SESSA
AURUNCA (Matilde Crolla) – ‘Volley Sessa’: una realtà sportiva consolidata sul
territorio aurunco. Una passione quella di Peppino Quintigliano iniziata come
un’avventura sette anni fa con nove giocatori e divenuta una vera e propria struttura
sportiva con oltre centoventi giocatori. La ‘Volley Sessa’ vanta un settore
giovanile, un minivolley, under 13, under 14, under 16, under 18, Prima
Divisione Maschile e serie D Femminile. “Siamo una famiglia allargata- ha
dichiarato il presidente Peppino Quintigliano-, stimolata dalla passione per
questo sport e nello stesso tempo circondata da persone che vogliono fare le
cose per bene. Abbiamo degli allenatori professionisti e posso vantare dei validi
collaboratori come Carmine Martucci dirigente accompagnatore e Giorgio
Michelis, responsabile del settore giovanile, motivati dalla mia stessa
passione per questa piccola creatura che sta crescendo ogni anno di più
riempendoci di grandi soddisfazioni”. La ‘Volley Sessa’ punta principalmente
sul settore giovanile. Lo conferma proprio Giorgio Michelis: “Dal settore
giovanile parte tutta la struttura. Il nostro obiettivo principale è quello di
incentivare l’attività motoria nei più piccoli fondamentale per la crescita
psicofisica”. La ‘Volley Sessa’ tra l’altro, oltre ad abbracciare un’utenza
molto vasta del territorio aurunco e Comuni limitrofi, mette a disposizione la
sua professionalità anche per Roccamonfina. Già da un anno, sotto l’impulso del
sindaco Carlo Montefusco, la dirigenza si reca nel Comune roccano per allenare
i pallavolisti del posto e a partire da settembre sarà presente anche a Conca della
Campania, sempre su volontà dell’amministrazione locale. Ma il gruppo di Quintigliano
è impegnato anche in progetti gratuiti nelle varie realtà scolastiche del
territorio. Tra l’altro, a settembre è possibile iscrivere i nuovi allievi. La
sede del ‘Volley Sessa’ si trova in via ospedale nella palestra ‘De Santis’. Ai
nostri microfoni tutte le curiosità della ‘Volley Sessa’ nell’intervista
esclusiva a Peppino Quintigliano, Carmine Martucci e Giorgio Michelis.