SESSA AURUNCA / CELLOLE (Matilde Crolla) – Il Miur trasferisce al
Nord, i Tribunali del Lavoro riportano a casa i docenti. Terza vittoria dello
Studio legale BFI (nella foto Antimo Buonamano, uno degli avvocati dello studio legale in questione ndr), il Tribunale di Mantova accoglie il ricorso ex Art. 700 cpc
ai fini del riconoscimento del servizio svolto nella scuola paritaria.
Il
tribunale ha accolto le richieste formulate trasferendo il docente da Mantova a
Cassino. Il docente ricorrente, infatti, rischiava di restare per anni lontano
dal suo nucleo familiare, dalla moglie che presta servizio nella provincia di
Frosinone, e dai figli minori.
Come si legge nel provvedimento il giudicante ha
deciso "di aderire all'orientamento giurisprudenziale discende la
disapplicazione delle previsioni che precludono la valutabilità, ai fini della
mobilità, del servizio pre-ruolo prestato presso le scuole paritarie, pena la
violazione dei principi costituzionali di ragionevolezza e di parità di
trattamento, con conseguente necessità, da parte dell’amministrazione
resistente, di provvedere alla rivalutazione della posizione del ricorrente,
previo riconoscimento dei 48 punti da lui rivendicati (da aggiungersi ai 12
attribuitigli e ai 6 per il ricongiungimento familiare).
Si ritiene
sussistente, inoltre, il presupposto del periculum in mora, inteso quale
pregiudizio grave e irreparabile che il ricorrente subirebbe nel tempo
necessario ad ottenere una pronuncia di merito, atteso che i relativi effetti
lesivi non ricadrebbero su interessi meramente patrimoniali, ma andrebbero ad
intaccare la stessa sfera dei diritti personali e familiari del ricorrente (come
tali insuscettibili di reintegrazione ex post). Infatti, a causa delle
lamentate illegittimità della procedura di mobilità (ovvero del mancato
riconoscimento di punteggio per il servizio pre-ruolo svolto presso la scuola
paritaria), il ricorrente rischia di restare per anni lontano dalla propria
coniuge – che presta servizio nella provincia di Frosinone – e di vedere minate
l’unità e la serenità del proprio nucleo familiare, del quale fanno, oltretutto,
parte due figli minori". Questo provvedimento restituisce la titolarità
sulla precedente provincia di immissione a ruolo e il punteggio
illegittimamente non riconosciuto.