CELLOLE
(Matilde Crolla) – Nucleo di valutazione: la nomina dei due professionisti
scelti dal sindaco, Angelo Barretta, ha già sollevato le prime polemiche. Pare,
infatti, che ci sia una presunta incompatibilità da parte di uno dei due
componenti. In particolare nel mirino ci sarebbe la nomina di Carmela
Ponticelli, l’avvocato cellolese nipote dell’ex assessore ai Lavori pubblici,
Arturo Montecuollo.
“Il punto ‘G’ del bando per la selezione prevede che ai
sensi delle disposizioni normative vigenti non può essere nominato componente
del nucleo di valutazione chi abbia svolto non episodicamente attività
professionale in favore o contro il Comune di Cellole- dichiara il capogruppo
del ‘Comitato civico cellolese’, Guido Di Leone (nella foto) -. Nulla da dire sulla
professionalità dell’avvocatessa in questione, ma sulla base di quanto
stabilito da tale punto mi risulta che in svariate occasioni si sia occupata di
contenziosi per conto del Comune, sia negli ultimi tempi che con la passata
amministrazione. Stessa cosa potrebbe valere anche per l’altro professionista,
Pasquale Verrengia, che in passato ha ricoperto il ruolo di revisore dei conti.
Tra l’altro- continua Di Leone- il punto ‘H’ del bando recita che non può
essere nominato componente del nucleo di valutazione chi abbia un rapporto di
coniugio, di convivenza, di parentela o di affinità entro il secondo grado con
dirigenti di prima fascia in servizio presso il Comune di Cellole, o con il
vertice politico-amministrativo o, comunque, con l’organo di indirizzo
politico-amministrativo. Nonostante tale clausola sia molto precisa, va detto
che di fatto c’è un’incompatibilità a mio parere etica dell’avvocatessa,
trattandosi della nipote di primo grado di un dipendente comunale”. Per Di
Leone la nomina dei componenti del nucleo di valutazione sarebbe stata
superficiale e frettolosa. “A mio parere non è stata data la possibilità a
tutti i professionisti di partecipare presentando il curriculum, in quanto è
stato poco o quasi per niente pubblicizzato ed i tempi tra la pubblicazione del
bando e la scadenza dello stesso sono stati ridotti. Insomma- conclude Di Leone
‘strigliando’ Barretta- i soliti meccanismi vecchio stile adottati anche dagli
amministratori passati. Meno male che si parlava di cambiamento. Mi sembra
proprio che in Comune non sia cambiato nulla, se non il nome del
sindaco e quello dei componenti di questa maggioranza”