CELLOLE /
SANTA MARIA CAPUA VETERE (Matilde Crolla) – Non ce l’ha fatta Massimo
Neiviller (nella foto al lato), il quarantaseienne di Santa Maria Capua Vetere, gestore del
distributore di benzina GasAuto sito sulla strada statale Domiziana, che nei
giorni scorsi è stato rapinato ed accoltellato da Andreas Krebs (nella foto in basso) nel corso di
una rapina.
Dopo diversi interventi chirurgici molto delicati a cui la
vittima è stata sottoposta all’ospedale Monaldi di Napoli, il suo cuore ha
smesso di battere stanotte.
Ed ora Massimo lascia la moglie e due figli soli che per
sempre si chiederanno il perché di questa inconsolabile tragedia. Tutto questo per aver difeso il proprio lavoro fatto di sacrifici e abnegazione, l'incasso di una giornata in piedi lontano dai proprio cari.
Il denaro,
demone della nostra società, è stata la causa di questa morte. L'assassino Andreas Krebs, tedesco domiciliato a Sessa Aurunca, da tempo
si recava presso il distributore di benzina GasAuto.
Aveva instaurato anche un
rapporto di cordialità con la sua vittima, da quanto emerge dalle indagini.
Eppure ogni giorno era sempre più attratto da quel ‘malloppo’ di banconote che
Massimo Neiviller portava in tasca. Ed ecco che è scattata la molla, il
pensiero malevolo di rapinarlo. Ma di fronte alla resistenza del gestore del
distributore di benzina l’aguzzino ha cacciato dalla tasca un coltello del tipo
‘Butterfly’ ed ha accoltellato l’uomo. Diverse pugnalate inferte al torace e
poi la fuga, durata solo poche ore. Ora non dovrà rispondere solo di rapina e
tentato omicidio. La sua posizione è peggiorata con la morte di Massimiliano
Neiviller. Ed, intanto, le comunità cellolese e sammaritana si stringono intorno alla famiglia della vittima, che da qualche anno gestiva il
distributore di benzina sulla Domiziana, per una morte assurda che lascia tristezza ed amarezza.