CELLOLE (Matilde Crolla) – Consorzio di
Bonifica: il polverone non si placa. Nei giorni scorsi sono iniziati i lavori
di pulizia dei canali, la stagione irrigua, nonostante le previsioni
pessimistiche, è partita a pieno regime. Il sindaco di Cellole, Angelo
Barretta, ha fatto sapere di ‘aver salvato l’agricoltura’ con una serie di pagamenti
destinati a macchinari, cancelleria ed altro ancora. Ma non si è fatta
attendere la risposta del capogruppo del ‘Comitato Civico Cellolese’, Guido Di
Leone. “Barretta non salva l’agricoltura, ma se stesso”, è l’esordio di Di
Leone. “Visto il caso Consorzio
arrivato ormai in cielo, dato che è diventato un dramma sociale, già a dicembre
cercarono di calmare le acque con la scusa dell'emendamento. Ma la quiete è durata
pochi mesi. Nel mese di aprile la
questione Consorzio ha preso di nuovo sopravvento con l'aumento delle
problematiche. Barretta con privati sms e non con comunicazione istituzionale,
invitava alcuni suoi amici dipendenti, assunti dalla sua gestione, ad una
riunione sul Comune di Cellole per trovare una soluzione- sostiene Di Leone-.
Una parte dei dipendenti si recarono al Comune
ed incontrarono Barretta, che gli promise, da come ho potuto leggere, centomila
euro per cercare di aiutarli. Fin
qui tutto chiaro.
Peccato che nel bilancio di rendiconto 2016 nel capitolo 11580 alla Voce "Canoni Consorzio di Bonifica" abbiamo riscontrato tali dati:
Previsione di Cassa: € 494.186,61
Previsione definitiva di competenza: € 55.000,00
Residui Passivi: € 439.086,61
In più ci tocca pagare il ruolo inviatoci da Equitalia per il 2017 che ammonta a €192.776,67.
Senza conoscere la situazione precedente.
Questi sono debiti, pertanto sono soldi che spettano di diritto al Consorzio e ai lavoratori.
In più voglio ricordare che dal 14 dicembre 2016, il sottoscritto ha depositato un’interrogazione che chiedeva il dettaglio di tutti i debiti con il Consorzio, ma a tutt'oggi oltre alle offese non ho ricevuto altro, senza rispetto neanche del regolamento.
Ma il grande Barretta che cosa fa invece, invia una comunicazione al Consorzio mettendosi a disposizione "nell'anticipare" una cifra, dimenticandosi che deve dargli ciò che gli spetta.
Ma colpo di scena, dal Consorzio si dimenticano anche loro che il Comune di Cellole è debitore, pertanto accettano l'offerta ed inviano una risposta al Comune. Preciso che i conti bancari del Consorzio sono pignorati, quindi che cosa si saranno mai inventati i nostri grandi eroi? Ve lo spiego subito io. Dal Consorzio parte la lettera di risposta, nel quale viene fatta una bella lista della spesa di quasi 90 mila euro, specificando i destinatari delle somme, ditte ed imprese che lavorano per conto del Consorzio”. In questo modo, secondo Di Leone, si è deciso di avallare i pignoramenti e di fare carico il Comune di Cellole nei pagamenti diretti, che dovrebbe invece gestire il Consorzio. “Pertanto il Comune di Cellole sta pagando direttamente le ditte che fanno i lavori al Consorzio- continua Di Leone-. Utilizzando i soldi dei cellolesi, in maniera fuori dalla norma, visto che il Comune questi soldi li sta prendendo dal fondo di riserva e non dai fondi destinati al pagamento del debito che il Comune ha nei confronti del Consorzio”. Per il capogruppo del ‘Comitato Civico Cellolese’ questo è un ulteriore mezzo per tranquillizzare operai ed agricoltori. “Ma abbiamo ridato la quiete. Abbiamo rimesso il bavaglio”, conclude.
Peccato che nel bilancio di rendiconto 2016 nel capitolo 11580 alla Voce "Canoni Consorzio di Bonifica" abbiamo riscontrato tali dati:
Previsione di Cassa: € 494.186,61
Previsione definitiva di competenza: € 55.000,00
Residui Passivi: € 439.086,61
In più ci tocca pagare il ruolo inviatoci da Equitalia per il 2017 che ammonta a €192.776,67.
Senza conoscere la situazione precedente.
Questi sono debiti, pertanto sono soldi che spettano di diritto al Consorzio e ai lavoratori.
In più voglio ricordare che dal 14 dicembre 2016, il sottoscritto ha depositato un’interrogazione che chiedeva il dettaglio di tutti i debiti con il Consorzio, ma a tutt'oggi oltre alle offese non ho ricevuto altro, senza rispetto neanche del regolamento.
Ma il grande Barretta che cosa fa invece, invia una comunicazione al Consorzio mettendosi a disposizione "nell'anticipare" una cifra, dimenticandosi che deve dargli ciò che gli spetta.
Ma colpo di scena, dal Consorzio si dimenticano anche loro che il Comune di Cellole è debitore, pertanto accettano l'offerta ed inviano una risposta al Comune. Preciso che i conti bancari del Consorzio sono pignorati, quindi che cosa si saranno mai inventati i nostri grandi eroi? Ve lo spiego subito io. Dal Consorzio parte la lettera di risposta, nel quale viene fatta una bella lista della spesa di quasi 90 mila euro, specificando i destinatari delle somme, ditte ed imprese che lavorano per conto del Consorzio”. In questo modo, secondo Di Leone, si è deciso di avallare i pignoramenti e di fare carico il Comune di Cellole nei pagamenti diretti, che dovrebbe invece gestire il Consorzio. “Pertanto il Comune di Cellole sta pagando direttamente le ditte che fanno i lavori al Consorzio- continua Di Leone-. Utilizzando i soldi dei cellolesi, in maniera fuori dalla norma, visto che il Comune questi soldi li sta prendendo dal fondo di riserva e non dai fondi destinati al pagamento del debito che il Comune ha nei confronti del Consorzio”. Per il capogruppo del ‘Comitato Civico Cellolese’ questo è un ulteriore mezzo per tranquillizzare operai ed agricoltori. “Ma abbiamo ridato la quiete. Abbiamo rimesso il bavaglio”, conclude.