SESSA AURUNCA (Matilde Crolla) – Silvio Sasso ritira le dimissioni. Lo ha fatto ieri,
il giorno prima della scadenza dei termini, scongiurando che le stesse divenissero
effettive. Sasso si piega, ha ceduto alle richieste dei consiglieri comunali definiti
‘dissidenti’.
Sull’argomento bocche cucite, lo stesso primo cittadino
preferisce non rispondere in merito. “Taccio”, ci risponde al telefono. Questo
lascia intendere che la decisione è presa. Ma evidentemente le pressioni per
lui sono arrivate da più parti. In mezzo a due fuochi Silvio Sasso: quello del
partito di appartenenza, il Pd, e quello dei dissidenti. E secondo
indiscrezioni sembrerebbe che abbia ceduto su tutti i punti. Il sindaco Sasso
procederà al rimpasto di giunta. Entreranno nell’esecutivo sicuramente un
esponente di Passione Democratica ed uno del Pd. Si vocifera Fausto Fusco in
quota Partito democratico. Sarà anche conferita una delega destinata al
Litorale domizio e a tutto ciò che concerne progetti di valorizzazione e di
sviluppo dello stesso. La presidenza del consiglio potrebbe toccare quasi sicuramente a
Maria Teresa Sasso, per il ‘Circolo Vassallo’. Ma non è tutto. Sembrerebbe
disposto a far rientrare alla dirigenza dell’Area Tecnica, Pasquale Serao.
Dunque, Raffaele Aliperti, altro motivo della ‘discordia’ con i dissidenti, sarà
ridimensionato nel suo ruolo. Ma anche l’asse con Di Iorio dovrà essere
spezzata definitivamente. Questo quanto chiesto dai consiglieri firmatari della
mozione di sfiducia proprio per consentire all’amministrazione comunale di
proseguire per i prossimi quattro anni secondo lo schema e gli accordi sanciti
in fase pre-elettorale e consacrati con il voto dei cittadini. L’entrata in
consiglio comunale di Mario Truglio in quota ‘Generazione Aurunca’ ha
notevolmente cambiato le cose, la prospettiva. Evidentemente ci si è resi conto
che con Truglio in assise si sarebbero ridotti, quasi annullati, i margini per
andare avanti senza l’appoggio dei dissidenti. E dunque Sasso, evidentemente
sollecitato anche dal suo partito, avrebbe deciso di fare marcia indietro.