Basilio Vernile e Italo Calenzo |
SESSA AURUNCA (Matilde
Crolla) – Scuolabus: a partire da settembre le famiglie degli studenti che si
recano a scuola a Sessa Aurunca dovranno pagare la tariffa per il trasporto.
E’ di ieri,
infatti, la delibera di giunta approvata dall’esecutivo Sasso che vede l’entrata
in vigore “dopo un’attenta valutazione” della nuova ‘tassa’ per gli studenti
delle frazioni.
La tariffa, un tempo gratuita, era stata inserita dall’assessore
all’Istruzione della giunta Tommasino, Italo Calenzo. All’epoca l’iniziativa di
Calenzo suscitò notevoli polemiche da parte dell’opposizione consiliare. In
particolare di qualche consigliere, che oggi siede in maggioranza. Oggi, però,
la minoranza di allora sul provvedimento della giunta Sasso non dice nulla. Al
contrario avalla tale decisione, nonostante lo stesso sindaco a luglio dello
scorso anno sottolineò come la sua amministrazione avrebbe abolito la tassa sul
trasporto scolastico. A sollevare qualche dubbio e perplessità è lo stesso
Italo Calenzo (la cui decisione, nonostante legittima per le motivazioni che
adesso spiegheremo, fu stigmatizzata da qualcuno ndr) che dichiara: “Sarebbe
ora interessante conoscere non solo l'opinione di quegli stessi che qualche
mese fa lodarono l'iniziativa ma anche il pensiero di quei consiglieri comunali
di maggioranza che, assurgendosi a paladini dei diritti degli studenti, proposero
e sostennero l'iniziativa”. E continua Calenzo: “Pressapochismo,
superficialità, incompetenza sono le costanti che stanno caratterizzando
l'operato di questa Amministrazione! La delibera di Giunta che ripropone
l'imposizione e dunque il pagamento della tariffa del trasporto scolastico è la
prova provata della inettitudine con la quale si cerca di governare la Città ed
il Territorio”. Calenzo, all’epoca della sua presenza in giunta, inserì
la tariffa per il trasporto scolastico in quanto molte famiglie avevano
letteralmente "abusato" della gratuità del servizio erogato dal
Comune a danno di famiglie che, al contrario, realmente ne necessitavano. “Nell'ultimo
anno scolastico, in particolare, non pochi sono stati i problemi
nell'organizzazione del servizio, già di per sé problematico a causa della
complessità e vastità del territorio, legati a tali irresponsabili
comportamenti- scriveva Calenzo in una lettera inviata alle famiglie all’indomani
dell’inserimento della tariffa sul trasporto scolastico-. Questi fatti,
alquanto incresciosi, hanno indotto l'Amministrazione Comunale ad istituire una
simbolica tariffa (€ 10 mensili) così, si auspica, da scoraggiare gli
speculatori”. Insomma, a conti fatti, evidentemente l’allora
assessore Calenzo ci aveva visto giusto, visto che l’attuale maggioranza a
distanza di mesi ha deciso di adottare lo stesso provvedimento, facendo un decisivo passo indietro rispetto alle promesse fatte e alle critiche mosse. Molti
cittadini, forse, si chiederanno cosa ne pensano coloro che in passato hanno
contestato la scelta di Calenzo, come il consigliere Basilio Vernile che all’epoca
presentò anche un’interrogazione parlamentare, tramite Camilla Sgambato.