SESSA
AURUNCA (Matilde Crolla) – “Salerno accende le luci, il Consorzio di Bonifica
spegne le pompe”, “Senza lavoro si soffre, senza stipendio si muore”, “Senza il
Cab l’agricoltura è morta”.
Questo
quanto si legge nei tanti manifesti affissi dagli operai questa mattina presso
tutti gli impianti del territorio. L’agitazione dei dipendenti continua, ormai
da giorni le idrovore sono spente e i lavoratori non sono in servizio.
Ma resta
occupata la sede di Viale delle Terme. Dopo l’incontro di ieri in Regione si
attende ora solo la Finanziaria regionale che sarà approvata entro il 31
dicembre. La proposta avanzata dal consigliere regionale, Gennaro Oliviero, nel
tavolo delle trattative, è stata quella di una norma da approvare sull’impignorabilità
di tutti i fondi destinati al pagamento delle retribuzioni.
Ma ora c’è da
aspettare per sapere se tale norma possa essere attuata o sia
anticostituzionale, come molti temono. Intanto, trecento persone, di cui
ottanta dipendenti fissi tra impiegati e operai storici avventizi, sono senza
stipendio ormai da 24 mesi, fatta eccezione per quale briciola di anticipazione
emessa da Equitalia. L’impegno di Oliviero c’è tutto, come anche del delegato
all’Agricoltura Alfieri.
I dipendenti a tal proposito ne approfittano per
ringraziare il consigliere Gennaro Oliviero ed anche il vescovo della diocesi
di Sessa Aurunca, monsignor Orazio Francesco Piazza, presenti in questi giorni
ai due tavoli delle trattative regionali e vicini ai lavoratori in questo
momento di grande difficoltà. “Quella di Oliviero è apparsa come una vera e
propria battaglia personale che ha deciso di intraprendere e vincere”, hanno
sostenuto gli operai.
Ma la nota dolente di tutta la vicenda è che al di là dei
debiti del Consorzio e dei conti correnti pignorati, ci sono anche i crediti
che lo stesso Ente vanta da anni dai Comuni di Sessa Aurunca e Cellole per le
opere di bonifica e tutela del suolo. Sono proprio i dipendenti a dichiararlo
con carte alla mano: “Fino al 2008 era la Regione ad occuparsi del pagamento
dei contributi speciali extra agricoli. Poi ad un certo punto l’Ente di Palazzo
Santa Lucia ha deciso di trasferire i ruoli Ato, passando la ‘patata bollente’
ai Comuni. Mentre il Comune di Sessa Aurunca non ha voluto (anche per
problematiche tecniche), quello di Cellole invece ha aderito al pagamento degli
Ato, ammettendo di fatto un debito nei confronti del Consorzio Aurunco di
Bonifica. Fu, dunque, stipulata nel 2015 una convenzione (con cui è stato
certificato e ufficializzato il pagamento dei ruoli ATO al Comune) e una
successiva transazione tra l’allora commissario straordinario del Consorzio,
Angelo Barretta, e l’ex sindaco di Cellole Aldo Izzo. L’accordo transattivo
prevedeva una regolamentazione degli scarichi e dunque i 113mila euro all’anno che
il Comune di Cellole doveva al Consorzio si riducevano ad ottantamila. Il
Comune riconosceva anche gli arretrati dal 2008 all’anno corrente. A tutt’oggi
il Comune di Cellole non ha ancora ottemperato a tale convenzione- affermano i
dipendenti-. La transazione prevedeva una riduzione di ottantamila euro
all’anno proprio per la convenzione, attraverso la quale veniva riconosciuto il
tributo che dovevano al Consorzio.
Al di là dell’Ato comunque i Comuni aderenti
all’Ente consortile devono somme per la bonifica, ossia il pagamento dei ruoli
ordinari. Il tutto ammonta ad un milione e duecentomila euro circa per Cellole.
Vista l’inottemperanza- continuano i lavoratori-, infatti, abbiamo proceduto lo
scorso agosto alla recessione della transazione ed a chiedere la rateizzazione
della cartella esattoriale e contestuale richiesta del pagamento dei ruoli
consortili. Ma anche il Comune di Sessa Aurunca, che non ha aderito all’Ato, deve
al Consorzio 960mila euro. I Comuni sono stati già diffidati al pagamento.
Rispetto a tale diffida non c’è stata alcuna risposta”, è la lamentela degli
operai. Tra l’altro, sembrerebbe che anche la Regione Campania deve circa due
milioni di euro per i Por, lavori finiti, pagati alle imprese e rispetto alle
quali l’Ente di Palazzo Santa Lucia non ha dato nulla al Consorzio.
“Anche con
la Regione si potrebbe sottoscrivere una convenzione”, sostengono ancora gli
operai. Intanto questa mattina i dipendenti del Consorzio sono stati poi
raggiunti sia dal consigliere comunale di Cellole, Guido Di Leone, che da
quello di Sessa Aurunca, Alberto Verrengia. A breve presenteranno
un’interrogazione consiliare per saperne di più in merito alla situazione debitoria.
Secondo quanto dichiarato da Di Leone “di questi debiti del Comune non c’è
neppure l’ombra. Ho controllato il bilancio e i debiti fuori bilancio, di cui
alcuni non dichiarati che ammontano a circa 70mila euro, ma in questi manca la
voce Consorzio”.