TEANO (Nicolina Moretta) - ’Preghiera Giovani’, uno degli
incontri periodici in cui Monsignor Arturo Aiello incontra la moltitudine di
giovani che instancabilmente lo seguono, forse uno degli ultimi incontri, prima
che avvenga il cambio alla guida della Diocesi di Teano – Calvi con Monsignor
Giacomo Cirulli. Ma ora Monsignor Aiello parla ai suoi ragazzi che gremiscono
la Cattedrale di Teano e insegna, come sempre, con le parole della fede. Prende
spunto dal Vangelo secondo Marco. Nella barca i discepoli temono la tempesta,
mentre Gesù dorme, quando vedono imbarcare acqua, si chiedono perché Gesù non
si sveglia e lo svegliano. Gesù calma la bufera, ma rimprovera i discepoli che
non hanno avuto fede. Poi chiede ai presenti: “Per un attimo pensate all’ultima’
tempesta’ che avete vissuto”. Mentre una chitarra suona una dolce melodia, il
vescovo Aiello riprende a parlare e conduce il discorso su come ci sentiamo
quando dobbiamo affrontare un cambiamento come i due giovani seminaristi,
Raffaele Scala e Marcello Santagata che questa sera pronunceranno il giuramento
di celibato con atto curiale. Il Vescovo Aiello prosegue col dire che non
sempre siamo pronti ai cambiamenti, ma che se dovessimo aspettare di essere
pronti non si potrebbero più celebrare i matrimoni, i battesimi e che non
esiste una perfetta forma per essere
pronti ai cambiamenti. A meno che non si abbia fede. E ancora
chiede:” E allora
che si fa? Si fa finta di essere pronti”. Aggiunge: Forse la vita, quella vera,
non è imparare a far finta? La finta ci mette in contatto con la verità, come
il gioco, che è una cosa serissima che ci prepara alla vita. Gli eroi non
esistono, quelli che fanno finta di essere eroi, diventano eroi; quelli che
fanno finta di essere santi, diventano santi. Così come bisogna far finta che
le cose belle siano vere, perché le cose belle divengano vere”. Dopo di chè i
seminaristi Raffaele e Marcello pronunciano il giuramento di celibato e subito
la folla di fedeli raggiunge vicino all’altare il vescovo Aiello per salutarlo
una volta in più, prima dell’ultima.