicidio e detenzione illegale di armi Giovanni Calenzo, classe 63 di Sessa Aurunca.
L’uomo alle ore 07.00 circa, di questa mattina si è introdotto con forza nell’abitazione della moglie 54enne, da cui si era separato e  ove era presente la vittima, Giuseppe Capraro, classe 56 di Cellole, separato, imprenditore, attuale convivente della donna. il Calenzo, presumibilmente per motivi passionali,  ha aggredito il Capraro impugnando due coltelli da cucina e ferendolo a morte con più fendenti. L’immediato intervento del comandante della Stazione Carabinieri di Cellole, allertato dalla donna, ha permesso di trarre in arresto l’omicida dopo breve colluttazione. L’ambulanza 118 intervenuta sul posto ha constatato la morte del Capraro trasportandolo presso l’ospedale civile di Sessa Aurunca. Il Calenzo, ferito, e giudicato guaribile in dieci giorni, è attualmente piantonato in attesa ulteriori accertamenti clinici. I rilievi sono stati effettuati dal Reparto Operativo di Caserta. La  salma è stata trasportata presso l’obitorio dell’ospedale di Caserta in attesa esame autoptico.
Il Calenzo nel 2016 era stato arrestato per stalking proprio in danno della ex compagna ed era uscito dal carcere nell’aprile del 2017. 

CELLOLE - La comunità cellolese piange Peppe Capraro, lo storico autista di Petteruti. Barretta: siamo addolorati e interdetti. IL VIDEO DELL'ARRIVO DEI CARABINIERI


CELLOLE (Matilde Crolla) - "Sgomento, tanto sgomento per quanto accaduto". Con queste parole il sindaco di Cellole, Angelo Barretta, ha commentato la tragedia che si è verificata questa mattina in via Mazzini. "Siamo tutti interdetti, non ci sono parole per esprimere l'incredulità ed il dolore per quanto accaduto- continua il sindaco-. Viviamo in una società particolare, non solo noi a Cellole, ma un po' ovunque. Lo stress, la stanchezza psicologica, sono tanti i fattori che spesso ci rendono fragili. Quanto accaduto è un fenomeno isolato, per fortuna Cellole ricorda pochi fatti di questo genere, ma sicuramente tutto questo fa riflettere sulla società, sull'importanza della coesione sociale che diventa forza". Questa mattina la comunità cellolese si è svegliata con una di quelle notizie che non avrebbe mai voluto apprendere. Un'amarezza acuita dal fatto che questa giornata doveva essere un giorno di festa per la vigilia della festa della Madonna di Costantinopoli. Domani la processione per le strade del paese, i fuochi d'artificio, la musica e la gioia di un momento di devozione e tradizione allo stesso tempo. Quanto successo all'autista Peppe Capraro, originario di Piedimonte Massicano ma da anni residente a Cellole, lascia tanta amarezza. Peppe è stato l'autista storico dell'azienda di trasporto 'Petteruti'. Chi non ha avuto il piacere di scambiare due chiacchiere con lui mentre conduceva gli studenti cellolesi alle scuole superiori a Sessa Aurunca? Peppe lascia due figli: Ilaria ed Edoardo Capraro. Quest'ultimo è un ballerino, proprietario di una scuola di danza a Sessa Aurunca. Al momento l'assassino, Gianni Calenzo, si trova ricoverato presso l'ospedale 'San Rocco' piantonato dai militari dell'arma dei carabinieri. Anche Calenzo, infatti, è rimasto ferito durante l'accoltellamento. Peppe Capraro è stato colpito al cuore da un fendente, secondo quanto ricostruito dalle prime testimonianze, dal suo rivale d’amore. La vittima dell’omicidio, infatti, da tempo era il compagno dell’ex moglie di Calenzo, Albina. L’assassino, con precedenti penali per stalking proprio nei confronti dell’ex moglie, era stato arrestato in passato e poi rimesso in libertà. Questa mattina, alle prime luci dell’alba, ha atteso che Peppe Capraro uscisse di casa, la villetta in via Mazzini dove la vittima viveva con la compagna, e lo ha colpito al petto. Peppe Capraro è finito a terra in un mare di sangue. Inutili sono stati i soccorsi. Non si comprende ancora se tra i due ci sia stata prima una colluttazione finita in tragedia o se dietro l’omicidio ci sia stata premeditazione. Sul posto sono giunti gli agenti del commissariato di pubblica sicurezza di Sessa Aurunca, i carabinieri della stazione di Cellole e i militari della stazione e della compagnia di Sessa Aurunca. La donna, al momento ancora sotto shock, non ha riportato alcuna ferita. 
IN BASSO IL VIDEO L'ARRIVO DEI CARABINIERI SUL LUOGO DELL'OMICIDIO

CELLOLE - Accoltella al cuore il compagno dell'ex moglie, tragedia in via Mazzini: è morto l'autista Capraro


CELLOLE (Matilde Crolla) – Tragedia questa mattina in via Mazzini a Cellole. Peppe Capraro (al lato), autista sessantenne, è stato accoltellato mentre usciva di casa per recarsi al lavoro. L’uomo è stato colpito al cuore da un fendente, secondo quanto ricostruito dalle prime testimonianze, dal suo rivale d’amore, Gianni Calenzo. La vittima dell’omicidio, infatti, da tempo era il compagno dell’ex moglie di Calenzo, Albina. L’assassino, con precedenti penali per stalking proprio nei confronti dell’ex moglie, era stato arrestato in passato e poi rimesso in libertà. Evidentemente, la pena scontata in carcere non gli era servita a recuperare la ragione. E così questa mattina, alle prime luci dell’alba, ha atteso che Peppe Capraro uscisse di casa, la villetta in via Mazzini dove la vittima viveva con la compagna, e lo ha colpito al petto. Peppe Capraro è finito a terra in un mare di sangue. Inutili sono stati i soccorsi. Anche Calenzo è rimasto ferito ed ora si trova piantonato in ospedale. Non si comprende ancora se tra i due ci sia stata prima una colluttazione finita in tragedia o se dietro l’omicidio ci sia stata premeditazione. Sul posto sono giunti gli agenti del commissariato di pubblica sicurezza di Sessa Aurunca, i carabinieri della stazione di Cellole e i militari della stazione e della compagnia di Sessa Aurunca.



venerdì 9 giugno 2017

CELLOLE - Appalti pubblici, il Comune aderisce all'Asmel ma i civici disapprovano


CELLOLE (Matilde Crolla) – Il Comune aderisce all’Asmel ma l’opposizione disapprova. Si è svolto ieri pomeriggio il consiglio comunale di Cellole nel corso del quale si è discusso dell’adesione dell’Ente municipale alla centrale di committenza. A relazionare è stato l’assessore ai Lavori pubblici, Giovanni Iovino, che ha spiegato le ragioni che hanno portato il Comune a decidere di aderire all’Asmel. “Le lungaggini burocratiche che stanno bloccando tanti lavori pubblici importanti, come i marciapiedi su un tratto di via Risorgimento, e visti i tempi della Stazione Unica Appaltante, ci ha spinti a decidere di aderire all’Asmel. Ovviamente ogni appalto pubblico sarà prima inviato alla Sua, ma allo scadere dei sessanta/novanta giorni nel corso dei quali non sarà concretizzato nulla, passeremo il tutto all’Asmel. Insomma, si tratta solamente di una opportunità finalizzata a non perdere finanziamenti importanti, come la rete idrica comunale, progetto perso e recuperato, o l’arena dei pini che stiamo per riconquistare”, ha spiegato Iovino. L’adesione all’Asmel non vede d’accordo l’opposizione del ‘Comitato Civico Cellolese’. Il capogruppo, Guido Di Leone, rileva che “la delibera numero 32 del 30 aprile 2015 dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, avente ad oggetto l’istruttoria su Asmel Consortile società consortile arl come centrale di committenza degli enti locali aderenti, nel quale viene deliberato che il Consorzio Asmez e la società consortile Asmel non rispondono ai modelli organizzativi indicati dall’articolo 33 comma 3-bis del d.lgs.163/06, quali possibili sistemi di aggregazione degli appalti degli enti locali, sulla base delle considerazioni contenute nella parte motivazionale dell’atto deliberativo. Da quanto scritto dal presidente dell’Anticorruzione, Raffaele Cantone, la società consortile Asmel non può essere inclusa tra i soggetti aggregatori, né può considerarsi legittimata ad espletare attività di intermediazione negli acquisti pubblici, peraltro senza alcun limite territoriale definito”. Di Leone aggiunge inoltre che “visti i chiarimenti dati dall’Autorità Nazionale Anticorruzione in data 31 marzo 2016 sulla portata della sentenza del Tar Lazio che ha respinto il ricorso contro la delibera Anac, il gruppo ‘Comitato Civico Cellolese’ non può non unirsi a quanto riportato dall’Autorità Nazionale Anticorruzione e rilevare serie perplessità su questa scelta dell’amministrazione”. Iovino dal suo canto ha risposto a Di Leone che “tutto vero fino al 2015. Ora l’Asmel ha compiuto tutti gli adempimenti necessari ed è diventata una società pubblica a tutti gli effetti ed è una società aggregatore”. Di Leone ha controreplicato che “si poteva attendere la relazione dopo il ricorso presentato da Cantone e poi decidere”. E’ intervenuto poi in merito il sindaco Angelo Barretta che ha rilevato che “il riferimento dell’opposizione è relativo al vecchio codice degli appalti. Nei giorni scorsi ho incontrato il Prefetto al quale ho manifestato la lentezza dei lavori pubblici. Il prefetto mi ha detto che abbiamo piena libertà di decidere come snellire tutta la prassi, aderendo ad un’altra centrale unica di committenza dopo i sessanta giorni dall’invio di tutta la documentazione alla Sua. Abbiamo fatto un’indagine- ha continuato il sindaco- e abbiamo notato che l’Asmel può soddisfare le nostre esigenze. Cantone nel novembre del 2016 avrebbe dovuto relazionare rispetto al ricorso presentato dalla società. Abbiamo appreso, tra l’altro, che presto nascerà un’altra centrale di committenza campana, la Soresa. Non appena sarà attiva aderiremo ad essa”. Gli interventi sono stati conclusi da Armando Calenzo che ha replicato a Barretta: “E’ vero che la delibera alla quale come gruppo ci appelliamo è vecchia, ma siamo nelle more dell’interrogazione presentata dall’Asmel. L’Anac ha sollevato un doppio problema: ossia che il soggetto non è completamente pubblico e che così come strutturata la società non poteva subire azione di controllo. Si poteva aspettare e temporeggiare in attesa di conoscere l’esito della risposta di Cantone”. Nel corso del consiglio comunale non è stato fatto alcun riferimento alla richiesta di integrazione di un punto all’ordine del giorno, relativamente all’Informagiovani, con grande amarezza del consigliere Rossella Cappabianca. “Avremmo dovuto discutere delle dimissioni di una parte dell’organo consiliare. Il presidente Marianna Freda mi aveva garantito che sarà discusso nel prossimo consiglio comunale, ma avrei preferito che quantomeno informasse l’intera assise che l’argomento sarà trattato la prossima volta”. Cappabianca si vedrà costretta a scrivere al Prefetto appellandosi al comma 5 dell’articolo 39 del Tuel.

CELLOLE / GAETA - Galà di Danza, scroscio di applausi allo spettacolo del 'Centre Professional Ballet' diretto da Imma Maisto


CELLOLE / GAETA (Matilde Crolla) – E’ stato veramente uno spettacolo di alto livello quello tenutosi nei giorni scorsi presso il teatro Ariston di Gaeta ed organizzato dal ‘Centre Professional Ballet’. La direttrice artistica, Imma Maisto, e tutto il suo staff ha messo in piedi con i suoi allievi di danza classica, moderna e ginnastica ritmica un galà intenso, ricco di contenuti nel corso dei quali è stata dimostrata la professionalità degli allievi della scuola ed in particolare di Imma Maisto. Tra i professionisti che hanno collaborato con lei per la realizzazione dello spettacolo troviamo Salvatore Affinito della Royal Accademy, Cristiana Loffredo, ginnasta e giudice federale, Paolo Liotto ballerino professionista free lance, Flavio Di Marzo, danzatore ospite e Luca Pasquariello, ballerino professionista. Le scenografie sono stata affidate a Roberto Rini, le luci e la fonica a Marco De Cesare, le elaborazioni audio/video a Fabio Fantasia, le foto e riprese a Vincenzo Cositore, i costumi e le acconciature a Giuseppe Tramontano. Ha presentato Monica Minotti. Lo spettacolo è stato suddiviso in due tempi. Nella prima parte è stato omaggiato Nacho Duato, coreografo contemporaneo, nome di spicco della danza contemporanea mondiale considerato tra i geni ballettistici del XXI secolo. La scuola ha omaggiato il grande artista proponendo alcune coreografie del suo repertorio. Si è passati poi alla rappresentazione di Coppelia, un balletto classico in due atti ispirato alla storia della bambola meccanica, con musiche originali e coreografie di Saint Leon riadattate da Imma Maisto. Gli interpreti sono stati gli alunni dei corsi medi ed inferiori e Gaia Macera nel ruolo di Swanilda e Paolo Liotto in quello di Franz. Il terzo spettacolo è stato dedicato a Don Chisciotte. Ad interpretarlo il corso avanzato di danza, Giusy Alberti nel ruolo di Kirty e Salvatore Affinitio in quello di Basilio. Si è passati poi alla ginnastica ritmica con lo spettacolo ‘Fantasia Disney’, interpretato dagli allievi del corso di ginnastica ritmica con le coreografie di Cristiana Loffredo. Lo spettacolo è continuato poi con ‘La Bella e La Bestia’ interpretato da Asia Trano nel ruolo di Belle e Flavio Di Marzo in quello della Bestia. E’ seguita la Ballata Popolare interpretato dal corso inferiore di danza contemporanea. Il secondo tempo del Galà ha visto gli allievi dei corsi avanzati con la partecipazione di Rosa Passaro e Rossella Della Corte impegnati nell’interpretazione de ‘La petit mort’, con coreografie originali tratte dal repertorio di Jiry Kilian. Le scenografie sono state realizzate da Mary Event Designer di Maria Coppola. A seguire ‘Il circo’ interpretato dagli allievi di Cristiana Loffredo. Si è passati poi all’immortale Romeo e Giulietta con le musiche di Riccardo Cocciante e le coreografie di Imma Maisto che ha visto Ilaria Montecuollo nel ruolo di Giulietta e Luca Pasquariello in quello di Romeo. Lo spettacolo si è concluso con il musical dedicato agli Abba ‘Mamma Mia’ con Asia Trano e Flavio Di Marzo nei ruoli principali. Il Galà di Danza del ‘Centre Professional Ballet’ ha lasciato tutti a bocca aperta per la maestria e la professionalità dimostrata dalla direzione artistica, incarnata da Imma Maisto, che da anni rappresenta un punto di riferimento importante nel panorama artistico casertano e non solo. Imma ha saputo dare prova ancora una volta della sua passione per la danza e per l’arte in genere che ha trasmesso anche ai suoi allievi ai quali si dedica con amore e dedizione, valorizzando la peculiarità artistica di ognuno di loro. Questi ultimi sul palcoscenico hanno danzato con professionisti nazionali e hanno dimostrato di saper reggere il confronto senza alcuna difficoltà. Lo spettacolo sarà replicato anche a Cellole il prossimo 10 settembre in piazza Compasso.






CELLOLE / BAIA FELICE - Villaggio turistico, convocata l'assemblea del direttivo di 'Baia Felix'


CELLOLE / BAIA FELICE - Domani, domenica 11 giugno, alle ore 10.00 , è stata indetta una assemblea generale presso il BAR TUCANO  con il comitato Baia Felix riguardante argomenti importanti per il Villaggio Turistico Baia Felice ed il suo futuro.
 L’ordine del giorno e’  il seguente :
 1) Punto della situazione al 15 maggio 2017
 2) Verifica di quanto ricevuto dal Manifesto per Baia Felice che è stato condiviso in campagna elettorale 
3) Disparità tariffaria dell’acqua tra Cellole e Baia Felice 
4) Quote relative alla raccolta differenziata assoggettate ai proprietari di      
    Baia Felice
5) Varie ed eventuali.

MONDRAGONE - Rissa nei palazzi ex Cirio e lancio di pallini sui passanti, Pero: tutto questo deve finire


MONDRAGONE (Matilde Crolla) - Rissa ai palazzi ex Cirio. Ancora una volta una zuffa che rischia di trasformarsi in tragedia nella cittadina litoranea di Mondragone. Nei giorni scorsi due sono stati gli episodi verificatisi nel giro di poche ore. Un gruppo di immigrati è venuto alle mani per cause di cui non si conosce la natura, trasformando la zona dei palazzi ex Cirio ancora una volta in un teatro di sangue. "Quanto sta accadendo nella mia città negli ultimi mesi ha dell'incredibile- è il commento secco di Raffaele Pero, candidato a sindaco della lista 'Noi con Salvini'-. Io spero che gli elettori di Mondragone facciano una scelta consapevole, visto che non possiamo assolutamente permettere alla nostra terra di finire sotto l'egida di persone provenienti da altre realtà che hanno praticamente invaso il nostro territorio. Importante è salvaguardare i nostri cittadini e la loro incolumità. Ormai le risse tra stranieri sono all'ordine del giorno". Ma Pero si sofferma anche su un altro aspetto molto importante: la tutela dell'ambiente. "Al di là delle risse, delle bagarre, dei dispetti perpetrati a discapito dei cittadini, come il lancio di pallini dai balconi, va assolutamente preservato il nostro ambiente. L'inciviltà regna sovrana. Molti vengono a Mondragone e comportandosi come se il fatto non fosse loro non fanno altro che danneggiare il nostro territorio, sporcando, lasciando cumuli di rifiuti ovunque. Tutto questo scempio va fermato", conclude Pero.

CELLOLE - 'Essenza, le dimensioni di Lacrimanottura', Rusciano presenta la sua opera poetica. IL VIDEO DELL'INTERVENTO DI LEPORE

Tessitore, Rusciano e Smimmo

CELLOLE (Matilde Crolla) – Essenza: le dimensioni di Lacrimanotturna. La modella Anna Smimmo, vicepresidente dell’associazione ‘Riviera Domizia’ facente funzioni di Cellole, ha presentato ieri sera, presso la biblioteca comunale di piazza Compasso, la raccolta di poesie dello scrittore Giovanni Rusciano, edito da Viola Editrice. Presenti all’evento culturale anche Maria Tessitore, autrice ed assistente sociale a cui sono state affidate le letture di alcuni versi, il sindaco, Angelo Barretta, l’assessore all’Istruzione, Alexia Russo, il capogruppo del ‘Comitato Civico Cellolese’, Guido Di Leone, il commercialista Valerio Mozzillo, il presidente della cooperativa ‘Al di là dei sogni’, Simmaco Perillo, il professore Francesco Gamigliano fondatore del Centro Diffusione Culturale Sapere. Non si è potuto fare a meno di notare tra il pubblico Antonio Lepore, mentore di Giovanni Rusciano (come è stato definito dallo stesso scrittore ndr),  Luigi Tommasino ex sindaco di Sessa Aurunca con Angela Tommasino, Michele Rozzera e Giuseppina Maria Di Tano, Luca Stanziale, presidente dell’associazione ‘Il Cammello’, e  Teodolinda Felace dell’associazione ‘Riviera Domizia’ facente funzioni di Mondragone che ha portato i saluti del presidente Buffardi. Anna Smimmo, dopo aver presentato e ringraziato i presenti, ha brevemente riassunto il senso dell’opera poetica di Giovanni Rusciano, facendo anche un excursus veloce dell’esperienza di vita del giovane poeta e scrittore cellolese. La parola è passata poi all’assessore all’Istruzione Alexia Russo che si è complimentata con Rusciano ed ha posto l’accento sull’importanza del fare cultura e di promuoverla sul territorio. “Il benessere materiale è di pochi, ma quello intellettuale deve essere di tutti. La cultura- ha affermato Russo- non è solo un titolo di studio, ma è soprattutto uno stile di vita”. Anche Simmaco Perillo ha evidenziato l’importanza dell’evento di ieri. “Dedicare del tempo alla lettura di poesie a Cellole è un’opportunità, perché non solo si leggono poesie a Cellole, ma esse sono state scritte da un cellolese”. Per Perillo l’evento rappresenta la rottura di una delle tante barriere che ancora esistono sul territorio. Ha ricordato la sua esperienza di vita umana e professionale, quando ha voluto lottare contro il pregiudizio dando un’opportunità di vita diversa agli emarginati, ai tossicodipendenti e a coloro che hanno problemi psico-fisici. Parlando della cooperativa ‘Al di là dei sogni’ ha sottolineato che “abbiamo voluto ricondurre tutto il sistema delle attività a cui ci dedichiamo al ripristino della dignità di ogni uomo che la società stava emarginando”. Il sindaco Angelo Barretta si è complimentato con Rusciano per il lavoro svolto con il suo libro. “La scrittura è un dono- ha affermato il primo cittadino-. Ci sono uomini fortunati che hanno un importante editore alle spalle ma non scrivono così bene come Rusciano. E chi come Rusciano riesce con i suoi versi a trasmettere forti emozioni. La poesia non è cultura- ha continuato-, a espressione diretta di un sentimento che prorompe dall’animo”. Mentre il sindaco Barretta e l’assessore Russo lasciavano la sala conferenze della biblioteca per altri impegni istituzionali, Giovanni Rusciano lasciava la parola a Guido Di Leone. “La cultura unisce ciò che tutto il resto spesso divide. Ce ne fossero più spesso eventi di questo genere. Ringrazio Giovanni Rusciano per questa opportunità che mi ha dato e che ha dato a tutta la comunità cellolese. Sono orgoglioso che un mio concittadino abbia raggiunto questo importante traguardo”, ha concluso Di Leone. Molto intellettuale e ricco di punti è stato l’intervento di Gamigliano. “La poesia è l’unico porto sicuro nel comune naufragio. Quando si parla di cultura bisogna immaginare anche l’impegno culturale che viene richiesto. Non si può parlare di cultura se non si pensa principalmente al senso del bene comune. La cultura non è solo una parola, ma molto di più. Non è una comparsata ad eventi culturali. Non si può parlare di cultura se muore un uomo perché un’ambulanza non riesce a soccorrerlo. Non si può parlare di cultura se fuori ad una biblioteca c’è una targa che la indica ma poi all’interno mancano i libri”, ha affermato Gamigliano. Il professore si è soffermato anche su alcune opere letterarie, citando una serie di aforismi dedicati al tema della cultura in genere e della poesia. Ha evidenziato come spesso la ‘pochezza umana’ spinge il pensiero comune a soffermarsi ad analizzare l’apparenza, senza indagare l’essenza delle cose. Ha poi commentato brevemente l’opera di Giovanni Rusciano: “Il libro va inteso come il contributo di un giovane che dice agli altri giovani di non fermarsi, ma di essere dei veri guerrieri”. E’ intervenuta poi Teodolinda Felace che ha invitato Rusciano all’evento che sta organizzando ‘Riviera Domizia’. La parola è passata poi a Valerio Mozzillo, intimo amico dell’autore. Valerio Mozzillo si è soffermato sul concetto di meridionalità. “Noi oggi siamo quello che ci hanno costretti ad essere. Conoscere la storia ci aiuta a trovare un’identità che altrimenti avremmo perso”. Molto interessante e simpatico, seppur breve, è stato lo scambio di battute tra lo stesso Mozzillo e Fiore Marro, presidente nazionale ‘Comitati Due Sicilie’. Tra i due ne è nato un dibattito proprio sulla questione dell’essere ‘terroni’ in senso positivo del termine ed il concetto di meridionalità che per molti continua ad essere motivo di vanto, per altri è spesso visto come una nota di demerito rispetto alle potenzialità del popolo del Sud. Mozzillo ha rivendicato l’importanza dell’identità nazionale, di come tutti i cittadini debbano sentirsi italiani. Giovanni Rusciano ha voluto chiudere ‘in bellezza’ il suo evento di presentazione, dopo aver fatto una carrellata di commenti positivi ai presenti intervenuti, lasciando la parola all’ex sindaco di Cellole, Antonio Lepore, suo mentore e padre spirituale. "La tua anima guerriera, la tua anima a volte controversa io la conosco. Io spero che questo sia l'inizio di grandi successi. Io ti ringrazio per l'amicizia, ma soprattutto per il rispetto che hai nei miei confronti- ha dichiarato Lepore-. Il rispetto è bello quando presente anche nelle piccole cose, un valore importantissimo che supera l'ipocrisia spesso presente in tanti contesti. La vita è dura, ma la forza di un animo sensibile e guerriero fa superare gli ostacoli. Bisogna avere pazienza ed aspettare. Che la tua vita sia un giardino di opportunità che ti porti alla felicità. Non mollare mai amico mio", ha concluso Lepore con commozione. PER VEDERE IL VIDEO BASTA CLICCARE SULLA FOTO IN ALTO O IN BASSO.








CELLOLE - Consorzio di Bonifica, duro affondo di Di Leone: Barretta salva se stesso, ecco come stanno i fatti


CELLOLE (Matilde Crolla) – Consorzio di Bonifica: il polverone non si placa. Nei giorni scorsi sono iniziati i lavori di pulizia dei canali, la stagione irrigua, nonostante le previsioni pessimistiche, è partita a pieno regime. Il sindaco di Cellole, Angelo Barretta, ha fatto sapere di ‘aver salvato l’agricoltura’ con una serie di pagamenti destinati a macchinari, cancelleria ed altro ancora. Ma non si è fatta attendere la risposta del capogruppo del ‘Comitato Civico Cellolese’, Guido Di Leone. “Barretta non salva l’agricoltura, ma se stesso”, è l’esordio di Di Leone. “Visto il caso Consorzio arrivato ormai in cielo, dato che è diventato un dramma sociale, già a dicembre cercarono di calmare le acque con la scusa dell'emendamento. Ma la quiete è durata pochi mesi. Nel mese di aprile la questione Consorzio ha preso di nuovo sopravvento con l'aumento delle problematiche. Barretta con privati sms e non con comunicazione istituzionale, invitava alcuni suoi amici dipendenti, assunti dalla sua gestione, ad una riunione sul Comune di Cellole per trovare una soluzione- sostiene Di Leone-. Una parte dei dipendenti si recarono al Comune ed incontrarono Barretta, che gli promise, da come ho potuto leggere, centomila euro per cercare di aiutarli. Fin qui tutto chiaro.
Peccato che nel bilancio di rendiconto 2016 nel capitolo 11580 alla Voce "Canoni Consorzio di Bonifica" abbiamo riscontrato tali dati:
Previsione di Cassa: € 494.186,61
Previsione definitiva di competenza: € 55.000,00
Residui Passivi: € 439.086,61
In più ci tocca pagare il ruolo inviatoci da Equitalia per il 2017 che ammonta a €192.776,67.
Senza conoscere la situazione precedente.
Questi sono debiti, pertanto sono soldi che spettano di diritto al Consorzio e ai lavoratori.
In più voglio ricordare che dal 14 dicembre 2016, il sottoscritto ha depositato un’interrogazione che chiedeva il dettaglio di tutti i debiti con il Consorzio, ma a tutt'oggi oltre alle offese non ho ricevuto altro, senza rispetto neanche del regolamento.
Ma il grande Barretta che cosa fa invece, invia una comunicazione al Consorzio mettendosi a disposizione "nell'anticipare" una cifra, dimenticandosi che deve dargli ciò che gli spetta.
Ma colpo di scena, dal Consorzio si dimenticano anche loro che il Comune di Cellole è debitore, pertanto accettano l'offerta ed inviano una risposta al Comune. Preciso che i conti bancari del Consorzio sono pignorati, quindi che cosa si saranno mai inventati i nostri grandi eroi? Ve lo spiego subito io. Dal Consorzio parte la lettera di risposta, nel quale viene fatta una bella lista della spesa di quasi 90 mila euro, specificando i destinatari delle somme, ditte ed imprese che lavorano per conto del Consorzio”. In questo modo, secondo Di Leone, si è deciso di avallare i pignoramenti e di fare carico il Comune di Cellole nei pagamenti diretti, che dovrebbe invece gestire il Consorzio. “Pertanto il Comune di Cellole sta pagando direttamente le ditte che fanno i lavori al Consorzio- continua Di Leone-. Utilizzando i soldi dei cellolesi, in maniera fuori dalla norma, visto che il Comune questi soldi li sta prendendo dal fondo di riserva e non dai fondi destinati al pagamento del debito che il Comune ha nei confronti del Consorzio”. Per il capogruppo del ‘Comitato Civico Cellolese’ questo è un ulteriore mezzo per tranquillizzare operai ed agricoltori. “Ma abbiamo ridato la quiete. Abbiamo rimesso il bavaglio”, conclude.

SESSA AURUNCA - I primi undici mesi di amministrazione Sasso: il duro bilancio di Luigi Tommasino. L'INTERVISTA ESCLUSIVA


SESSA AURUNCA (Matilde Crolla) - E' trascorso quasi un anno dall'insediamento di Silvio Sasso in consiglio comunale. L'ex primo cittadino, capogruppo di opposizione di 'Nuovo Patto Aurunco', Luigi Tommasino, ha voluto fare un bilancio di questi primi undici mesi di amministrazione, toccando i punti nevralgici della discussione politica. Il medico di Sessa Aurunca ha parlato delle opere pubbliche "ferme al palo", di progetti in itinere che non sarebbero altro se non il prosieguo di quanto già iniziato dalla precedente gestione amministrativa. Tommasino ha parlato dei debiti e delle carte dei bilanci che con grande difficoltà è riuscito a reperire dagli uffici competenti. Di tutto e di più in un'intervista video rilasciata in esclusiva ai microfoni di MacroNews. L'INTERVISTA

giovedì 8 giugno 2017

SESSA AURUNCA / CELLOLE - Spaccio di droga, 38enne nei guai


SESSA AURUNCA / CELLOLE - Nelle  prime   ore  di  oggi  a Sessa  Aurunca i militari della   Stazione Carabinieri  di Cellole,  hanno  dato esecuzione  ad una ordinanza  di custodia cautelare  in carcere emessa  dal G.IP. presso  il Tribunale  di Santa Maria  Capua Vetere,  su conforme  richiesta  della locale   Procura,   nei  confronti   di  un  soggetto   indagato   per  il reato   di  spaccio   di  sostanze stupefacenti. II  provvedimento    odierno   recepisce   gli  esiti di  attività   d'indagine,    condotta   fra  agosto   e settembre  2016,  da militari  della  Stazione  Carabinieri  di Cellole  e coordinata   dalla Procura sammaritana,   dalla  quale  emergeva l'attività di spaccio  di stupefacenti  tipo  cocaina  ed eroina  posta in essere  da Rosano Isidoro,  classe 1979, residente a  Sessa  Aurunca,  permettendo   altresì  di tracciare    alcuni  canali   di  rifornimento    dello   stupefacente    da  parte   dell'indagato,     che   si approvvigionava   in Castel Voltumo. Le  indagini,   condotte  tramite  attività  tecniche  di  intercettazione,    servizi  di  OCP  e riscontri, hanno  consentito  di documentare  numerosi episodi  di spaccio  e segnalare  alla locale  Prefettura sette assuntori.

MONDRAGONE / FALCIANO DEL MASSICO / MADDALONI - Confronto politico tra i candidati a sindaco a pochi giorni dalla chiusura della campagna elettorale. IL VIDEO DELLA TRASMISSIONE 'SOTTO SOPRA'


MONDRAGONE / FALCIANO DEL MASSICO / MADDALONI (Matilde Crolla) - Manca poco alla chiusura della campagna elettorale, gli ultimi giorni sono quelli più intensi. Mondragone e Falciano del Massico sono tra le città al voto per il rinnovo del consiglio comunale. Francesca Nardi ha ospitato nel salotto di Italia Mia 2 alcuni candidati alla carica di sindaco per discutere del programma e degli obiettivi che intendono raggiungere, un confronto tra i candidati prima del silenzio stampa. Presenti in studio nel programma di approfondimento politico 'Sotto Sopra' i candidati Erasmo Fava di Falciano del Massico per la lista 'Falciano Bene Comune', Luigi Bove di Maddaloni per la lista 'Patto per Maddaloni', Giuseppe Oliviero per 'Avanti Portico', Raffaele Pero candidato sindaco di Mondragone con 'Noi con Salvini'. Tra gli opinionisti il professore Gianni Cerchia responsabile del movimento Articolo 1 e Gianni Letizia segretario provinciale della Cisl. Nel corso della puntata il contributo esterno dei vox raccolti tra la gente in vista dell'imminente voto. Altri vox andranno in onda prima di venerdì, in chiusura della campagna elettorale, con il contributo del sindaco uscente di Falciano del Massico, Giosué Santoro, ricandidatosi per la seconda volta con la lista 'Il Gabbiano'.

SESSA AURUNCA / CELLOLE - Consorzio di Bonifica, salvata la stagione irrigua: operai assunti per 151 giornate


CELLOLE (Matilde Crolla) – Consorzio Aurunco di Bonifica, Cellole c’è. Nei giorni scorsi si è proceduto al riempimento del canale aurunco. Il sindaco di Cellole, Angelo Barretta, sul suo profilo Facebook rende noto che proprio in questi giorni “Cellole ha fatto la sua parte pagando assicurazioni, mezzi, gasolio, materiali, cancelleria e tanto altro ancora farà. Gli agricoltori tutti potranno respirare e salvare la stagione irrigua”. In queste ore il Comune di Cellole ha anche garantito la messa in acqua della chiatta per l’allestimento delle pompe per l’irrigazione nel basso Lazio con gru e cingolati. Dunque, i canali del Consorzio Aurunco di Bonifica si sono riempiti d'acqua dando così la possibilità a centinaia di agricoltori di poter irrigare i campi. “Tra i vari comuni interessati alla problematica, quello di Cellole è stato l'unico che ha preso seri provvedimenti- scrive anche l’associazione Big Brother su Facebook-, che hanno permesso al CAB assicurazioni, gasolio, materiali edili, cancelleria, mezzi per canale aurunco, gru per la chiatta a porto d'Arzino. In pratica senza l’intervento del Comune di Cellole non si sarebbe stata irrigazione. Nemmeno i comuni del basso Lazio penalizzati dal crollo del canale ponte ha mosso un dito, per non parlare di Sessa il cui territorio attraversato da chilometri di canali, ha fatto nulla. Inoltre abbiamo saputo che molti operai erano stati assunti solo per 10 giorni e che appena la campagna irrigua iniziava a pieno ritmo venivano rimandati a casa, anche in questo caso grazie all'intervento del comune di Cellole è stato scongiurato e gli operai sono stati assunti per 151 giornate”, conclude Big Brother.


SESSA AURUNCA - Spaccio internazionale di droga, sgominata dai carabinieri organizzazione criminale




SESSA AURUNCA - Nelle prime ore di oggi 08 giugno 2017, in Castel Volturno  e Napoli, militari della Compagnia e della stazione Carabinieri di Sessa Aurunca, coadiuvati da personale del Comando Provinciale Carabinieri di Caserta e delle locali Compagnie Carabinieri, hanno dato esecuzione a 6 ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal G.I.P. presso il Tribunale di Napoli, su conforme richiesta della locale Procura Distrettuale Antimafia, nei confronti di altrettanti soggetti indagati per il reato di associazione finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti.
Il provvedimento odierno recepisce gli esiti di articolata attività d’indagine, condotta tra il 2014 e il 2016 da militari della Compagnia Carabinieri di Sessa Aurunca e coordinata dalla  DDA di Napoli, dalla quale emergeva l’esistenza di due distinte associazioni a delinquere - una composta da tunisini e l’altra da nigeriani - finalizzate all’introduzione nel territorio nazionale di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti del tipo eroina e cocaina acquistati all’estero, in particolare in Olanda, importati e distribuiti in diverse regioni italiane (Campania, Lazio, Liguria, Umbria e Toscana) tramite corrieri che la ingerivano confezionata in ovuli oppure la trasportavano all’interno di autoveicoli, in vani appositamente ricavati.
Le indagini, condotte tramite attività tecniche di intercettazione, servizi di OCP e riscontri, hanno consentito di documentare numerosi episodi di spaccio, sequestrare circa 5 Kg di eroina e 100 gr. di cocaina ed oltre 9.000 euro in contanti, provento dell’attività di spaccio e trarre in arresto in totale 33 persone, permettendo la disarticolazione delle associazioni criminali.

Elenco delle persone arrestate:
1.      OSAGIE ANTHONY, nato Nigeria cl.1969, domiciliato in Lusciano (CE);
2.      RADICCA IBRAHIM, nato Liberia cl.1974, domiciliato in Castel Volturno (CE);
3.      SEYBA ZARE, nato Burkina Faso cl.1977, domiciliato in Sant’Antimo (NA);
4.      BEN ABDALLAH FEHMI, nato Tunisia cl.1993, domiciliato in Napoli;
5.      OKOLI PEDRO UCHE, nato Nigeria cl.1972, domiciliato  in Castel Volturno (CE);
6.      COLURCIO DIEGO, nato Napoli cl.1986, domiciliato in Napoli.

mercoledì 7 giugno 2017

CELLOLE - Festa della Madonna di Costantinopoli, quest'anno tre santi in processione: ecco i nomi degli accollatori


CELLOLE (Matilde Crolla) – Processione in occasione della festa della Madonna di Costantinopoli: ritorna la tradizione a Cellole. Quest’anno, come accadeva in passato, saranno tre le statue votive che sfileranno per la cittadina litoranea fino alla chiesetta di San Marco: la Madonna di Costantinopoli, santa Lucia e sant’Antonio. Ecco i nominativi degli accollatori delle tre squadre. Per la squadra L troviamo: Giuseppe Rossi, Danilo Coia, Luciano Fusciello, Enzo Izzo, Michele Verrengia, Valentino Filantropico, Achille Toraldo, Vincenzo Sangiorgio, Maurizio Napoletano, Alfredo Miosotis. Nella seconda squadra M troviamo: Gianluca Cirillo, Antonio De Pasquale, Pietro Caprio, Domenico Aliperti, Michele Martino, Adriano Pitrelli, Antonio Sarno e Vito Sivo. Nella squadra P troviamo invece: Fabio Mattei, Paolo Di Marco, Giovanni Coia, Alfredo Landino, Giacomo Ciriello, Dino Ditri, Raffaele Lauretano, Pino Maisto, Domenico Sivo e Valentino Perretta. La festa dedicata alla Madonna di Costantinopoli è molto sentita dal popolo cellolese. Da tempo immemore la Patrona viene fatta sfilare in processione fino all’antica chiesa di San Marco alla periferia di Cellole. Quest’anno il parroco don Lorenzo Langella ha voluto riprendere la tradizione passata dei tre santi. La decisione è stata presa con molta gioia dalla comunità dei fedeli.

SESSA AURUNCA - Rendiconto finanziario, i revisori dei conti danno parere negativo e Sasso prende tempo


SESSA AURUNCA (Matilde Crolla) – Rendiconto finanziario 2016: il consiglio comunale doveva essere convocato entro fine maggio, come previsto anche dalla legge, ma a causa di alcune difficoltà nel ‘far quadrare i conti’ molto probabilmente il presidente Massimo Schiavone farà slittare la convocazione addirittura a metà luglio. Questa voce, che sta trapelando nelle ultime ore negli ambienti politici locali, ha messo già le forze d’opposizione sul piede di guerra. 
Nei prossimi giorni sono previsti una serie di incontri nel corso dei quali la minoranza deciderà sul da farsi. Questo rendiconto a quanto pare parte già con il piede sbagliato. I revisori dei conti avevano già dato dei pareri precari rispetto ai precedenti documenti contabili come il bilancio preventivo e quello consuntivo dell’anno scorso. Rispetto al rendiconto di quest’anno pare abbiano già fornito parere negativo indicando tutta una serie di prescrizioni che appaiono difficilmente attuabili. Il primo intoppo è rappresentato dai residui attivi e passivi. I revisori hanno evidenziato che la trasmissione della documentazione dei Capisettori competenti è insufficiente e superficiale e deve essere assolutamente chiarita. A questo si aggiunge la questione della mancata o scarsa riscossione da parte del Comune, dunque la carenza di liquidità nelle casse municipali che rende impossibile qualsiasi operazione. Un altro problema è rappresentato dalla difficoltà nelle operazioni di alienazione dei beni comunali, suggerite dagli stessi revisori dei conti, ma che appaiono alquanto complesse. Ci sono poi i debiti relativi a sentenze giudiziarie. Insomma, all’insufficienza di trasmissione di documenti e dati, che non permette ai revisori di analizzare con calma tutto il rendiconto finanziario 2016, si aggiungono le richieste di integrazioni molto importanti. Sono in corso da parte degli uffici comunali competenti tutta una serie di operazioni finalizzate ad ottemperare a quanto richiesto dai revisori. Proprio per questo motivo l’amministrazione comunale pare abbia deciso di prendersi altro tempo, suscitando le polemiche dell’opposizione.

martedì 6 giugno 2017

CELLOLE - Informagiovani, Cappabianca chiede la discussione in assise ma la maggioranza fa orecchie da mercante


CELLOLE (Matilde Crolla) - Commissione Informagiovani, il presidente Rossella Cappabianca, dopo le dimissioni di una parte dell'organo consiliare, ha chiesto, insieme all'intero gruppo di appartenenza, al presidente del consiglio comunale la discussione dell'argomento in assise. La richiesta, presentata da un quinto dei consiglieri come previsto dal regolamento, è stata inoltrata circa venti giorni fa. Ad oggi nessuna risposta è pervenuta in tal senso. Tra l'altro, in occasione del prossimo consiglio comunale previsto per venerdì 9 giugno alle ore 18, l'argomento Informagiovani anche questa volta non è stato inserito. "Si invita il Presidente del Consiglio a rispettare le volontà dell'intero Consiglio comunale. Il presidente ha l'obbligo istituzionale di rispettare in maniera equa le parti e la normativa soprattutto- afferma la Cappabianca-. Premesso che la costituzione della commissione Informagiovani è stata deliberata in Consiglio Comunale ed è li che va trattato l'eventuale scioglimento, come gruppo di opposizione abbiamo presentato in data 11/05/17 una richiesta di ordine del giorno aggiuntivo già allo scorso Consiglio del 31 maggio a cui è seguito a mezzo Pec un sollecito per discutere delle non ancora chiare dimissioni dei membri di maggioranza. Data la nomina del nuovo Presidente mi sono subito confrontata con la stessa in presenza del segretario comunale per segnalare l'ordine del giorno aggiuntivo già agli atti dell'ente- continua Cappabianca-. Così come previsto dall'art. 39 comma 2 del T. U. E.L.  "Il Presidente del Consiglio è tenuto a riunire il Consiglio in un termine non superiore a 20 giorni quando lo richiedono un quinto dei consiglieri inserendo all'ordine del giorno le questioni richieste " ma ci viene notificata la convocazione per un nuovo Consiglio comunale e tutto questo non viene preso minimamente in considerazione. Forse si sarà trattato di una mera distrazione del nuovo presidente del Consiglio. Pertanto attendiamo che a breve sarà integrato il punto nel rispetto del T.u.e.l. e nell'interesse dei destinatari del servizio oggetto di discussione", conclude.

CASTELFORTE - Carenza idrica su tutto il Golfo di Gaeta, Cardillo scrive una lettera aperta ai cittadini


CASTELFORTE - Carenza idrica su tutto il Golfo di Gaeta. Il sindaco di Castelforte, Giancarlo Cardillo, ha inviato una lettera aperta ai cittadini. 
"Cari concittadini,
anche quest'anno, purtroppo, la carenza idrica sta facendo alzare il livello della tensione generale sia vostra che degli abitanti ed amministratori di tutto il Golfo di Gaeta. Noi sindaci ci stiamo organizzando per cercare di trovare risposte concrete ma la situazione generale, e lo dico con amarezza, non è delle migliori. Abbiamo dietro di noi tre anni di scarse piogge e questo dato di fatto ci obbliga tutti ad adottare comportamenti e stili di vita più compatibili con la realtà. Da parte mia, statene certi, non farò sconti a nessuno e mi serviro’ di ogni mio potere di Sindaco per far rispettare i diritti di tutti i cittadini. Tra le mie richieste già avanzate c'è quella di posticipare alle 23, ove necessario, la chiusura dell'acqua e di anticipare alle 5 la riattivazione. Spero comunque, di non sentire più leggende metropolitane, come quella che vuole accreditare la falsa notizia della  "vendita dell'acqua ad altri paesi", perché questo è veramente è assurdo. 
Il disagio di tutti noi è evidente e questo ci induce anche a reazioni eccessive o a giudizi sbagliati. Il mio compito è quello di ridurre al massimo il disagio, assicurare i servizi e farlo con fermezza. Per assolvere al mio compito, statene sicuri, sto percorrendo tutte le strade possibili. Purtroppo, sono consapevole che la situazione non cambierà nell'immediato, perché questo 2017 è  stato annunciato già come l'anno più brutto degli ultimi e perché veniamo da tre anni di piogge scarse. 
Anche noi tutti, però, possiamo e dobbiamo fare la nostra parte per contrastare la penuria d'acqua. Il nostro primo impegno sarà quello di utilizzarla con responsabilità e, quindi, di evitare ogni dispersione. 
Infine rivolgo un appello a tutti i cittadini a non cedere alla rabbia per evitare di creare un clima difficile che di certo non ci aiuta ad affrontare la problematica. La carenza idrica, come è ormai evidente, non è responsabilità dell'amministrazione comunale che già nei mesi scorsi si è impegnata a chiedere ad Acqualatina specifici interventi per evitare le perdite della rete. Sono stati eseguiti diversi interventi in questo senso ma non basta. Occorre proseguire su questa strada e accelerare il passo. Una delle prime cose da fare, in sintonia, con i colleghi sindaci delle Città del Golfo, sarà l'azzeramento dei vertici di Acqualatina e la ripubblicizzazione dell'acqua strada.
 Una via che stiamo già percorrendo per fare in modo che gli utili siano reinvestiti in servizi e manutenzione e non finiscano nelle tasche degli azionisti privati".