CELLOLE
(Matilde Crolla) – Si dimette mister Arnese. La decisione è stata presa dopo la
partita giocata ieri sul campo del San Nicola. Una partita difficile, disputata
con una squadra tra le più forti del campionato, terminata con il risultato di 0-0. Il vento forte e le condizioni non favorevoli del campo hanno reso il primo tempo complicato per i rossoblu che hanno subito le iniziative dei padroni di casa, ma che sono
riusciti poi a riprendersi nella seconda frazione.
Subito dopo l'incontro è arrivata la decisione del mister Arnese di lasciare definitivamente la squadra. Dimissioni già ipotizzate qualche giorno fa.
Durante la settimana scorsa, tra l’altro, il presidente Angelo Freda (nella foto) aveva ingaggiato il preparatore atletico Fusco per curare maggiormente la preparazione fisica dei giocatori anche in vista dei prossimi impegni ravvicinati. L’AS Cellole, infatti, mercoledì dovrà giocare i quarti di finale della Coppa contro il Vitulano e sabato prossimo in casa contro il Volturno. Insomma, non c’è tempo da perdere. Questo è il pensiero anche del presidente Angelo Freda che ha dichiarato: “Arnese è stato un bravo allenatore, una persona educata e per bene. Se ha preso questa decisione non possiamo che accettare le sue dimissioni.
Lo ringrazio per tutto quello che ha fatto. Ma ora dobbiamo concentrarci solo sulla squadra, non possiamo permetterci di stare fermi. Il nostro obiettivo dovrà essere quello di vincere e di risalire. Ci sono tutti i presupposti”.
Per il momento non sarà ingaggiato un nuovo mister “c’è il preparatore atletico e i ragazzi sono bravi e di esperienza per allenarsi da soli- ha continuato il presidente Freda che termina il suo intervento con un appello che ha il sapore di una sorta di monito rivolto alla squadra ma molto probabilmente a tutto lo staff dirigenziale. “Da oggi voglio chiedere a tutti i dirigenti di rispettare il ruolo che rivestono e anche quello del presidente. Devono onorare questa maglia. Noi rappresentiamo Cellole calcisticamente. Quindi, basta personalismi. Angelo Freda non è un politico, ma il presidente di una squadra, chiedo a tutti di ricordarlo. Se qualcuno non se la sente di continuare questo percorso può anche decidere di fare un passo indietro, ma da oggi in poi le decisioni saranno prese in maniera diversa. Concludo dicendo che chi merita scende in campo e gioca. Chi non merita resta in panchina”.
Subito dopo l'incontro è arrivata la decisione del mister Arnese di lasciare definitivamente la squadra. Dimissioni già ipotizzate qualche giorno fa.
Durante la settimana scorsa, tra l’altro, il presidente Angelo Freda (nella foto) aveva ingaggiato il preparatore atletico Fusco per curare maggiormente la preparazione fisica dei giocatori anche in vista dei prossimi impegni ravvicinati. L’AS Cellole, infatti, mercoledì dovrà giocare i quarti di finale della Coppa contro il Vitulano e sabato prossimo in casa contro il Volturno. Insomma, non c’è tempo da perdere. Questo è il pensiero anche del presidente Angelo Freda che ha dichiarato: “Arnese è stato un bravo allenatore, una persona educata e per bene. Se ha preso questa decisione non possiamo che accettare le sue dimissioni.
Lo ringrazio per tutto quello che ha fatto. Ma ora dobbiamo concentrarci solo sulla squadra, non possiamo permetterci di stare fermi. Il nostro obiettivo dovrà essere quello di vincere e di risalire. Ci sono tutti i presupposti”.
Per il momento non sarà ingaggiato un nuovo mister “c’è il preparatore atletico e i ragazzi sono bravi e di esperienza per allenarsi da soli- ha continuato il presidente Freda che termina il suo intervento con un appello che ha il sapore di una sorta di monito rivolto alla squadra ma molto probabilmente a tutto lo staff dirigenziale. “Da oggi voglio chiedere a tutti i dirigenti di rispettare il ruolo che rivestono e anche quello del presidente. Devono onorare questa maglia. Noi rappresentiamo Cellole calcisticamente. Quindi, basta personalismi. Angelo Freda non è un politico, ma il presidente di una squadra, chiedo a tutti di ricordarlo. Se qualcuno non se la sente di continuare questo percorso può anche decidere di fare un passo indietro, ma da oggi in poi le decisioni saranno prese in maniera diversa. Concludo dicendo che chi merita scende in campo e gioca. Chi non merita resta in panchina”.