SESSA
AURUNCA (Matilde Crolla) – Sessa Aurunca non ospiterà mai le scorie radioattive
provenienti dalla dismissione delle centrali nucleari presenti sul territorio
nazionale. Questo dato è certo ed è stato riconfermato questa mattina nel Salone
dei Quadri nel corso del tavolo della trasparenza per le attività di
dismissione ad opera della Sogin, la società che per conto del Governo centrale
si sta occupando del decommissioning dell’impianto di Maiano. Alla presenza del
consigliere regionale, Gennaro Oliviero, dell’assessore all’Ambiente e
vicepresidente della Regione Fulvio Bonavitacola, delle associazioni
ambientaliste del territorio come Legambiente, nella persona di Giulia Casella,
della Protezione Civile con Carmine Venasco, e di diversi esponenti politici
dei Comuni coinvolti dalla centrale nucleare, Fabrizio Scuolamacchia,
responsabile della Sogin presso la centrale nucleare del Garigliano, ha
spiegato come stanno procedendo i lavori di dismissione dell’impianto. Un
incontro periodico finalizzato ad informare le amministrazioni locali sull’iter
di smantellamento e l’annuncio dell’inizio della demolizione controllata del
camino. Tale operazione sarà
completata nel giro di due mesi circa. La struttura dunque, alta quasi 100
metri, costruita tra il 1959 e il 1964 sparirà dopo oltre 50 anni. “L'evento
per la sua importanza merita di essere celebrato anche per immortalare
un'immagine ricordo non più ripetile d'ora in avanti- scrive Sasso sulla sua
pagina Facebook-. D'intesa con Sogin e secondo modalità e tempi di accesso al
sito che saranno rese note nei prossimi giorni sarà possibile per tutti i
cittadini che lo vorranno "fotografarsi" ai piedi del camino che sta
per sparire per sempre. È un gesto significativo e simbolico che rappresenta
anche visivamente, rispetto alla presenza delle Centrale Nucleare, il passaggio
per questo territorio e per diverse generazioni da una fase storica ad un'altra”. Nel mese di giugno
di quest’anno si è concluso l’iter autorizzativo per lo smantellamento del
camino e la Sogin si sta preparando alla sua demolizione che partirà nelle
prossime settimane. A maggio di quest’anno è iniziato lo smantellamento della
turbina, il più grande componente del ciclo termico e saranno successivamente
demoliti i restanti componenti. Le operazioni termineranno nel 2019. Ciò permetterà
di adeguare l’edificio turbina a deposito temporaneo dei rifiuti radioattivi. I programmi attuali prevedono la conclusione delle attività di
smantellamento nel 2026 quando saranno completate le operazioni di dismissione
e i rifiuti radioattivi condizionati saranno stoccati in sicurezza nei depositi
temporanei del sito, in vista del loro successivo conferimento al Deposito
Nazionale. "Questo appuntamento periodico del tavolo della trasparenza con
Sogin e tutti i soggetti interessati allo smantellamento della centrale del
Garigliano - ha dichiarato il Vice Presidente della Giunta regionale Fulvio
Bonavitacola - è una buona pratica di confronto partecipativo. Sogin
conferma professionalità, trasparenza e massima attenzione per sicurezza e
ambiente. Il Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi - ha concluso
Bonavitacola - consentirà di chiudere il ciclo del nucleare italiano evitando
la distribuzione di stoccaggi provvisori dei materiali radioattivi presso i
diversi siti in dismissione. La Regione Campania auspica che le autorità
nazionali individuino presto il sito di deposito nazionale, ove trasferire i
materiali residuati dalla dismissione, per poter completare in via definitiva
la bonifica del sito che ospita la Centrale".