SESSA
AURUNCA / CELLOLE (Matilde Crolla) – Il Ministero della Pubblica Istruzione la
trasferisce ad Arzano in provincia di Napoli, in violazione dell’elenco delle
preferenze espresse nella domanda di mobilità ed in violazione del principio di
scorrimento della graduatoria.
Grazie all’intervento dell’avvocato Antimo Buonamano (nella foto),
dello Studio Legale BFI, la docente potrà ritornare nella scuola di
assegnazione richiesta nella domanda di mobilità.
Infatti, con ordinanza n.rg.
10589/16 il tribunale di Napoli Nord nella persona del giudice dott.ssa Colemeo
ha dichiarato l'illegittimità della procedura di mobilità straordinaria.
Infatti, la docente patrocinata dallo Studio Legale BFI, pur avendo un
punteggio di gran lunga superiore rispetto a quello di altri docenti, è stata
assegnata ad un ambito lontano dalla sua residenza e dall'ambito richiesto.
Tale condotta amministrativa concreta una violazione dei principi di
imparzialità e buon andamento della P.A. (art. 97 Cost.), oltre che dell’art.
1, comma 108, L. n. 107/2015, dell’art. 6 CCNL mobilità scuola del 8.4.2016, e
dell’O.M. n. 241/2016, nonché dell’art. 28, comma 1, d.P.R. n. 487/1994. Ma c'è
di più, il Tribunale ha ravvisato che: "...dalla documentazione in atti
risulta che l’istante ha indicato come prima preferenza l’ambito della
Provincia di Caserta 0008 e i concorrenti trasferiti in tale ambito
territoriale, pur concorrendo per la stessa fase, per la medesima classe di
concorso (scuola primaria) e per la stessa tipologia di posto (Comune), avevano
un punteggio inferiore, anche eliminando quelli che erano titolari di uno dei
criteri di precedenza stabiliti dall’art. 13 del CCNL cit.
Ne consegue
l’illegittimità dell’operato della amministrazione scolastica che ha assegnato
le sedi vacanti e disponibili comprese nell’ambito provinciale Caserta 0008,
indicato dall’istante quale prima preferenza, a docenti con punteggio
inferiore, così violando i principi di correttezza, buona fede, buon andamento
e imparzialità della PA di cui all’art. 97 Cost., che governano l’esercizio
della funzione pubblica.
Del resto, il Ministero, con il proprio comportamento
processuale, ha omesso di fornire qualsivoglia giustificazione sia in merito
alla posposizione della ricorrente rispetto ad altri docenti comparabili pur
con punteggio inferiore, che alla disposta assegnazione della medesima presso
l’Ambito Napoli 0018, in una sede più distante rispetto a quelle indicate
nelle primarie preferenze", in base a tale ricostruzione per il giudicante
"...sussiste il fumus di fondatezza della domanda, per violazione
dell’art. 1, comma 108, l. n.107/2015 (assegnazione sulla base della tabella di
vicinanza legata all’O.M.), dell’art. 6 CCNL mobilità scuola dell’8.4.2015 e
dell’O.M. n. 241/2016."
Per tale ragione il tribunale "accoglie la
domanda e, per l’effetto, ordina all’amministrazione resistente di assegnare
l’istante ad una sede compresa nell’ambito 0008 Provincia di Caserta ovvero in
altro ambito territoriale indicato nella domanda di trasferimento, secondo
l’ordine di preferenza indicato dalla ricorrente e tenendo conto del punteggio
dalla stessa vantato nonché del criterio della viciniorietà. Con tale
provvedimento la docente potrà ritornare nella scuola di assegnazione richiesta
in domanda di mobilità.