SESSA
AURUNCA (Matilde Crolla) – Oggi la città di Sessa Aurunca si interroga, si pone
diverse domande su come si sia arrivati all’accordo che pare abbia sanato tutti
i conflitti interni alla maggioranza. Se lo chiede anche Filippo Ianniello,
leader del ‘Circolo Angelo Vassallo’, l’unico che ha continuato a mantenere con
i suoi consiglieri comunali, Maria Teresa Sasso e Domenico Bevellino, la stessa
posizione sin dall’inizio della crisi.
“La mia non può essere altro che una
considerazione sul valore della coerenza- ha dichiarato con tono pacato e
sereno Ianniello-. Quando abbiamo firmato la mozione abbiamo posto alla base
della stessa una serie di questioni politiche come lo stile monocratico del
sindaco, il mancato rispetto del programma, la ripartizione dei settori della
pubblica amministrazione. Rispetto a tutto questo, a mio avviso, negli ultimi
tempi non ci sono stati mutamenti. Dunque, che cosa è cambiato per non
riproporla?”.
Per Filippo Ianniello allo scorso consiglio comunale la partita
sarebbe stata chiusa se non fosse stato solo per una questione di calendario. Se
la sentenza in favore di Mario Truglio di ‘Generazione Aurunca’ fosse arrivata
qualche giorno prima i numeri ci sarebbero stati. “I numeri questa volta ci
sarebbero stati- continua Ianniello-. In politica la coerenza tra ciò che si
dice e ciò che si fa è ancora un valore? O facciamo un documento giusto per
tenere animato il dibattito politico? Noi siamo rimasti fermi ad un punto, la
nostra era una questione di natura politica, non credo che debba modificare una
sola virgola.
A questo punto mi viene da pensare che i problemi resteranno
quelli”. Ma aggiunge anche Ianniello: “Io credo che ormai la soluzione che è
stata trovata sia tutta interna al Partito democratico che ha pensato di
risolvere i conflitti al suo interno commissariando il sindaco. Basta vedere
che ogni corrente interna alla maggioranza ha una sua espressione in giunta.
Non posso fare a meno di ricordare- conclude Ianniello ironico- che da sindaco
vero quale si professava Sasso durante la campagna elettorale, ora è diventato
un sindaco sotto tutela del suo partito. Ognuno dei leader locali come Luciano
Di Meo, Gennaro Oliviero, Massimo Schiavone e Basilio Vernile ha messo sotto
osservazione Silvio Sasso. Questo dimostra che il Partito democratico non ha
alcuna fiducia nel sindaco che ha scelto. Per quanto ci riguarda noi
continueremo per la nostra strada, ormai ogni decisione è presa. Faremo un’opposizione
seria ed arricchiremo il dibattito politico con proposte contenute nel
programma elettorale. Le nostre priorità non cambiano anche tra i banchi dell’opposizione”.