Tessitore, Rusciano e Smimmo |
CELLOLE (Matilde Crolla) – Essenza: le dimensioni di Lacrimanotturna. La modella Anna Smimmo, vicepresidente dell’associazione ‘Riviera Domizia’ facente funzioni di Cellole, ha presentato ieri sera, presso la biblioteca comunale di piazza Compasso, la raccolta di poesie dello scrittore Giovanni Rusciano, edito da Viola Editrice. Presenti all’evento culturale anche Maria Tessitore, autrice ed assistente sociale a cui sono state affidate le letture di alcuni versi, il sindaco, Angelo Barretta, l’assessore all’Istruzione, Alexia Russo, il capogruppo del ‘Comitato Civico Cellolese’, Guido Di Leone, il commercialista Valerio Mozzillo, il presidente della cooperativa ‘Al di là dei sogni’, Simmaco Perillo, il professore Francesco Gamigliano fondatore del Centro Diffusione Culturale Sapere. Non si è potuto fare a meno di notare tra il pubblico Antonio Lepore, mentore di Giovanni Rusciano (come è stato definito dallo stesso scrittore ndr), Luigi Tommasino ex sindaco di Sessa Aurunca con Angela Tommasino, Michele Rozzera e Giuseppina Maria Di Tano, Luca Stanziale, presidente dell’associazione ‘Il Cammello’, e Teodolinda Felace dell’associazione ‘Riviera Domizia’ facente funzioni di Mondragone che ha portato i saluti del presidente Buffardi. Anna Smimmo, dopo aver presentato e ringraziato i presenti, ha brevemente riassunto il senso dell’opera poetica di Giovanni Rusciano, facendo anche un excursus veloce dell’esperienza di vita del giovane poeta e scrittore cellolese. La parola è passata poi all’assessore all’Istruzione Alexia Russo che si è complimentata con Rusciano ed ha posto l’accento sull’importanza del fare cultura e di promuoverla sul territorio. “Il benessere materiale è di pochi, ma quello intellettuale deve essere di tutti. La cultura- ha affermato Russo- non è solo un titolo di studio, ma è soprattutto uno stile di vita”. Anche Simmaco Perillo ha evidenziato l’importanza dell’evento di ieri. “Dedicare del tempo alla lettura di poesie a Cellole è un’opportunità, perché non solo si leggono poesie a Cellole, ma esse sono state scritte da un cellolese”. Per Perillo l’evento rappresenta la rottura di una delle tante barriere che ancora esistono sul territorio. Ha ricordato la sua esperienza di vita umana e professionale, quando ha voluto lottare contro il pregiudizio dando un’opportunità di vita diversa agli emarginati, ai tossicodipendenti e a coloro che hanno problemi psico-fisici. Parlando della cooperativa ‘Al di là dei sogni’ ha sottolineato che “abbiamo voluto ricondurre tutto il sistema delle attività a cui ci dedichiamo al ripristino della dignità di ogni uomo che la società stava emarginando”. Il sindaco Angelo Barretta si è complimentato con Rusciano per il lavoro svolto con il suo libro. “La scrittura è un dono- ha affermato il primo cittadino-. Ci sono uomini fortunati che hanno un importante editore alle spalle ma non scrivono così bene come Rusciano. E chi come Rusciano riesce con i suoi versi a trasmettere forti emozioni. La poesia non è cultura- ha continuato-, a espressione diretta di un sentimento che prorompe dall’animo”. Mentre il sindaco Barretta e l’assessore Russo lasciavano la sala conferenze della biblioteca per altri impegni istituzionali, Giovanni Rusciano lasciava la parola a Guido Di Leone. “La cultura unisce ciò che tutto il resto spesso divide. Ce ne fossero più spesso eventi di questo genere. Ringrazio Giovanni Rusciano per questa opportunità che mi ha dato e che ha dato a tutta la comunità cellolese. Sono orgoglioso che un mio concittadino abbia raggiunto questo importante traguardo”, ha concluso Di Leone. Molto intellettuale e ricco di punti è stato l’intervento di Gamigliano. “La poesia è l’unico porto sicuro nel comune naufragio. Quando si parla di cultura bisogna immaginare anche l’impegno culturale che viene richiesto. Non si può parlare di cultura se non si pensa principalmente al senso del bene comune. La cultura non è solo una parola, ma molto di più. Non è una comparsata ad eventi culturali. Non si può parlare di cultura se muore un uomo perché un’ambulanza non riesce a soccorrerlo. Non si può parlare di cultura se fuori ad una biblioteca c’è una targa che la indica ma poi all’interno mancano i libri”, ha affermato Gamigliano. Il professore si è soffermato anche su alcune opere letterarie, citando una serie di aforismi dedicati al tema della cultura in genere e della poesia. Ha evidenziato come spesso la ‘pochezza umana’ spinge il pensiero comune a soffermarsi ad analizzare l’apparenza, senza indagare l’essenza delle cose. Ha poi commentato brevemente l’opera di Giovanni Rusciano: “Il libro va inteso come il contributo di un giovane che dice agli altri giovani di non fermarsi, ma di essere dei veri guerrieri”. E’ intervenuta poi Teodolinda Felace che ha invitato Rusciano all’evento che sta organizzando ‘Riviera Domizia’. La parola è passata poi a Valerio Mozzillo, intimo amico dell’autore. Valerio Mozzillo si è soffermato sul concetto di meridionalità. “Noi oggi siamo quello che ci hanno costretti ad essere. Conoscere la storia ci aiuta a trovare un’identità che altrimenti avremmo perso”. Molto interessante e simpatico, seppur breve, è stato lo scambio di battute tra lo stesso Mozzillo e Fiore Marro, presidente nazionale ‘Comitati Due Sicilie’. Tra i due ne è nato un dibattito proprio sulla questione dell’essere ‘terroni’ in senso positivo del termine ed il concetto di meridionalità che per molti continua ad essere motivo di vanto, per altri è spesso visto come una nota di demerito rispetto alle potenzialità del popolo del Sud. Mozzillo ha rivendicato l’importanza dell’identità nazionale, di come tutti i cittadini debbano sentirsi italiani. Giovanni Rusciano ha voluto chiudere ‘in bellezza’ il suo evento di presentazione, dopo aver fatto una carrellata di commenti positivi ai presenti intervenuti, lasciando la parola all’ex sindaco di Cellole, Antonio Lepore, suo mentore e padre spirituale. "La tua anima guerriera, la tua anima a volte controversa io la conosco. Io spero che questo sia l'inizio di grandi successi. Io ti ringrazio per l'amicizia, ma soprattutto per il rispetto che hai nei miei confronti- ha dichiarato Lepore-. Il rispetto è bello quando presente anche nelle piccole cose, un valore importantissimo che supera l'ipocrisia spesso presente in tanti contesti. La vita è dura, ma la forza di un animo sensibile e guerriero fa superare gli ostacoli. Bisogna avere pazienza ed aspettare. Che la tua vita sia un giardino di opportunità che ti porti alla felicità. Non mollare mai amico mio", ha concluso Lepore con commozione. PER VEDERE IL VIDEO BASTA CLICCARE SULLA FOTO IN ALTO O IN BASSO.