SESSA
AURUNCA (Matilde Crolla) – Silvio Sasso questa mattina ha protocollato le sue
dimissioni, quelle che ieri sera aveva annunciato attraverso la sua pagina
Facebook lasciando tutti a bocca aperta. Cronaca di dimissioni annunciate?
Quasi sicuramente.
E’ dal giorno del suo insediamento che il sindaco di Sessa
Aurunca si ritrova a fare i conti con una maggioranza che rivendica visibilità,
una ‘voce in capitolo’ su questioni importanti come la costituzione della
giunta, le commissioni piuttosto che l’adesione o meno a Enti strumentali
sovracomunali. E’ dal giorno del suo insediamento che si parla di crisi mai completamente
risanata. I primi a prendere le distanze dal primo cittadino in maniera chiara
ed esplicita sono stati i consiglieri del circolo ‘Angelo Vassallo’, Domenico
Bevellino e Maria Teresa Sasso che a seguito di numerosi incontri con il primo
cittadino, alla presenza di Filippo Ianniello, sono arrivati a sottoscrivere un
documento in cui hanno annunciato l’appoggio esterno.
Poi sono seguite altre
consultazioni, incontri e scontri fino a quando lunedì pare che il sindaco
abbia appreso di una mozione di sfiducia che alcuni consiglieri stavano
preparando. Ed ecco che decide di anticipare le loro mosse e rassegna le
dimissioni. Lo annuncia attraverso Facebook e stamattina le protocolla.
Al suo
messaggio secco e perentorio di ieri sera in cui scrive che “per le note vicende interne alla
maggioranza ho rassegnato stasera le mie dimissioni”, segue un messaggio più
distensivo di stamattina (forse la notte gli ha portato consiglio?) in cui
scrive: “Dopo le dimissioni la Legge assegna 20 giorni per eventualmente
ritirarle prima della definitiva cessazione dalla carica. La parte della
maggioranza che ha chiesto "visibilità" conosce perfettamente le
condizioni - da me personalmente comunicate - con cui è possibile proseguire il
percorso avviato a giugno o interromperlo. Tali condizioni, chiare ed
equilibrate, non sono oltremodo negoziabili e non hanno dunque bisogno di
ulteriori sollecitazioni o manovre di pressione.
Nel frattempo, stamattina e
fino all'ultimo minuto, come ho fatto ogni giorno in questi mesi, continuerò ad
occuparmi dei problemi e degli interessi del Territorio”. E’ chiaro che il suo
atto non è irrevocabile, o comunque il sindaco lascia intendere che ci sono
ancora spiragli per un cambio di rotta. Sentito Ciro Marcigliano, uno dei
consiglieri comunali a lui più vicino, ci dichiara: “Rispetto alle parole del
sindaco non posso aggiungere nient’altro. Bisogna in questi giorni trovare una
quadra e restare in undici come da quando ci siamo insediati. Al momento non ci
sono le condizioni, ma nei prossimi giorni ci saranno incontri e riunioni nel
corso dei quali si cercherà di trovare una sintesi per andare avanti”.
Intanto,
l’opinione pubblica chiede chiarezza e vuole conoscere anche le motivazioni
alla base della crisi che non consentono all’amministrazione di andare avanti.
Ogni rappresentante politico coinvolto in questa querelle ha il dovere morale
di fare chiarezza per rispetto degli elettori. Marcigliano stesso conferma che
l’oggetto del contendere è sicuramente la giunta tecnica nominata da Sasso. “Purtroppo-
spiega- non ci sono le caselle per accontentare tutti, dunque è dovere di
ognuno di noi di impegnarsi per trovare una soluzione unitaria”.