SESSA AURUNCA / CASERTA - Trenta operai del Bacino di Crisi Industriale di Caserta
venerdì scorso hanno animato l'assemblea
"per una sinistra unita a cominciare dal lavoro" organizzata dal 'Circolo Vassallo' di Sessa Aurunca con la presenza di Antonio Dell'Aquila
segretario provinciale di Sinistra Italiana.
Ixfin, Formenti, Morteo, Siltal, Finmek, Itel, DM elektron,
Costelmar sono realtà industriali che non ci sono più. Aziende de-localizzate,
privatizzate, smembrate e dismesse nella provincia con il tasso più alto di
disoccupazione regionale (7 su 10 abitanti non hanno un lavoro degno).
I Lavoratori, che si muovono sempre più come gruppi di
auto-rappresentanza, hanno articolato le loro rivendicazioni con grande
consapevolezza. Le loro richieste sono così sintetizzabili:
1.
La
provincia di Caserta e la Regione Campania
devono trovare la volontà e le forze politiche e sociali di creare un TAVOLO di discussione permanente in
grado di avviare e ottenere la trasformazione del bacino di crisi da area di
crisi non complessa in Area di Crisi
Complessa per poter attivare i PRRI (progetti di riconversione e
riqualificazione industriale) L.181/89. E costringere, così, i nostri delegati
istituzionali e sindacali ad uscire dall'attuale condizione di stallo e avviare
una seria, articolata, condivisa VISIONE DI CRESCITA reale del nostro
territorio.
2.
Di pari passo, occorre rivedere e porre ad un
controllo serrato i meccanismi
fallimentari delle Politiche Attive del Mercato del Lavoro che si
dimostrano inadeguate all'urgenza di una concreta offerta di sostegno al
reddito. Nelle nostre zone queste pratiche hanno di fatto arricchito sempre più
sedicenti Centri di Formazione e aziende, concedendo solo briciole senza
prospettive reali ai veri protagonisti della crisi dell'economia reale del
nostro territorio. Basti pensare che ogni 100 ore di formazione o tirocinio
aziendale, l'ente o azienda erogatrice riceve 1500€ per ogni lavoratore, che ne
porta a casa meno della metà, con speranze vicine allo zero di vedere
contrattualizzato il proprio percorso al termine dell'esperienza. Inoltre le
varie (LOA, APU, LPU, GARANZIA OVER...) sembrano sottostare ad un vero regime
concorrenziale tra gli Enti Locali. Tra chi, cioè, riesce ad attivarle nei
propri territori e chi per disfunzioni organizzative, di filiera e di comunicazione
non è in grado di tradurre le magre opportunità offerte dalle strategie
attivanti, in reali percorsi formativi e di ricollocazione nel mondo del
lavoro.
3.
Che si faccia finalmente chiarezza sulla deroga
della mobilità non concessa per il 2015
ai 570 lavoratori del nostro territorio. I quali con la mobilità ordinaria
scaduta, a differenza di altre regioni (vedi Basilicata con l'accordo 7 agosto
2017) e di altri lavoratori, non hanno beneficiato di alcuna deroga agli
ammortizzatori, impedendo in molti casi,
lo stesso accesso alle misure di formazione. Antonio
Dell'Aquila (segretario provinciale di Sinistra Italiana) e l'assemblea
"Per una sinistra unita a cominciare dal lavoro" del Circolo Vassallo
assumono in pieno le rivendicazioni dei lavoratori e si fanno promotori di una
serie di iniziative per la costituzione di un Tavolo provinciale di analisi e
proposta (inclusivo nella sua composizione, visto che il lavoro è un'emergenza
di tutti) e che affronti con più
efficacia il problema e costringa le istituzioni e le forze sindacali a trovare
meno solidarietà strumentale e più risposte
chiare alla desertificazione industriale e sociale della provincia di Caserta.