SESSA
AURUNCA / ROCCAMONFINA / CELLOLE (Matilde Crolla) – Soppressione delle corse
dei treni: comitati civici, pendolari, istituzioni oggi pomeriggio sono scesi
in piazza per protestare contro le decisioni prese dai vertici di Trenitalia in
una manifestazione nello spiazzale antistante la stazione ferroviaria di Sessa
Aurunca / Roccamonfina.
A supportare la protesta, messa in piedi dai Comitati
civici presieduti da Stefania Verrillo, anche il Comitato dei pendolari di
Minturno, che la scorsa settimana ha organizzato un corteo nella città del
basso Lazio, il Comitato Pro Piedimonte, i gruppi consiliari di Sessa Aurunca e
quelli di Cellole con i loro sindaci, il primo cittadino di Roccamonfina, Carlo
Montefusco e tanti pendolari che ogni giorno si spostano per lavoro o per
studio proprio in treno.
Tante le parole, tante le proposte. La speranza c’è,
ma resta comunque l’amarezza per la consapevolezza che se si fosse intervenuti
prima, molto probabilmente sarebbe stato più semplice. Un detto popolare
recita: “Dopo il furto, le porte di ferro”. La Regione Campania sapeva molto
probabilmente che qualcosa nel piano di Trenitalia sarebbe cambiato quest’anno,
ma fino ad ora pare abbia fatto orecchie da mercante.
Il consigliere regionale,
Gennaro Oliviero, megafono alla mano annuncia di essere pronto ad interloquire
direttamente con l’assessore regionale ai Trasporti per trovare una soluzione
consona. La Regione, stando a quanto riferito dallo stesso Oliviero,
sicuramente si impegnerà affinché i pendolari non vengano penalizzati. Ma le
parole del presidente del Comitato Pendolari di Minturno D’Acuito sono chiare:
le Regioni firmano un contratto di servizi con Trenitalia. Quest’ultima a sua
volta ogni anno interpella gli Enti regionali per conoscere quali possono
essere le indicazioni rispetto alle esigenze dei viaggiatori. Nel momento in
cui, però, le Regioni lasciano a Trenitalia carta bianca, la società agisce di
conseguenza in base alle sue esigenze.
Lo scopo di Trenitalia è quello di
migliorare i servizi in termini di mezzi e di puntualità e da quanto è emerso
dalla manifestazione sembrerebbe che la decisione della società di ridurre
diverse corse da e per Roma sarebbe dovuta proprio alla volontà di rendere i
treni più puntuali e potenziare le macchine ad alta velocità. Ad intervenire,
tra gli altri, anche il consigliere regionale Massimo Grimaldi che ha
incoraggiato a fare fronte comune rispetto alle problematiche del territorio, facendo
emergere un aspetto da non sottovalutare: in tutta questa vicenda la
responsabilità è anche da attribuire agli organi regionali che non si sarebbero
impegnati abbastanza a garantire questo tipo di servizio ai cittadini. Il
potenziamento dei treni ad alta velocità e la logica della puntualità che Trenitalia
intende attuare va a penalizzare chi ogni giorno viaggia da Sessa Aurunca o da
Mondragone e deve raggiungere la Capitale o i Comuni presenti lungo la tratta
del basso Lazio. Molti treni nascono addirittura da Minturno ed a Minturno si
fermano, a scapito dei pendolari che per pochi chilometri devono raggiungere la
destinazione di Sessa Aurunca.
A questo si aggiunge il fatto che la stessa
Regione Campania pare sia morosa di diversi milioni di euro nei confronti della
società Trenitalia. Questo, dunque, aggrava ancora di più la situazione.
Gennaro Oliviero questo pomeriggio ha, comunque, garantito il suo impegno
affinché in Regione ci si attivi immediatamente per scongiurare il pericolo
delle soppressioni. Il sindaco Silvio Sasso, presente con il vicesindaco
Carmela Messa, ha posto l’accento sull’importanza di potenziare la presenza di
treni nella zona e non ridurli, ringraziando i Comitati civici per l’impegno
mostrato.
Dello stesso avviso il sindaco di Roccamonfina, Carlo Montefusco, che
ha ritenuto inaccettabile che in un territorio così vasto possa registrarsi
questa problematica. Intanto, il sindaco di Cellole, Angelo Barretta, accompagnato
dal vicesindaco, Francesco Lauretano, ha avanzato la sua proposta: “Le
amministrazioni comunali dei sette Comuni interessati dovranno produrre una
delibera di giunta unica nella quale rappresentare la vicinanza alle nostre
comunità in questa battaglia di civiltà da portare poi anche all’attenzione
della Regione e successivamente di Trenitalia. Dobbiamo essere al fianco dei
comitati civici in questo momento, al di là dei colori politici. In questa
battaglia la politica non deve entrare. Non si deve strumentalizzare in alcun
modo questa problematica.Il prossimo passo sarà anche quello di aggiungere a questa stazione la denominazione di Cellole e Baia Domizia”.
E la politica oggi si è mostrata compatta. Presenti,
infatti, anche ‘Generazione Aurunca’ con il consigliere comunale Alberto
Verrengia, i consiglieri comunali e responsabili cittadini del circolo ‘Angelo
Vassallo’, nella persona di Domenico Bevellino, Maria Teresa Sasso, Filippo Ianniello e Domenico Palmieri, il ‘Comitato civico cellolese’ con Guido Di Leone, Armando Calenzo, Carmine Freda, Giovanna Zito e Adriano Azzué, e
Luca Stanziale de ‘Il Cammello’. Stefania Verrillo ha sottolineato che i
Comitati civici non demorderanno in questa battaglia, saranno al fianco dei
cittadini e dei pendolari. Ha poi ringraziato tutti i presenti per aver preso
parte alla manifestazione di protesta, nella speranza che possano essere
raggiunti i risultati sperati.