sabato 19 novembre 2016

SESSA AURUNCA / CELLOLE - Treni a rischio soppressione, maxi protesta in stazione. Regione e Trenitalia nell'occhio del ciclone


SESSA AURUNCA / ROCCAMONFINA / CELLOLE (Matilde Crolla) – Soppressione delle corse dei treni: comitati civici, pendolari, istituzioni oggi pomeriggio sono scesi in piazza per protestare contro le decisioni prese dai vertici di Trenitalia in una manifestazione nello spiazzale antistante la stazione ferroviaria di Sessa Aurunca / Roccamonfina. 
A supportare la protesta, messa in piedi dai Comitati civici presieduti da Stefania Verrillo, anche il Comitato dei pendolari di Minturno, che la scorsa settimana ha organizzato un corteo nella città del basso Lazio, il Comitato Pro Piedimonte, i gruppi consiliari di Sessa Aurunca e quelli di Cellole con i loro sindaci, il primo cittadino di Roccamonfina, Carlo Montefusco e tanti pendolari che ogni giorno si spostano per lavoro o per studio proprio in treno. 
Tante le parole, tante le proposte. La speranza c’è, ma resta comunque l’amarezza per la consapevolezza che se si fosse intervenuti prima, molto probabilmente sarebbe stato più semplice. Un detto popolare recita: “Dopo il furto, le porte di ferro”. La Regione Campania sapeva molto probabilmente che qualcosa nel piano di Trenitalia sarebbe cambiato quest’anno, ma fino ad ora pare abbia fatto orecchie da mercante. 
Il consigliere regionale, Gennaro Oliviero, megafono alla mano annuncia di essere pronto ad interloquire direttamente con l’assessore regionale ai Trasporti per trovare una soluzione consona. La Regione, stando a quanto riferito dallo stesso Oliviero, sicuramente si impegnerà affinché i pendolari non vengano penalizzati. Ma le parole del presidente del Comitato Pendolari di Minturno D’Acuito sono chiare: le Regioni firmano un contratto di servizi con Trenitalia. Quest’ultima a sua volta ogni anno interpella gli Enti regionali per conoscere quali possono essere le indicazioni rispetto alle esigenze dei viaggiatori. Nel momento in cui, però, le Regioni lasciano a Trenitalia carta bianca, la società agisce di conseguenza in base alle sue esigenze. 
Lo scopo di Trenitalia è quello di migliorare i servizi in termini di mezzi e di puntualità e da quanto è emerso dalla manifestazione sembrerebbe che la decisione della società di ridurre diverse corse da e per Roma sarebbe dovuta proprio alla volontà di rendere i treni più puntuali e potenziare le macchine ad alta velocità. Ad intervenire, tra gli altri, anche il consigliere regionale Massimo Grimaldi che ha incoraggiato a fare fronte comune rispetto alle problematiche del territorio, facendo emergere un aspetto da non sottovalutare: in tutta questa vicenda la responsabilità è anche da attribuire agli organi regionali che non si sarebbero impegnati abbastanza a garantire questo tipo di servizio ai cittadini. Il potenziamento dei treni ad alta velocità e la logica della puntualità che Trenitalia intende attuare va a penalizzare chi ogni giorno viaggia da Sessa Aurunca o da Mondragone e deve raggiungere la Capitale o i Comuni presenti lungo la tratta del basso Lazio. Molti treni nascono addirittura da Minturno ed a Minturno si fermano, a scapito dei pendolari che per pochi chilometri devono raggiungere la destinazione di Sessa Aurunca. 
A questo si aggiunge il fatto che la stessa Regione Campania pare sia morosa di diversi milioni di euro nei confronti della società Trenitalia. Questo, dunque, aggrava ancora di più la situazione. Gennaro Oliviero questo pomeriggio ha, comunque, garantito il suo impegno affinché in Regione ci si attivi immediatamente per scongiurare il pericolo delle soppressioni. Il sindaco Silvio Sasso, presente con il vicesindaco Carmela Messa, ha posto l’accento sull’importanza di potenziare la presenza di treni nella zona e non ridurli, ringraziando i Comitati civici per l’impegno mostrato. 
Dello stesso avviso il sindaco di Roccamonfina, Carlo Montefusco, che ha ritenuto inaccettabile che in un territorio così vasto possa registrarsi questa problematica. Intanto, il sindaco di Cellole, Angelo Barretta, accompagnato dal vicesindaco, Francesco Lauretano, ha avanzato la sua proposta: “Le amministrazioni comunali dei sette Comuni interessati dovranno produrre una delibera di giunta unica nella quale rappresentare la vicinanza alle nostre comunità in questa battaglia di civiltà da portare poi anche all’attenzione della Regione e successivamente di Trenitalia. Dobbiamo essere al fianco dei comitati civici in questo momento, al di là dei colori politici. In questa battaglia la politica non deve entrare. Non si deve strumentalizzare in alcun modo questa problematica.Il prossimo passo sarà anche quello di aggiungere a questa stazione la denominazione di Cellole e Baia Domizia”. 
E la politica oggi si è mostrata compatta. Presenti, infatti, anche ‘Generazione Aurunca’ con il consigliere comunale Alberto Verrengia, i consiglieri comunali e responsabili cittadini del circolo ‘Angelo Vassallo’, nella persona di Domenico Bevellino, Maria Teresa Sasso, Filippo Ianniello e Domenico Palmieri, il ‘Comitato civico cellolese’ con Guido Di Leone, Armando Calenzo, Carmine Freda, Giovanna Zito e Adriano Azzué, e Luca Stanziale de ‘Il Cammello’. Stefania Verrillo ha sottolineato che i Comitati civici non demorderanno in questa battaglia, saranno al fianco dei cittadini e dei pendolari. Ha poi ringraziato tutti i presenti per aver preso parte alla manifestazione di protesta, nella speranza che possano essere raggiunti i risultati sperati.