SESSA
AURUNCA (Matilde Crolla) – Uno spiraglio di luce per i dipendenti del Consorzio
Aurunco di Bonifica, oggi nuovamente in sciopero.
I lavoratori, dopo aver
percepito questa mattina solamente il sessanta per cento della mensilità di
maggio da parte di Equitalia (circa 960mila euro a fronte dell'oltre un milione di euro previsti ndr), hanno deciso di continuare con una protesta ad
oltranza presso la sede di viale Delle Terme a Sessa Aurunca, stanchi dei
continui temporeggiamenti da parte degli organi istituzionali e della società
incaricata ad anticipare i loro stipendi.
Alcuni sono anche saliti sul tetto in
attesa di risposte positive dal tavolo in corso in Regione. E la riunione si è
conclusa da poco presso Palazzo Santa Lucia, alla presenza del vicepresidente
della Campania Bonavitacola, del
consigliere Gennaro Oliviero, del vescovo della Diocesi di Sessa Aurunca
monsignor Piazza e di una delegazione di dipendenti del Cab. Nel tavolo è stato
ha raggiunto l’accordo di affrontare in modo concreto e definitivo la questione
delle retribuzioni e la prospettiva di stabilità del Cab. Per garantire il
futuro dell’Ente si procederà ad approvare immediatamente già in occasione
della Finanziaria regionale e quindi, entro qualche giorno, di una norma su un
piano nazionale, così da renderla legge dello Stato e così salvaguardare
definitivamente la vita e la funzione del Consorzio Aurunco di Bonifica.
Al tal
fine e per procedere ai dettagli l’incontro viene aggiornato alle ore 12 di
domani sempre presso il Consiglio regionale con la partecipazione aggiuntiva di
Franco Alfieri, consigliere regionale con delega all’Agricoltura, Filippo
Diasco, direttore generale agricoltura regionale, Antonio Carotenuto,
commissario straordinario del Consorzio. I partecipanti al tavolo hanno anche
chiesto l’immediata sospensione della protesta in corso.
Ma i dipendenti non si
arrendono ed ora aspettano risposte più concrete. “Siamo stufi di essere presi
in giro. Non ce la facciamo più- dichiarano a gran voce-. Per quale motivo ogniqualvolta
arrivano dei bonifici a favore dell’Ente questi vengono pignorati? Perché i
bonifici sono stati fatti su un solo conto che è quello nel mirino dei
creditori? Perché non è stato aperto un conto corrente nuovo per consentirci
una boccata di ossigeno?”. Queste e tante altre le domande dei lavoratori. Ecco
il video in esclusiva della protesta di oggi pomeriggio (prima dell'esito dell'incontro in Regione).