CELLOLE (Matilde Crolla) – “Il sangue
non si lava”, Fabrizio Capecelatro presenta a Cellole il suo libro in cui il
clan dei Casalesi viene raccontato da Domenico Bidognetti. La manifestazione,
organizzata dal presidente dell’Associazione Nazionale Carabinieri in Congedo
sezione di Cellole, Pietro Lissa, è prevista per venerdì prossimo 16 giugno
alle ore 18,30, nell’auditorium San Marco e San Vito in piazza Aldo Moro.
Interverranno all’evento nel tavolo dei relatori il questore di Caserta,
Antonio Borrelli, il sostituto procuratore di Paola, Antonio Lepre, il
procuratore aggiunto di Benevento, Giovanni Conzo, il procuratore aggiunto di
Santa Maria Capua Vetere, Antonio D’Amato, don Lorenzo Langella, vicario
episcopale per la Legalità per la Diocesi di Sessa Aurunca ed il sindaco di
Cellole, Angelo Barretta. Domenico
Bidognetti è stato prima uno dei più spietati killer e, poi, uno dei più
importanti boss del clan dei Casalesi. Battezzato "uomo d'onore" a
soli 25 anni, ha poi tradito - almeno secondo le logiche dei Casalesi - quel
giuramento nel 2007, quando ha deciso di collaborare con la giustizia. È
diventato, così, il più importante testimone interno dell'organizzazione
criminale, tanto che nel 2008 fu ucciso il padre, per tentare di fermare la sua
collaborazione. Ancora oggi testimonia in Tribunale contro i suoi ex alleati e
affiliati, benché molti di loro fossero suoi amici sin dall'infanzia. In questo
libro ripercorre la storia del clan dei Casalesi sin dalla sua nascita,
ricostruisce le dinamiche del traffico illecito di rifiuti e di tutti gli altri
affari in cui il clan era coinvolto. Racconta, dalla posizione privilegiata che
può avere soltanto chi è stato ai vertici dell'organizzazione criminale, i più
importanti omicidi, le più sanguinose guerre di camorra e le più note stragi.
Tratteggia, infine, i profili dei più noti boss della camorra napoletana e
della mafia casertana, descrivendone caratteristiche che può rivelare solo chi
li ha conosciuti personalmente.