TORA E PICCILLI / VAIRANO PATENORA (Nicolina Moretta) - Davanti
all’altare della chiesa San Giovanni di Piccilli è riposta la bara dell’artista
Antonio Simone, da tutti conosciuto come Totonno; sfilano davanti alla sua bara
i nativi di Piccilli, molte persone dei paesi limitrofi e tanti tanti abitanti
di Vairano Scalo, dove egli abitava. La commozione e negli occhi dei parenti e
di quanti porgono le condoglianze per questo artista riconosciuto soprattutto
dal popolo, ma anche don Pietro Lepre, parroco di Piccilli, nell’omelia gli
porge il tributo e il saluto di riconoscenza che si dà ad un piccolo grande
uomo. Don Pietro inizia a dire: “ Quando busseremo alla porta del Signore,
porteremo dei frutti, l’unico frutto che possiamo cogliere in questa vita è il
Signore. Totonno il Maestro d’arte ha avuto bravura e sensibilità all’arte e rendendosi
sensibile all’arte ha colto Dio nelle sue tracce, nelle sue orme. Quando si è
esibito qui da noi ha dato prova di una conoscenza favolosa e completa del
poeta e drammaturgo Raffaele Viviani, qualità che fanno di Totonno un altro
figlio illustre di Piccilli, egli ha impegnato bene il suo tempo. Un Maestro di
vita che ha cercato Dio nella sua arte, ha dato lustro nella sua vita alla
famiglia e al paese di Piccilli; un Maestro d’arte e anche di vita e questo
credo che a Gesù piaccia tanto e penso che ora lo starà ascoltando”. Ha fatto seguito
il saluto struggente e commovente della figlia Enza, che inizia a parlare:
“Forse non diventerai un santo, ma sei stato un artista che ha saputo cogliere
l’Assoluto nel particolare”. Segue il caro amico del sodalizio artistico,
Roberto Iannalfo, che ricorda quanto Totonno fosse stimato dagli uomini di
cultura partenopea, di come Totonno conosceva circa sessanta opere teatrali di
Viviani a memoria e gli dedica e declama la poesia di Viviani: “L’amicizia” e
conclude dicendo quello che sembra una promessa: “ Saluto il Maestro dell’Arte
Totonno, sperando che l’espressione dell’arte napoletana possa sempre e
comunque continuare nel suo nome”. Ma don Pietro sorprende tutti riprendendo la
parola e rivolto alla figlia Enza, le dice:” Hai detto che tuo padre forse non
diventerà un santo, ma, sai, il Paradiso può riservare delle sorprese”.