Foto tratta dal web sulla Settimana Santa a Sessa A. |
SESSA AURUNCA (Matilde Crolla) – Il ‘Miserere’
sta per diventare patrimonio immateriale dell’Unesco.
E’ stata avviata la
procedura per rendere possibile questo importante traguardo. Un gruppo di
etnomusicologi insieme ad alcuni motivati membri della Confraternita del
Crocifisso stanno lavorando per realizzare un testo di presentazione del ‘Canto
del Miserere’.
La tradizione vuole che il Venerdì Santo, durante lo snodarsi della Processione
dei Misteri, viene rappresentato il "Canto del Miserere", una
composizione musicale e polifonica di tradizione orale, eseguita a tre voci,
sui versi del Salmo 50 di re Davide penitente che chiede la misericordia di Dio
a seguito dei suoi peccati e ne canta le lodi, certo di ricevere il perdono.
Nel Canto re Davide tesse le lodi del Signore: “Abbi misericordia di me”. I
cantori, stringendosi l'un l'altro ed affiancando le teste, danno vita ad un
dolce suono come di organo, il cui lamento richiama nenie arabe o andaluse.
Il Canto, intonato nel periodo quaresimale, viene tramandato oralmente da secoli
e fa parte del patrimonio storico-culturale di Sessa Aurunca, custodito
gelosamente da tempo immemore ma pronto a diventare patrimonio dell’Umanità.