giovedì 15 dicembre 2016

CELLOLE - Centro di riabilitazione ancora chiuso, i pazienti del Comitato Civico Sanitario denunciano tutto a De Luca

Rosaria Ventullo, rappresentante sindacale Cisl Funzione Pubblica

CELLOLE (Matilde Crolla) - Centro di riabilitazione ancora chiuso. Nonostante i lavori di messa in sicurezza della struttura di via Leonardo siano stati consegnati già da diversi mesi, i servizi di riabilitazione ed Fkt non sono ancora a disposizione dei pazienti cellolesi. Al momento non si conosce la motivazione. Per questo motivo un gruppo di pazienti, sottoscrittori del Comitato Civico Sanitario Pro Fkt, DS14, di Cellole, promotori per la riapertura del Centro di Riabilitazione ed Fkt, hanno inviato una lettera aperta al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, al commissario ad acta alla Sanità, al direttore generale dell'Asl Ce2 ed al Prefetto di Caserta, per metterli a conoscenza di una situazione incresciosa che ormai va avanti da mesi, causando disagi notevoli ai pazienti cellolesi. Nella lettera i pazienti spiegano che "il centro è attualmente chiuso per consegna di lavori posti in essere a seguito di provvedimento emesso con ordinanza di chiusura e sgombero dei locali all'uopo destinati da parte dell'allora direttore sanitario Ds 14 dottor Nicola Andriella, a seguito della richiesta del sindaco del Comune di Cellole di messa in sicurezza dei luoghi di lavoro all'Asl di perdonenza, n.19 del 30.06.2016, prot.n.6364.
Ad oggi, dopo oltre quattro mesi, essendo stato ripristinato (con provvedimento ASL  del 11.07. 2016 prot.n. 180281/DS14) lo stato dei luoghi oggetto di chiusura per la messa in sicurezza (secondo l’ordinanza ASL del 30.06.2016 prot.n. 170857/DS14) e di conseguenza essendo state riattivate le attività amministrative e di specialistica ambulatoriale afferenti alla U.O.A.R.- F.K.T. della suddetta sede, risulta difficile da comprendere come mai siano stati riaperti i locali per i quali esisteva il veto ed il pericolo per i pazienti-utenti ed il personale tutto, a lavori eseguiti per il front-office ed in corso per l’impermeabilizzazione ,mentre pur non essendoci pericoli strutturali tali da non far apporre il divieto nei locali adibiti ad FKT,  gli stessi permangono inaccessibili con interruzione immotivata di pubblico servizio". Sempre nella lettera i pazienti scrivono: "Ci si chiede cosa impedisca  di riprendere le attività di fisiokinesiterapia sospese dal 01.07.2016 , a tutt’oggi, pur non essendo gli ambienti adibiti ad ambulatori ove si somministravano le terapie fisiche e riabilitative oggetto in sé stessi del provvedimento di messa in sicurezza e dell’ inibizione all’ uso ed all’ accesso secondo l’ ordinanza sindacale n°19 del 30.06.2016, e che, come mai, nei precedenti interventi di impermeabilizzazione noi pazienti eravamo (stazionavamo), per la durata del trattamento fisioterapico, in ambulatori ove c’erano secchi e bacinelle per la raccolta di acqua piovana infiltrata, contestualmente alla ditta che lavorava,e mai in 14 anni si e’ provveduto ad un atto di sgombero e/o sospensione dell’erogazione del servizio. Al riguardo e’ opportuno portare a conoscenza delle SS.LL.  i fatti di cui si parla, con una breve cronistoria di tale centro , attivato inizialmente nel 1992 in via Monte Ofelio di Sessa Aurunca per poi essere trasferito ed ubicato in Cellole.
La scelta di questo definitivo trasferimento fu dettata dall’ individuazione di uno stabile di proprietà del Comune sito,appunto, in Cellole alla via Leonardo 10,sia per i crismi di idoneità strutturale a svolgere tutte le attività riabilitative sia per i termini di economicità di spesa dell’ ASL, poiché i predetti locali venivano ceduti per scopi sanitari dal Comune alla ASL a titolo gratuito. Tra l’altro, le prerogative di idoneità strutturali  furono dettate dal DMS n 150/96 recepito dalle A.S.L.  con delibera Giunta Regionale Campania n 377/98, quindi furono acquistate strumentazioni tecnico-scentifiche al fine di creare una eccellenza aziendale sempre più competitiva ed all’avanguardia, in quanto a professionalità ed offerta di nuovi servizi per gli ammalati-utenti,con la spesa di centinaia di euro. Attualmente, il provvedimento di chiusura sindacale perdurante ed il contestuale trasferimento provvisorio del personale tecnico-specialistico del settore FKT,  ha creato notevole disagio agli operatori e notevoli disfunzioni per l’utenza a seguito dell’interruzione del pubblico servizio, che, nei fatti, viene negato. Quel che risulta ancora di più incomprensibile è la voce secondo cui, a consegna lavori, ivi verrà allocato il Centro Diabetologico che ha già una sua sede naturale. Pare chiaro quindi che i presunti lavori siano stati un pretesto per liberare il Presidio e trasferire il centro FKT  altrove, ma dove? Come da accordi siglati tra le autorità sanitarie e civili il 17 marzo 2016, ove le parti si impegnavano  a rilevare un locale di oltre 250mq come da normativa vigente, 377/98 (in materia di settore riabilitativo), per trasferirvi il centro di FKT aziendale il cui onere  locatorio sarebbe stato a carico del Sindaco del Comune di Cellole ed i lavori di impiantistica e predisposizione degli ambienti per la fruibilità nel rispetto delle norme  sia secondo  la Legge 81/2008 che per la garanzia  della privacy,  per l’atto terapeutico somministrato, a carico della A.S.L. , e che, con successivi incontri,  si sia giunti, poi,  a far stilare un provvedimento di trasferimento del Centro Diabetologico alla sede già assegnata alla U.O.A.R. - FKT Aziendale. Una struttura quella di cui sopra, che insiste sul territorio da ben 24 anni, dapprima ubicata a Sessa Aurunca, poi trasferita  a Cellole nel 2002, e che invece di essere potenziata come da vetuste e continue richieste, viene addirittura smembrata e destrutturata? come da vox populi? Quale logica giustifica tali provvedimenti? I pazienti che necessitano di fruire di trattamenti riabilitativi, si sono trovati e si trovano stretti nella morsa del non praticarli,sia  perché quasi tutti i centri di riabilitazione accreditati hanno raggiunto il tetto massimo del budget loro assegnatogli per convenzione regionale stipulata e sia per motivi di dislocazione ( un centro accreditato a Sessa Aurunca e due centri accreditati a Mondragone):  ed un centro di FKT Aziendale, a gestione diretta A.S.L., così attrezzato ed in una posizione ottimale, logistica (ampio parcheggio con stalli per portatori di handicap)  e strutturale (abbattimento delle barriere architettoniche e rispetto delle normative della Legge 81/2008 - impiantistica ) che ha sempre operato superando tutte le difficoltà relative al personale  pur di garantire la qualità, l’efficacia e l’efficienza dell’atto terapeutico, invece di essere potenziato per la sua implementazione a maggiore garanzia dei L.E.A. (Livelli Essenziali di Assistenza) per le fasce deboli, per tutelare la salute dei cittadini,se ne paventa la delocalizzazione se non  addirittura la chiusura ???  … Ci chiediamo, sulla base di quegli accordi siglati, cui si fa appello alla Legge 241/90 affinchè siano resi pubblici, che le autorità competenti, sanitarie e civili della P.A. avendo provveduto al ripristino dello stato dei luoghi dei locali del Presidio Sanitario, confermino l’attuale ubicazione del Centro FKT. Ma a chi giova la chiusura  o la delocalizzazione di un centro così funzionante?", si chiedono i pazienti.
Forse è il caso di chiarire anche come è strutturato l’atto sanitario-terapeutico di entrambi i presidi:
·        Il Centro Diabetologico offre servizio di specialistica ambulatoriale di pertinenza a vario titolo di branche specialistiche ambulatoriali, implementata dal centro antiipertensivo annesso, che svolge attività di diagnostica ambulatoriale e prescrizione farmaceutica.
·        Il centro di  FKT, che ha attrezzature di un valore stimabile di circa 100.000,00 euro, offre somministrazione di terapie fisiche strumentali, rieducative, e riabilitative che caratterizzano nello specifico gli ambienti ove i pazienti vengono trattati e nei quali stazionano non per il tempo di una visita medica o per una  indagine diagnostica strumentale.

"E’ opportuno, alla luce di quanto sopra parzialmente descritto, che occorra una dichiarazione ufficiale da parte degli organi preposti che sancisca la ripresa dell’attività del Centro FKT nei locali bonificati e ristrutturati della sede naturale che insiste  come innanzi detto  da 14 anni.  E’ chiaro che il nostro accorato appello, è rivolto a sensibilizzare le autorità competenti , nonché la cittadinanza che si vedrebbe, inconsapevolmente, privata di un presidio sanitario efficiente ed all’avanguardia a discapito di fumose e costose alternative.  Alla luce,  poi,  di quanto da Lei  asserito, Dottor  De Luca,  Presidente della Regione Campania , circa la Sanità accreditata con il Decreto 103 del 30-09-2016, e con la circolare 5647 del 29-09-2016, in una logica del piano di recupero per il disavanzo del Settore Sanitario, e, nello specifico, la riabilitazione tutta, appare oltremodo illogico inopportuno e contro gli stessi interessi della Azienda Sanitaria Locale Caserta, mirare alla chiusura  e/o spostamento del Servizio di Riabilitazione/FKT ivi allocato a garanzia dei LEA.
Tra l’altro, è opportuno sottolineare  che proprio il Commissario ad Acta per l’attuazione del Piano di rientro dai disavanzi del SSR Campano (Deliberazione Consiglio dei Ministri del 11-12-2015) nella persona del Signor Dr.  Joseph  Polimeni  con il Decreto G.R.  n. 8  del 16 Febbraio 2016 ha predisposto un atto di indirizzo politico ed economico per il quale è sotteso che le A.S.L.  potenzino tutte le attuali strutture già esistenti sul territorio così da renderle concorrenziali con le strutture private, al fine di evitare onerosi e inutili esborsi per ricorso a  prestazioni esterne. Ergo, il Centro di Fisioterapia di Cellole è già un fiore all’occhiello del Distretto Sociosanitario n 14 Teano, Azienda Sanitaria Caserta, e deve essere potenziato e non chiuso o tantomeno trasferito, diversamente qui prodest? Vi sono interessi poco legittimi affinchè l’utenza si rivolga ai centri privati?". I pazienti sperano che le autorità destinatarie della lettera possano attivarsi per fare chiarezza.